STRATEGIE


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3 - Il commercio dell'oro

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Sapete tutti che nel corso di una partita avere a disposizione grandi quantità d'oro è essenziale, sia per effettuare l'upgrade all'età del ferro, sia per costruire unità pesanti da combattimento e sacerdoti, sia per sviluppare tecnologie avanzate.
Quando le risorse d'oro non sono facilmente accessibili, o quando preferite destinare i vostri operai ad altre mansioni, può essere importantissimo utilizzare le navi mercantili per commerciare in oro. In questo articolo vi daremo qualche suggerimento su come commerciare con giudizio, senza sprechi ed accumulando anche grandi quantità d'oro.

Conan il barbaro

 

 

Oro.

A tutti è capitato di avere necessità urgente d’oro.
A volte dovevate addestrare dei cavalieri per contrastare urgentemente un’incursione nemica, altre volte avevate necessità di un paio di costosi sacerdoti, altre volte ancora avreste potuto fare subito l’upgrade all’età del ferro, ma vi mancavano ancora quattrocento unità d’oro, e così via.
In una partita di Age of Empires l’oro non basta mai. Certo, bisogna pensarci per tempo. Prima si comincia a raccogliere oro, meglio è. Però d’altra parte i vostri abitanti vi servono anche per raccogliere cibo, la legna per gli edifici, e poi non vi spiacerebbe avere qualche torre a difendervi, e dovete scavare pietra... Certo, se ci fosse un modo per produrre oro in maniera semiautomatica, come fanno le navi da pesca col cibo, tutto sarebbe più facile.
Ebbene, lo sapete tutti, il modo c’è, basta commerciare con i barconi da carico e con le navi mercantili.
Non è difficile, ma va fatto con criterio, ed è bene quindi che ne parliamo un po’.

Porti e navi.

Ogni porto, vostro o altrui, alleato o nemico, umano o pilotato dalla cpu, ha la capacità di commerciare, ossia di cedere oro a barche da carico e navi mercantili che portino in cambio altre risorse, cibo, legname o pietra.
Non è importante che le navi siano amiche o nemiche: il porto è sempre disposto a collaborare quando si presenta una barca da carico o una nave mercantile. E’ sufficiente che la nave porti qualcosa in cambio, e il porto cederà generosamente una certa quantità d’oro, che varia a seconda dei casi.
Questa possibilità di commerciare non è illimitata: il porto ha necessità di accumulare oro prima di poterlo cedere. Esiste all’interno di ogni porto una specie di contatore, che parte da 0 all’inizio del gioco e può arrivare fino a 100, che indica quanto oro è presente nel porto ed è disponibile per lo scambio. Potete vedere questo contatore cliccando su un porto ed osservando come questo contatore accumuli oro con un ritmo di un’unità al secondo. In realtà vedrete due numeri, il primo è il contatore vero e proprio, e vi mostra l’oro presente nel porto, il secondo rappresenta la quantità d’oro che il porto cederà alle navi che portano 20 unità di altre risorse. Quando il contatore arriva a 100, si ferma. Quando una nave porta via una certa quantità d’oro, il contatore scende di colpo, e ricomincia di nuovo ad aumentare di un’unità al secondo, fino ad arrivare nuovamente a 100. Sembra un ritmo piuttosto rapido, reintegrare un’unità d’oro al secondo: in realtà, in certe occasioni può non bastare, come vedremo in seguito.

ATTENZIONE: il depauperamento del porto e la ricostituzione delle riserve non si attua porto per porto, ma civiltà per civiltà. Ovvero: non si può impoverire un porto e mandare altre navi in un altro porto della stessa civiltà: si impoveriscono tutti insieme, anche se voi di fatto state commerciando con uno solo di questi porti.

Altra cosa importante: l’oro che il porto vi cede non viene sottratto dalle riserve della civiltà a cui il porto appartiene: viene praticamente creato dal nulla. Voi sì che caricando cibo o legname impoverirete le vostre riserve, ma il porto non intacca le riserve d’oro. (Vale anche per voi, naturalmente: se un altro viene a commerciare nel vostro porto, non subirete nessun ammanco nelle vostre riserve auree).

