FILTRO AUDIO ATTIVO DI BASSA FREQUENZA

Durante l'estate del 2004 ho collaudato con successo l’antenna loop pubblicata su altra pagina. Tutto questo è avvenuto nel mio QTH delle vacanze e per motivi di ordine logistico mi sono dotato, a suo tempo, di un ricevitore portatile, per la precisione un Panasonic RF-B65, davvero molto compatto, a sintonia digitale, con 36 memorie disponibili, molto sensibile ma, ahimè, poco selettivo. Ho cercato di ovviare a questo handicap costruendo un filtro di bassa frequenza sia per l'AM che per la SSB e il CW. Sono partito da uno schema classico nel quale i componenti che entrano in gioco nella definizione del limite superiore o inferiore delle frequenze da eliminare sono: C1, C5, C6, R4, R5 ed R6. Nella scelta dei valori di questi componenti occorre prestare molta attenzione affinché il valore misurato non si discosti oltre l’1 % di quello indicato nella lista. Un problema che potreste incontrare è il reperimento della resistenza R9 da 10 MW in luogo della quale potrete usare 10 da 1 MW oppure 5 da 2 MW collegate in serie. Solitamente, nella costruzione dei filtri di bassa frequenza si impiegano circuiti passivi e dal modo in cui i componenti vengono configurati si possono ottenere diverse opzioni; inoltre, con certi valori dei componenti, calcolabili mediante apposite formule, e stabiliti i valori delle frequenze di taglio o della banda passante, si ottengono filtri che hanno curve dai fianchi più o meno ripidi. Per le mie esigenze ho scelto un filtro passa banda dalla frequenza di taglio di 800 Hz (con banda passante 300 ¸ 3500 Hz nella posizione 3) e con la possibilità di modificarla leggermente a scelta tra due valori: 25 Hz in posizione 1 e 80 Hz in posizione 2. Il filtro andrà collegato (input), tramite cavetto coassiale, all’uscita audio dell’apparecchio; l’output, invece, deve essere collegata ad un buon altoparlante o ad una cuffia. L'uso del filtro è semplice: effettuati i collegamenti e sintonizzata una stazione in qualsiasi modo, selezionare S2 fino ad ottenere la risposta audio più congeniale. Il circuito si alimenta con una batteria da 9 V in linea con la portabilità del sistema antenna-ricevitore evitando il solito alimentatore. Il circuito stampato è opportuno: allegato troverete il modello e il layout dei componenti. Prestate attenzione all’esatta inserzione dell’integrato (un puntino indica il piedino 1) e all’esatta polarità dei condensatori elettrolitici. Per il resto non dovete fare altro che divertirvi. Il limite del sistema è uno solo: il fatto che il segnale di bassa frequenza passi attraverso un filtro rappresenta un vantaggio in quanto vengono ad essere eliminate le frequenze indesiderate ma, allo stesso tempo, si ottiene una caduta di rendimento della qualità dell’audio. A questo “difetto“ si potrebbe ovviare inserendo, all’uscita del filtro, un robusto amplificatore di bassa frequenza, magari dotato di regolazione dei toni.

R1= 56 kΩ

R2 = 47 kΩ

R3 = 47 kΩ

R4 = 220 kΩ

R5 = 220 kΩ

R6 = 100 kΩ

R7 = 100 kΩ

R8 = 2,2 MΩ

R9 = 10 MΩ
 

C1 = 1 nF Poliestere

C2 = 1  mF Elettrolitico

C3 = 4,7  mF Elettrolitico

C4 = 2,2  mF Elettrolitico

C5 = 1 nF Poliestere

C6 = 2,2 nF Poliestere

IC1 = μA741 con zoccolo 4+4

S1 = Interruttore miniatura

S2 = Commutatore 1 via 3 posizioni