Le stelle doppie


DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE

Le stelle doppie sono formate da una coppia, o anche più (triple, quadruple..) di stelle molto vicine tra loro.

Bisogna, però, fare una distinzione sostanziale prima di iniziare ad addentrarci nel discorso. Esistono due tipi di stelle doppie: quelle visuali e quelle binarie. Qual'è la differenza ?

Le prime al telescopio sembrano doppie (molto vicine) ma non lo sono nella realtà, a causa di un effetto prosospettico. Le due stelle, quindi, non hanno influenza gravitazionale l'una sull'altra perchè possono essere distanti tra loro anche anni luce. Il problema nasce perchè ad una distanza crescente le dimensioni diminiuscono, come noto, e quindi diminuisce anche l'angolo che separa i due oggetti.

Due stelle molto vicine in cielo possono però anche esserlo effettivamente. In tal caso la distanza reale che le separa può essere veramente molto piccola (su scala cosmica) al punto che ci può essere un influsso gravitazionale dell'una sull'altra e viceversa. Si parla in tal caso di Stelle binarie. Più della metà delle stelle fa parte di un sistema di due, o raramente più, stelle. A volte le due stelle sono così vicine che non è possibile scorgerle visualmente ed allora si adottano metodi alternativi come quello spettroscopico in cui la presenza di un'altra stella è dedotta dall'oscillazione di una delle due causata dall'influsso gravitazionale dell'altra. Ognuna delle due componenti, in un sistema binario, si muove in un'orbita ellittica attorno al centro di massa comune.

Alcune componenti binarie sono così vicine che la forza di gravità deforma la normale forma sferica delle singole stelle. In tal caso esse possono scambiarsi materiale ed essere circondate da un comune involucro di gas. Le Novae sono una conseguenza del trasferimento di massa in stelle di questo tipo.

Un'altra categoria di stelle doppie è quella "ad eclisse". In un sistema di questo tipo le orbite di una coppia sono orientate verso la Terra. In questo caso una stella passa davanti all'altra oscurandone parzialmente la luce producendo una variazione di luminosità. Stelle di questo tipo sono numerose e la più rappresentativa della categoria è la stella Algol nella costellazione di Perseo.

Un sistema doppio può formarsi anche tra una stella e una stella di neutroni o un ipotetico buco nero. In questa circostanza si forma un disco di concrezione che si sviluppa quando la materia della stella meno densa scorre verso quella densa. L'innalzamento della temperatura di questa materia genera poi un'emissione di raggi X. Questo è il modo in cui vengono scoperti ipotetici buchi neri che possono dare prova dell'esistenza di se solo con l'emissione di raggi X indiretta.

Disco di accrescimento Disco di accrescimento (rappresentazione artistica)


OSSERVARE LE STELLE DOPPIE

Osservare le stelle doppie può risultare molto interessante perchè si possono avere dei bei contrasti cromatici e poi si possono testare le potenzialità degli strumenti e degli occhi. Ad occhio nudo si riesce a vedere una doppia fino ad un angolo dell'ordine dei primi d'arco mentre al telescopio si può raggiungere tranquillamente la separazione di un secondo d'arco con strumento buoni.

Le stelle doppie richiedono l'uso di uno strumento in grado di raggiungere ingrandimenti elevati quindi focali lunghe e alta qualità nelle ottiche. Gli strumenti più indicati per osservare le doppie quindi sono i rifrattori, ma anche i riflettori vanno benissimo. L'unica cosa da sconsigliare è di usare un binocolo che non è in grado di separare due oggetti molto vicini.

Una delle stelle doppie più famose da vedere ad occhio nudo è Mizar-Alcor nell'Orsa maggiore. Ma le stelle doppie con separazione di pochi secondi d'arco richiedono l'uso di un telescopio. Importante risulta essere anche il diametro delle lenti dell'obiettivo da cui dipende la risoluzione raggiunta dallo strumento. Uno strumento di 60mm di diametro riuscirà a distinguere oggetti distanti tra loro minimo di 2 secondi d'arco, mentre uno strumento di 120mm raggiungerà anche un secondo d'arco.

Nonstante non sia teorica esiste una formula che permette di stabilire la massima raggiungibile da uno strumento e risulta essere sep=120/D dove sep è la separazione D è il diametro dello strumento.

Infine un'ultima cosa importante da tenere in considerazione prima di osservare una doppia è la differenza di luminosità tra le due componenti. Infatti una differenza maggiore fa si che la luce della stella più forte "nasconde" quella della più piccola che, pertanto, non risulta visibile.


Nascita di una stella

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