Il secondo numero, invece, dicevamo, rappresenta quanto oro la nave riceverà in cambio delle sue merci.
Di fatto le unità d’oro ricevute sono sempre 20, ma non è detto che valgano 20 quando voi di fatto le "incasserete". Valgono 20 alla partenza, ma all’arrivo al vostro porto potranno valere di più, o anche di meno.
Infatti queste 20 unità d’oro aumentano o diminuiscono di valore a seconda della lunghezza del viaggio fatto per procurarsele. Con più il viaggio è lungo, tanto più il valore dell’oro trasportato aumenterà. Al contrario, se il viaggio è molto breve, il valore dell’oro diminuirà sensibilmente. Alla fine, voi "incasserete" una quantità d’oro variabile fra le 7 e le 75 unità, anche se in teoria sono 20. E’ chiaro quindi che la redditività del commercio varia di moltissimo a seconda di dove sono posizionati i porti.
E attenzione: per distanza si intende la distanza minima fra uno qualsiasi dei vostri porti e uno qualsiasi dell’altro giocatore. Non vale a nulla se le vostre navi fanno un tragitto lunghissimo fra il vostro porto "A" e il suo porto "B": se esiste un altro vostro porto "C" vicino ad un altro suo porto "D", la distanza calcolata per il cambio dell’oro sarà quest’ultima, e voi guadagnerete pochissimo.
Dovete quindi fare molta attenzione, se state commerciando, a dove costruite i vostri porti successivi. Potreste abbassare drammaticamente il valore dell’oro che vi portate a casa ad ogni viaggio. Se così fosse, valutate che cosa fare. Scambiare cibo contro 7 unità d’oro è praticamente solo una perdita di tempo.
Attenzione quindi alla seconda cifra che vedete cliccando su un porto altrui. Se la cifra è 7, forse vale la pena di provare con una terza civiltà, se esiste; magari rende molto di più.
Certo che, a parità di cambio, è sempre meglio commerciare con porti alleati, è più sicuro. Le barche ad carico sono veloci, ma se ci sono torri nemiche o navi nemiche nelle vicinanze, i danni sono inevitabili. Una nave mercantile che affonda al secondo viaggio non è un investimento particolarmente redditizio.

Un’ultima cosa da considerare: il cambio è calcolato in base alla distanza in linea d’aria fra i porti. Se i due porti in linea d’aria sono vicini, anche se siete costretti a fare il giro del mondo per commerciare guadagnerete davvero poco.

Che cosa commerciare?

Bene, adesso avete scelto con chi commerciare, e dovete decidere che cosa commerciare.
Meglio scambiare cibo. In caso di necessità grave, scambiate legname. Non scambiate mai pietra, invece.

Prima di tutto il cibo. Può essere prodotto in continuazione dalle fattorie, è quindi rinnovabile e non si esaurisce anche in caso di partite molto lunghe o in scenari poveri di risorse. Una fattoria può produrre dalle 250 alle 475 o più unità di cibo, e capite quindi che con una sola fattoria potete permettervi dai 12 ai quasi 25 viaggi con le vostre navi mercantili. Lascio a voi calcolare, in base ai coefficienti di redditività, quanto oro può rendere una sola fattoria.

Il legname è invece sconsigliabile. In genere ce n’è parecchio, ma rende poco nello scambio. Considerate che 75 unità di legname vi consentono nemmeno quattro viaggi, mentre se le stesse unità di legname le utilizzate per una fattoria rendono enormemente di più.
Settantacinque unità di legname e un po’ di lavoro di un contadino rendono molto, settantacinque unità di legname caricate su una nave rendono pochissimo e consumano risorse non rinnovabili, ed utilizzabili meglio in altri modi. Non commerciate in legname se potete farlo col cibo. Se il cibo scarseggia o vi serve tutto, beh, allora il legname è meglio di niente.

La pietra non scambiatela mai. Non è rinnovabile e ce n’è molta meno del legname. Usatela per scopi utili, mura, torri, riparazioni, ma non per scambiarla con l’oro. Vi ritroverete a corto proprio quando vi servirà.

L’ozio dei mercantili.

Bene, state commerciando da un po’, e vi siete dedicati nel frattempo ad altre faccende urgenti. Poi tornate a dare un’occhiata alle vostre navi mercantili, e le trovate immobili ad oziare.
Purtroppo capita abbastanza spesso, e le cause possono essere numerose.

1 - Prima di tutto, se le trovate ferme sul mare, probabilmente sono incappate in un ingorgo. Se una nave mercantile si trova a transitare per un punto di passaggio stretto dove si trovano altre navi, e non riesce a passare, semplicemente si ferma, e resta lì inattiva fin quando voi non ve ne accorgete e non le ordinate di nuovo di fare quello che deve. Per evitare questo spiacevole ozio dei vostri mercantili, cercate di farli passare in spazi il più possibile ampi e sgombri. Evitate i colli di bottiglia.

2 - Se la trovate ferma nei pressi del vostro porto, allora forse siete rimasti a corto di risorse. Se cioè la nave doveva prelevare 20 unità di cibo, ma il cibo si è esaurito senza che voi ve ne accorgeste, allora la nave semplicemente si ferma, perchè non ha nient’altro da caricare. E poi purtroppo non si rimette automaticamente in movimento quando il cibo ritorna disponibile: rimane lì, semplicemente, ad oziare. Dovete di nuovo selezionarla ed ordinarle quello che deve fare.

