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NATIONAL GALLERY- LE COLLEZIONI

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Caravaggio  
Cena ad Emmaus - National Gallery
La tela  illustra l'episodio narrato nel Vangelo di Luca, in cui Cristo si rivela ai due discepoli che, ignari della sua resurrezione, avevano accompagnato lo sconosciuto viandante in una locanda per rifocillarsi.
Anche in questo caso la scelta di Caravaggio è rivoluzionaria. Eliminato ogni particolare decorativo, isolati i personaggi su un fondo neutro, l'azione è colta nel momento cruciale, quando un Cristo imberbe, dal volto assai poco idealizzato, allunga la mano per benedire il pane che giace, spezzato, davanti a lui sulla tavola imbandita. Il naturalismo caravaggesco trova qui uno dei suoi esempi più alti, nella cura con cui sono descritte le portate del pasto - un pollo arrosto, del pane, una caraffa di vino, un'ampolla d'acqua e un cesto di frutta, quasi gemello dello straordinario Canestro conservato all'Ambrosiana -, e nell'umanità umile e sofferta dei personaggi.
Anche in questo caso Caravaggio dimostra uno straordinario virtuosismo nella resa degli scorci prospettici. Nello spazio spoglio della bettola, la profondità è "misurata" dal gesto dell'apostolo, che allarga le braccia in un moto di sorpresa; allusione evidente al mistero della croce. L'abilità del pittore arriva a "sfondare" il primo piano con la spalliera della seggiola scostata con violenza dal discepolo, che allunga, ingobbito e incredulo, il collo verso Gesù.