STRUTTURA DI UNA CHIESA 

 

Abside
Anticamente si trattava di un elemento di transizione delle costruzioni che da pianta ovale si trasformavano a pianta rettangolare. Essendo un elemento curvilineo non si troverà nell'architettura minoica, micenea o greca, ma in quella romana, etrusca ed ellenistica. Comunemente è arricchito di mosaici ed affreschi. In altre parole, la terminazione curva della navata.

Ambone
E' un elemento liturgico che si trova sempre nella zona presbiteriale, durante il rituale ospitava il predicatore oppure il lettore. Si tratta di una piattaforma elevata sorretta da colonne. Sovente il parapetto scende anche lungo la scala di accesso. Ha origini orientali.

Arco
L'arco è tipico dell'architettura romana, dove sovente si vede l'arco a sesto acuto, sorretto da pilastri. Nel Medioevo venne ripreso e rinnovato in età gotica, dove vennero sviluppati quelli acuti e lobati. Si trovano anche nelle architetture arabe ed indiane ma con forme più moresche.
Nell'ordine: Tutto sesto, sesto ribassato, sesto acuto, tudor, moresco, trilobato, ogivale, rampante.

Botola
E' l'elemento architettonico di una chiesa di maggior interesse per noi. Si tratta di un passaggio capace di condurre alla cripta sottostante e sovente si trova all'esterno delle navate minori, celato lungo i corridoi paralleli alle navete stesse, tramite scalinate. Nelle chiese di media dimensione l'ingresso si trova spesso sul lato opposto al presbiterio, sebbene la cripta vera e propria sia solitamente sotto all'altare. In chiese particolarmente grandi, si può raggiungere la cripta tramite scalinate poste alle spalle dell'altare, mentre in chiese particolarmente piccole, vi è una minuta botola nascosta ai piedi dell'altare stesso.
Quando una chiesa è munita anche di sotterraneo, oltre all'ambiente della cripta, le successive botole che permettono di scendere ulteriormente di un altro piano non hanno scalinate ma la discesa avviene tramite corde o scale rimovibili. 
L'apertura
L'apertura di una botola è un'operazione da non sottovalutare. In teoria, avvalendosi degli anelli metallici, quando presenti, la botola dovrebbe essere sollevata verso l'alto in modo perpendicolare al pavimento. In pratica questa operazione non riesce mai, perchè il peso della stessa e la posizione a schiena ricurva sono estreme. (Da considerare anche che sbilanciarsi troppo potrebbe causare la caduta della copertura all'interno della buca se non della persona stessa.)
Si deve procedere molto lentamente. Se il tempo ha sigillato ulteriormente questo passaggio, tramite una lama ne ridefiniamo il perimetro, smuovendone i sedimenti. Meglio se in due, si fa ruotare il coperchio verso la pavimentazione, mentre, reggendo il secondo anello, la si trascina lateralmente. Assolutamente da evitare di lasciar cadere a terra questi coperchi, per i noti rischi di frana e di crollo, o di camminarci inavvertitamente sopra durante l'esplorazione. Ovviamente da richiudere quando queste non servono più aperte. 

Campanile
E' l'edificio a forma di torre attiguo alla chiesa, sulla cui sommità sono sospese le campane, visibili tramite archi. Quando il tiburio, posto all'incrocio tra la navata centrale e ed il transetto, si alzava a forma di torre e portava le campane, prendeva il nome di nolare, era tipico delle abbazie.

Campata
Divisione di un edificio da parte di un muro o da colonne.

Capitello
I capitelli costituiscono la testa delle colonne, quella parte cioé sulla quale poggia la struttura da sostenere. Esistono capitelli classici come il dorico, lo ionico, il corinzio, il tuscanico ed il composito. Nello schizzo riportiamo il Dorico, lo Ionico ed il Corinzio, i più diffusi.
Il capitello tuscanico è simile al dorico, diffuso in Etruria e sormontante colonne non scanalate. 
Dorico, Ionico e Corinzio

Deambulatorio
Si tratta di un passaggio a forma di vano semicircolare che separa l'altare ed il coro dall'abside. Comporta ad un prolungamento delle navate lateriali fin oltre al transetto. Sovente si collega tramite alcune cappelle radiali. 