3 - Se la trovate arenata su una spiaggia, è un guaio. Le navi da carico non sono molto abili nel trovarsi la strada aggirando isole, promontori, e così via. Hanno bisogno di un percorso rettilineo, o comunque non troppo articolato. Se vanno ad arenarsi su una spiaggia, significa che non sono in grado di trovarsi la strada da sole. In questo caso, o ogni volta impostate manualmente la strada giusta viaggio per viaggio (e durante tutto il resto della partita non fate nient’altro!) oppure costruite un nuovo porto in una posizione dove il viaggio sia più agevole e le navi abbiano meno possibilità di incagliarsi. Questo comporterà tempo, legname, e forse anche una diminuzione del valore del cambio.

4 - Se invece la trovate ferma nel porto altrui, la situazione è un po’ più complessa e merita la vostra attenzione.
Abbiamo parlato prima del contatore presente in ogni porto che segna la quantità di oro disponibile, e abbiamo detto che le scorte si riformano al ritmo di un’unità al secondo.
Se il ritmo a cui le risorse vengono prelevate è superiore a quello con cui vengono reintegrate, il porto si ritrova a zero, e la vostra nave sarà costretta a rimanere nel porto altrui fin quando la sua stiva sarà stata completamente caricata d’oro.
Questo fatto, oltre che essere poco remunerativo, visto che i tempi di accumulo dell’oro per voi si allungano, risulta oltremodo spiacevole se nei pressi del porto nemico si trovano torri o unità navali da combattimento, che potranno agevolmente fare il tiro al bersaglio contro la vostra nave mercantile.
Attenzione quindi a non impoverire troppo brutalmente i porti altrui mandando troppe navi mercantili a commerciare: oltre un certo limite non serve più, e addirittura è controproducente.
Di fatto ci dev’essere non più di una vostra nave ogni 20 secondi a prelevare oro nel porto altrui.
Infatti ogni vostra nave preleva 20 unità d’oro. Il porto impiega 20 secondi a reintegrarle (1 al secondo), e pertanto torna in pareggio dopo 20 secondi. Se le visite delle vostre navi sono più frequenti, il porto non riuscirà a tornare a 100, ma, per esempio, a 95. La volta dopo a 90, poi a 85, e così via. Prima o poi scenderà sotto i 20, e in quel momento la vostra nave mercantile dovrà attendere attraccata alle banchine del porto per il tempo necessario per arrivare a 20.
In quel momento capirete che avete messo troppe navi mercantili a commerciare con la stessa civiltà.
La cosa migliore sarebbe accorgersene prima, e calibrare il numero delle navi in base alle possibilità del porto altrui di cedere oro.
Come fare?
Costruite una barca da carico, e mandatela a commerciare nel porto altrui. Calcolate quanto tempo in secondi è necessario per fare il viaggio di andata e ritorno, e poi dividete il tempo in secondi per 20: il numero che otterrete è il numero massimo di navi che potrete inviare a commerciare con quella civiltà.
Facciamo un esempio. Avete trovato il porto del vostro alleato, e decidete di commerciare con lui. Mandate un barcone da carico con la stiva piena di cibo, e ritornerà carico d’oro. Il tempo totale, tra andata e ritorno, è di 100 secondi. Bene, dividendo 100 per 20, ottenete 5, che è il numero massimo di navi che potete inviare. Infatti le 5 navi, tra andata e ritorno, impiegheranno 100 secondi totali per ogni viaggio, e 100 secondi è il tempo che il porto impiegherà a ricostituire le scorte.
Con 5 navi in questo caso viaggiate al limite delle possibilità del porto altrui. Costruire una nave in più serve solo a creare delle code durante il carico. Anzi, sarebbe meglio non raggiungere mai il limite delle possibilità, anche perchè una terza civiltà potrebbe inserirsi nei commerci e squilibrare completamente la situazione. Infatti il contatore dell’oro non rappresenta l’oro a vostra disposizione, ma a disposizione di tutti i giocatori.
Quindi, per evitare costruzioni inutili di navi e ingorghi perniciosi, decidete solo a ragion veduta quante navi inviare a commerciare.

In generale il mio consiglio è di non usare più di tre barche o navi mercantili per ciascuna civiltà con cui state commerciando (ragionate sempre in termini di civiltà, non di porti. Ricordate che i porti di una civiltà si impoveriscono tutti di oro anche se commerciate con uno solo di essi). Quattro barche potrebbero darsi fastidio tra loro nei passaggi stretti e rendere meno efficiente il commercio, anche se i porti altrui potessero reggere tutte e quattro le navi.

