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Sindacato Nazionale Autonomo C.R.I.

- Segreteria Generale -

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Comunicato n.39                                            Roma, 27 luglio 2001

 

 

                                                          A tutti i Lavoratori

 

 

Contrattazione Integrativa d’Ente:

 

Dopo una serie di riunioni di Commissione Tecnica, inerenti la messa a punto degli Istituti giuridici della Contrattazione Integrativa di Ente, in analogia ai lavori scaturiti dalla Commissione “C”, di cui alla preintesa contrattuale, a seguito di urgente richiesta di convocazione, della stessa Commissione tecnica della Delegazione trattante per un franco accordo sugli impegni economici, il 25 luglio presso il Comitato Centrale si è tenuta una riunione politica per la definizione degli stanziamenti al fondo integrativo di Ente.

Pur dopo assurdi ritardi determinati anche dall’ostruzionismo del Direttore Generale che lasciando il tavolo della trattativa, di fatto dimostrava scarso interesse per l’esito positivo e per la definizione del Contratto Integrativo, si è giunti, grazie alle richieste delle OO.SS. ed all’intervento del Presidente Generale CRI e del Delegato al personale, ad un accordo economico di £ 43 miliardi che, da calcoli effettuati, dovrebbero coprire le spese degli inquadramenti funzionali e degli sviluppi economici, garantendo il percepimento delle stesse somme dell’anno precedente con l’aggiunta dei benefici economici maturati.

Lunedì 30 luglio p.v. ci sarà la riunione per la definizione e la sottoscrizione del Contratto che dovrà poi essere sottoposto all’ approvazione dei Revisori dei Conti e quindi inviato all’ARAN.

Da settembre saranno avviate le procedure ed i bandi per i nuovi inquadramenti che prevedono tre step come di seguito indicati: settembre 2001, dicembre 2001, maggio 2002.

 Le decorrenze giuridiche ed economiche saranno indicate nei rispettivi bandi di selezione.

 

Vertenze arretrate:

Molti problemi restano ancora da risolvere e sebbene le sollecitazioni ad adempiere sono state moltissime, nessuna risposta positiva, finalizzata alla soluzione dei problemi segnalati e mai pervenuta in riscontro della nota  Prot. 163/01 del 28/05/01, che sintetizza quasi tutte le inadempienze dell’Ente.

E’ evidente che l’inadempienza dell’Amministrazione, trova anche una copertura degli Organi politici, considerato che a tutt’oggi non hanno ritenuto necessario rimuovere gli ostacoli che hanno portato ad una paralisi dell’Amministrazione Centrale.

Nel frattempo, fra le tante cose segnalate ancora si aspetta risposta ai seguenti urgenti adempimenti:

1)Concorsi per l’espletamento e l’erogazione della 2° fascia medica previsti da contratti ormai scaduti e già attuati dagli altri Enti del comparto;

2) mancanza di volontà nella risoluzione secondo le linee contrattuali delle problematiche inerenti alcuni servizi espletati ( CEM-CNTS-CTO-Scuola II.PP).

3) mancato coordinamento dell’erogazione in campo nazionale dei buoni pasto, per cui si verifica che ancora molti dipendenti non ne fruiscono, quando a livello nazionale vi è un accordo intercompartimentale sulla materia ed un sentenza del TAR della Sicilia precisa che essi devono essere concessi anche dopo 6 ore lavorative.

4) mancanza di regolamenti inerenti l’attivazione di incarichi e la mobilità.

5) mancata attivazione di tutti quegli adempimenti che sono tipici degli    Enti Pubblici (Pari opportunità, regolamenti attuativi di vari incombenze legislative etc.

6)Scoordinamento totale dei Comitati Regionali, Provinciali e Locali.

Senza ancora dilungarsi su tutte le inadempienze dell’Ente, si è costretti a costatare che in nessun Ente pubblico vi è una Amministrazione così inetta.

 

Vertenze legali CTO ed II.PP.

 

Per quanto concerne il procedimento promosso dalla scrivente Organizzazione, per i CTO della CRI , si comunica che il Magistrato deve fissare l’ultima udienza e poi il procedimento andrà a sentenza.

Il procedimento legale promosso per le problematiche inerenti la chiusura delle Scuole II.PP. ormai è terminato e si attende la relativa sentenza.

 

 

 

Esiti legali Finanziaria 1997:

 

Come è noto, moltissimi sono stati i ricorrenti che hanno impugnato gli esiti concorsuali dell’attivazione della Finanziaria del 1997.

Il Tribunale amministrativo Regionale per il Lazio – sezione terza – ha fissato le relative udienze nel periodo tra il 15/02/01 al 12/04/01.

La memoria oggetto dei ricorsi, presentata dall’Avvocatura dello Stato, per conto dell’Ente porta la sigla CT. 9350/98 e riguarda oltre 360 lavoratori ricorrenti.

Nel frattempo, il Tribunale Amministrativo Regionale, sta emettendo le prime sentenze. Ancora una volta l’Associazione e lo SNACRI avevano ragione quando hanno cercato di imporre all’Amministrazione che, oggetto della sanatoria, erano anche i lavoratori socialmente utili siciliani.

Il solo riconoscimento è che in questa convinzione, solo 2 lavoratori LSU di Palermo, hanno seguito le indicazioni dell’Organizzazione e gli altri hanno preferito, evidentemente mal consigliati, di non produrre nessuna istanza di ricorso.

