Gianfranco
Angei, regista
Note
sulle musiche
Il
lavoro musicale per lo spettacolo PARISTORIA
ha attinto a piene mani alla ricerca che svolgo in Sardegna
(ormai da più di quindici anni) sugli strumenti musicali
etnici della nostra cultura isolana. In questa ricerca due
sono i filoni principali: il primo relativo al recupero della
tradizione, il secondo basato sull'innovazione. Alcuni risultati,
trovando una naturale sintonia col lavoro degli Actores Alidos,
sono quindi affluiti nella realizzazione delle musiche necessarie
allo spettacolo in questione.
Gli
strumenti sardi, come d'altronde le mie musiche originali,
non scordando l'accumulo di culture con le quali i sardi hanno
avuto a che fare, aderiscono (non mi piace dire che si piegano)
alle esigenze di scena, suggerendo risoluzioni o sottolineando
magiche ambientazioni, coadiuvati da altri strumenti etnici
del Mediterraneo e da strumenti elettronici: launeddas, sulittu,
benas 'e corru, tumbarinu 'e Gavoi, triangulu, ischiglittos,
pitiolus, crocorigas, darbuka, bendir, fisarmonica, pianoforte,
flauti traverso, sintetizzatori, sono tutti gli strumenti
utilizzati in questo lavoro.
E
allora, incredibilmente, il suono de su
sulittu, il flauto di canna nostrano, intessendo
ricordi di melodie lontane, nella scena della Sartiglia,
si fa sibilo e vento, oppure, per scelta, ma sembra quasi
per suggestione scenica, nitrito di cavallo.
Le
launeddas che nella tradizione suonano in "maggiore",
allegre e gioiose, per la scena del Duello
e dell'Incontro amoroso, al fine di rendere
l'atmosfera drammatica attraverso la "tonalità
minore", vengono modificate combinando "canne"
diverse provenienti da cunzertu
differenti.
Atmosfere
da sogno anche per la Danza delle fiaccole
dove su tumbarinu 'e Gavoi,
suonato con una tecnica non convenzionale (ovvero percuotendo
la membrana di pelle con le dita), crea un tappeto sonoro,
insieme a pianoforte e sintetizzatore, sul quale si appoggia
la melodia di un flauto traverso dal suono soffioso.
La
bena 'e corru, nella
scena della Danza rituale. disegna una semplice
quanto efficace melodia dal sapore mediterraneo supportata
da una forte ritmica percussiva, mentre, nella scena delle
Donne sarde, solitaria, lancia dolorosi richiami.
Ma
alcune volte la sapienza compositiva deve farsi da parte lasciando
spazio ai rumori, agli effetti sonori. Il mestiere del musicista
compositore diventa gioco di equilibrismo, una questione di
gusto nella scelta dello spezzone di rumore ambientale da
utilizzare, nel montaggio delle svariate registrazioni, tagliate
ed incollate grazie al computer, sino a diventare ciò
che all'ascolto ci sembra normale, non "lavorato".
E'
stato divertente registrare i grilli a Sant'Isidoro, andando
appositamente la notte ad intervistare questi simpatici animaletti,
o le voci di bimbi, in un asilo infantile di Cagliari, ignari
del loro debutto audio teatrale.
Maurizio
Puxeddu, autore delle musiche