5 - Ultima possibilità, potrete talvolta osservare un curioso comportamento delle vostre navi. Vedrete una vostra nave ferma in un porto altrui, apparentemente a caricare, poi vedrete arrivare un’altra vostra nave che caricherà prima di lei, e se ne andrà prima di lei. Perchè?
Il motivo è che quando ci sono due navi in attesa di caricare, quando le risorse scarseggiano, la prima ad essere caricata non è quella che è arrivata per prima, ma quella di costruzione più recente. Quindi, se state "asfissiando" con le vostre navi un porto altrui, la nave più vecchia tra quelle in esercizio non riuscirà mai, di fatto, a caricare. Tanto vale incaricarla di andare in un altro porto di un’altra civiltà, oppure addirittura distruggerla premendo il tasto CANC.

Vale la pena di commerciare?

Caspita, se ne vale la pena!
A meno che non siate abituati a concludere le vostre partite con una scorreria di arcieri nell’età degli utensili, o che chiudiate il match al venticinquesimo minuto con una scorreria di cavalieri su dei poveri paesani, ne vale sicuramente la pena.
Se vi prendete la briga di calcolarlo, vedrete che su una mappa gigantesca, con i porti lontani ragionevolmente fra loro, e con tre barche da carico che comincino ad operare già nell’età della pietra, potete arrivare a raccogliere in un’ora di partita più di SEIMILACINQUECENTO unità d’oro, se il cambio è massimo (75, ricordate?). Capite anche voi che una simile quantità d’oro in una partita arrivata all’età del ferro è molto significativa, considerando anche che non calcolate in questo totale la quantità eventualmente raccolta dai vostri minatori.

Barconi da carico o navi mercantili?

Non serve molto potenziare le navi da carico in navi mercantili. I barconi da carico sono abbastanza veloci, coprono 2 quadrati base al secondo. Le navi mercantili sono leggermente più veloci, ne coprono 2,5 al secondo, ma la differenza non è tale da meritare l’upgrade. Oltretutto se arrivano troppo presto poi magari sono costrette a stare ad aspettare, non ha senso.
Vale la pena di fare l’upgrade solo quando la distanza da coprire è davvero tanta, o quando si attraversano zone pericolose, con concentrazioni di navi nemiche o protette da torri. In questo caso un po’ di velocità in più può essere importante, e salvare le vostre navi dall’affondamento. Ma altrimenti non ne vale la pena.

 

Conclusioni.

Tenete conto, se volete, che i Palmiresi raccolgono il doppio di oro per ogni viaggio delle loro navi mercantili, e che invece altre civiltà sono più rapide nel raccogliere le risorse da scambiare (i Minoici e i Sumeri costruiscono buone fattorie, i Fenici tagliano meglio la legna, e così via). D’altra parte credo che nessuno sceglierà mai una civiltà solo perchè commercia bene. I criteri di scelta in genere sono ben altri, e quindi accontentatevi di quello che avete, e commerciate il meglio possibile. Anche la posizione del porto è una questione più teorica che altro. All’inizio probabilmente posizionerete il porto nell’età della pietra dove vi capita, e i successivi dove vi servono a fini militari. Se poi vanno bene anche per il commercio, meglio così.
Non è difficile commerciare bene in oro. Se agite bene vi troverete con una discreta quantità d’oro senza grossa fatica e senza far lavorare troppi vostri abitanti del villaggio che possono essere adibiti ad altre funzioni, o possono essere addirittura sostituiti con unità militari.

Ricordatevi i suggerimenti principali:

Commerciate in oro appena possibile. E’ possibile farlo anche nell’età della pietra, considerato che potete raccogliere comunque notevoli quantità di cibo grazie alla pesca. Il tempo che perderete nell’upgrade all’età degli utensili lo recupererete alla grande nel passaggio all’età del ferro.

Costruite in linea di massima tre barche da carico per ciascuno dei giocatori con cui volete commerciare, alleati o nemici che siano. Dovendo scegliere, preferite gli alleati.

Non sprecate risorse per l’upgrade a navi mercantili, fatelo solo se il tragitto è davvero lungo o se attraversate territori nemici dove sarete sotto attacco.

Costruite il vostro porto il più lontano possibile da quello con cui dovete commerciare. Dopo di questo, attenti a non costruire ulteriori porti nelle vicinanze del porto altrui, o perderete i vantaggi dovuti all’essere lontani.

Nel trovare la giusta collocazione al vostro porto, considerate che il tragitto dev’essere il più possibile rettilineo. Se le vostre navi vanno ad arenarsi sulla costa non riuscirete a commerciare.

Ogni tanto controllate come va il commercio. Se le vostre navi sono ferme, ne avete troppe a commerciare con la stessa civiltà, oppure avete esaurito le risorse da scambiare.

Commerciate cibo. Se proprio non è possibile, scambiate legname. Mai e poi mai scambiate pietra, salvo che non sia questione di vita o di morte.

Buona fortuna!

 

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