Il TAR del Lazio, nella Camera di Consiglio del 15/02 /01, ha emesso la sentenza che riconosce ai lavoratori socialmente utili di Palermo che hanno fatto il relativo ricorso il pieno diritto a partecipare ai concorsi banditi in quanto “ la norma, intendendo ovviare ad una situazione di cronica precarietà organizzativa, consente la stabilizzazione di rapporti di servizio in corso alla data del 30/09/96, istaurati dall’Ente CRI a vario titolo con soggetti esterni per garantire la funzionalità delle proprie attività sanitarie”.

“Si spiega così la genericità dell’espressione Contratto a tempo determinato impiegata dal Legislatore, idonea a comprendere qualsiasi tipo di rapporto precario qualificabile sia come lavoro subordinato che come lavoro autonomo”.

“Alla stregua delle argomentazioni svolte, il ricorso è fondato e va perciò accolto…”

La fiducia che i due LSU ricorrenti hanno avuto nelle tesi sostenute dallo SNACRI, è stata ampiamente ricompensata: ancora una volta viene dimostrato che le tesi sostenute in sede sindacale erano valide.

 

Passaggio dei CTO Cri alla Regione Lazio:

 

La Regione Lazio ha chiarito con nota del 19/06/01, richiamando la lettera che lo SNACRI  FIALP CISAL, aveva inviato all’Assessore Prof. Saraceni il 18/05/01, le limitazioni al passaggio del personale CRI. La nota, che è stata inviata alla Croce Rossa Italiana, nonché ai Direttori Generali delle varie aziende ospedaliere in cui operano i Centri Trasfusionali CRI, ribadisce che per quanto riguarda il passaggio dei medici Dirigenti Sanitari di I° fascia “l’incarico potrà essere attribuito da parte dell’azienda secondo le modalità richiamate all’art. 15 e seguenti del D.Lgs. 502/92 e successive modifiche e integrazioni, si richiede, a completamento della Delibera 353/01 del 18/04/01” (trasmissione da parte della CRI alla Regione Lazio dei Presunti Lavoratori oggetti di transito)!!.

“La specializzazione posseduta al momento e le eventuali altre indicazioni che permettono di poter definire il profilo professionale…” .

richiamando poi implicitamente il disposto dell’art. 33 del D.L.gs. 29/93 precisa che “ …resta inteso che, relativamente a tutto il personale CRI, operante nei Centri Trasfusionali, Direttori Generali delle Aziende interessate dovranno esprimere il loro esplicito assenso per l’immissione in ruolo”e inoltre la Regione Lazio chiede chiarimenti, per tutto ciò che la CISAL ha segnalato, inerente le procedure seguite in quanto si pensava, che il personale iscritto nell’elenco, in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 33 del citato decreto 29 aveva chiesto il nulla osta per essere trasferito alla Regione.

Ancora una volta i fatti danno ragione  alla scrivente Organizzazione e viene dimostrato con che superficialità ed approssimazione agisce la Dirigenza CRI.

Esponendosi come al solito, a brutte figure ed a critiche di scarsa competenza.

 

TFR personale militare e arretrati maturati:

 

l’Avvocato dello SNACRI, ha comunicato che nel marzo scorso ha provveduto ad inviare un atto di diffida stragiudiziale e di messa in mora, ai Funzionari responsabili Dott. Sciotti e Dott.ssa Mastroserio chiedendo la corresponsione della parte di TFR maturata all’atto del transito nei ruoli civili.

 La risposta del Direttore Generale, il 13/04/01, è stata che avevano mandato formale istanza di parere all’Avvocatura Generale dello Stato, mentre, la stessa Avvocatura aveva già comunicato il proprio parere il 6/04/01.

Essendo chiaro che l’Amministrazione non intende adeguarsi, è stata proposta istanza per un tentativo di conciliazione presso la Direzione Provinciale del lavoro di Roma.

Le procedure conciliative, prima di un eventuale vertenza legale, devono essere espletate a norma di legge.

Anche per quanto concerne gli arretrati maturati dai dipendenti nello status di militari CRI il tutto è stato inviato  allo stesso Collegio di Conciliazione.

In ogni caso trascorsi 90 giorni dalla data della richiesta del tentativo di conciliazione è possibile proporre i giudizi presso le competenti Autorità.

Tali procedimenti sono in corso di sviluppo e saranno inviati, sentiti gli interessati, dopo la pausa feriale.

 

Riconoscimento servizio pregresso:

 

Molti dipendenti continuano a chiedere alla scrivente Organizzazione di poter procedere nei confronti dell’Ente per quanto riguarda i riconoscimenti di servizi pregressi espletati a qualsiasi titoli ( Trimestrali, annualisti, semestrali, art. 7 comma 6 D.Lgs 29/93 etc.).

Si ricorda che nel comunicato n. 38 la scrivente Organizzazione ha trattato il problema senza tuttavia avere concrete adesioni.

Pertanto, si ripete, che gli interessati a settembre possono contattare la Segreteria che indicherà i vari percorsi legali che possono essere  intrapresi.

 

Ferie sindacali:

 

Come gli altri anni ed in concomitanza con la chiusura della FIALP CISAL, anche lo SNACRI, nel mese di agosto, resterà chiuso.

In ogni caso e per motivi di una certa urgenza, dal 16 agosto sarà presente la Dott.ssa Marinella Pianta, Segretario Nazionale SNACRI e responsabile del RACS.

 

 

Auguri di buone ferie a tutti!

 

 

 

                                                              IL SEGRETARIO GENERALE

                                                                   (Dott. Luigi Biscardi)