IL CAMBIO DI ABITUDINI
La fine di una
stella non è sempre la stessa per tutte le stelle.
Tutte
però seguono un percorso comune fino ad un certo punto.
Come detto, tutte le stelle consumano l'idrogeno contenuto in
esse fino al suo esaurimento. A tal punto, nel momento in cui
l'idrogeno finisce, resta il prodotto della combustione: l'elio.
Questo, però, richiede una maggiore energia per essere bruciato,
e ciò comporta per la stella un cambiamento di aspetto e di "abitudini".
Se, infatti fino ad ora la stella era abituata ad usare il suo
termostato nel caso in cui le cose andavano storte, ora questo
viene a mancare perchè di idrogeno non c'è n'è più nel nucleo.
L'assenza dell'idrogeno è accompagnata da un'altra assenza di
rilievo: quella della pressione della radiazione nucleare. Ora la
gravità la fa da padrona e comprime la stella nelle sue mani.
Questa, comprimendosi, si inizia a riscaldare enormemente fino a
raggiungere nel nucleo i 100 milioni di gradi. In tutto questo
trambusto la stella si contrae e spasima fino al momento in cui
avviene la sua nuova "Accensione" momentanea.
Le contrazioni generano una stella variabile pulsante.
Nel nucleo vengono raggiunte temperature necessarie alla fusione
dell'elio in carbonio ed ossigeno in un'altra reazione nucleare
che stavolta richiede energia maggiore e genera energia minore.
Questo rappresenta un nuovo ma breve equilibrio per la stella.
Già il suo aspetto è cambiato però, perchè bruciando elio la
temperatura e salita enormemente e la stella si è espansa.
Lontano dal nucleo, ove l'idrogeno incombusto se ne era stato
tranquillo, si innescano nuove reazioni nucleari.
Questo procova due cose:
1) la stella si espande grazie alla combustione dell'idrogeno che
si allarga nello spazio e
2) diventa rossa per il rapido raffreddamento delle sue parti
esterne a contatto col vuoto cosmico.
La stella è diventata una Gigante rossa.
I DESTINI SI DIVIDONO
Il nuovo
periodo di stabilità non dura però 10 miliardi di anni ( sempre
prendendo come esempio una stella simile al sole ) ma "solo"
cento milioni di anni.
Questo perche', come detto, la fusione dell'elio non e' cosi'
efficiente come quella dell'idrogeno. Il paragone più adatto a
descrivere la morfologia della stella in questo momento è quello
della cipolla. Si creano infatti dei gusci concentrici ognuno dei
quali brucia un carburante nucleare diverso. Nella fase di "Gigante
rossa", si raggiungono luminosità molte volte più grandi
del Sole e dimensioni ragguardevoli. In cielo si possono ammirare
tante stelle giunte a questa fase e molte di loro si trovano
proprio nelle costellazioni piu' famose e visibili ad occhio nudo.
(Esempi di Giganti Rosse)
A questo punto entra in gioco una variabile che decide come finirà
di evolversi la stella nelle sue fasi finali: la massa. Infatti
per stelle con una massa simili a quella del sole la stella
procede verso una fine tranquilla.