Ipogeo
L'argomento di maggior interesse per noi. Ipogeo significa in architettura di locale sotterraneo. Scavato nella roccia o creato in muratura, poteva essere adibito al culto o alla sepoltura. (Da popoli antichi anche ad abitazione).
Questi vani, quando adibiti a sepoltura, venivano decorati con pitture e preziosismi in stucchi. Spesso erano costituiti da più ambienti.
Si diffusero con l'inizio dell'età ellenistica, mentre la Grecia sia arcaica che classica non li contemplò mai. Gli esempi più maestosi si trovano nell'antico Egitto ed in Anatolia.
In Italia presero piede tra il terzo ed il primo secolo avanti Cristo, sia in Etruria che a Roma, nelle tombe gentilizie. Ripresero nel terzo secolo dopo Cristo nell'età imperiale con decorazioni di soggetto cristiano, con le catacombe cristiane. 

Matroneo
Nelle chiese medioevali e nelle basiliche paleocristiane era l'ambiente riservato alle donne. In tutte le costruzioni a pianta longitudinali era una galleria sopra alle navate minori ed affacciata su quella centrale. Nelle costruzioni a pianta centrale era il loggiato anulare che gira sopra l'ambulacro, e che si affaccia al vano della cupola.

Navata
Le navate sono le suddivisioni longitudinali, per mezzo di colonne, di una costruzione paleocristiana e medioevale. (Si potrebbero considerare navate anche le sale ipostile egiziane e dei templi greci, o delle basiliche romane). La suddivisione di ambienti grandi serve per suddividere il peso della costruzione in vari punti, le colonne, e non dover chiudere gli spazi aperti con murature.
Solitamente la navata centrale, dove normalmente sono posti i banchi per i fedeli, è più alta delle laterali, chiamate minori e che contengono i confessionali e alcune nicchie adibite a piccole cappelle.
Esiste, come eccezione,  la chiesa a sala, ovvero un tipo di chiesa avente le navate di uguale altezza. Questo tipo di costruzione si chiama a navata unica, oppure ad aula. 

Pianta
La pianta di una costruzione è, in pratica, il disegno del suo perimetro. Esistono differenti tipi di pianta, si chiama a pianta centrale quella in cui ogni punto dell'edificio è simmetrico di un altro rispetto al centro; longitudinale se l'edificio è simmetrico rispetto all'asse centrale che corrisponde alla massima dimensione della costruzione; cruciforme quando la pianta rappresenta una croce, latina se un asse è maggiore dell'altro, greca se hanno assi di uguale dimensione; a raggiera, quando i corpi sono disposti radialmente, chiamata anche panottica; libera, quando non segue schemi geometrici nello spazio.

Presbiterio
Esiste nelle chiese cristiane ed è riservata al sacerdote. Si trova verso il fondo della chiesa, in zona absidale. Contiene l'altare, la cattedra episcopale, alcuni banchi, l'ambone ed il coro. E' diviso dalla zona destinata ai fedeli tramite una balaustra o dei parapetti posti come transenne. Solitamente è rialzato dal resto della pavimentazione della chiesa di alcuni gradini, sempre in numero dispari.
Questo tipo di rialzamento ha due funzioni. Ovviamente per permettere ai fedeli di osservare meglio la cerimonia, ma anche per ospitare comodamente il sotterraneo costituito dalla cripta del martire o del santo.
In epoca romanica e gotica il presbiterio fu messo in evidenza anche esternamente tramite il tiburio, in epoche rinascimentale, barocca e neoclassica dalla cupola.

Sagrato
Si tratta di uno spazio esterno alla chiesa, antistante l'ingresso, solitamente sopraelevato rispetto alla strada. Si tratta di uno spazio consacrato come fosse la chiesa stessa e, anticamente, godeva del diritto di immunità.

Transetto
Si tratta, nelle chiese a pianta longitudinale, della navata minore perpendicolare a quella principale, all'abside ed al coro. Nel periodo romanico assunse grande importanza nelle chiese monastiche e nelle cattedrali, venendo a formare all'incrocio una grande volta a crociera, divenuta poi cupola.

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