L'ORDINE DEI BENEDETTINI 

 
 
I monaci benedettini sono un ordine monastico osservante la regola di San Benedetto, che vuole un equilibrio tra preghiera e lavoro.

Il lavoro veniva inteso come la lavorazione della terra, ma anche come trascrizione di testi sacri.

Il dedicarsi comunque alla lavorazione della terra fece si che moltissimi monasteri benedettini si trasformarono in avviate aziende agricole.
A causa dell'enorme lavoro che avrebbero dovuto portare avanti, il numero di monaci per abbazia crebbe a dismisura ed in alcuni centri monastici del Piemonte durante il Medioevo si contarono addirittura 900 individui.
Oltre ai monaci vi erano anche i dipendenti, laici da essi controllati, anche se sovente il lavoro del dipendente poteva essere eseguito anche dai monaci stessi.

Le preghiera veniva invece intese come trasmissione della parola sacra e quindi si diffusero canti corali, la lettura ad alta voce dei testi sacri ed la trascrizione e la traduzione di testi con miniature.
I loro libri, creati in aree appositamente adibite, venivano interamente preparati da loro, a partire dalla concia delle pelli di pecora per creare la pergamena alle decorazioni ed agli ornamenti delle pagine.

Il lungo lavoro di trascrizione era sovente mal sopportato dai monaci, costretti ad ore di semi immobilità in posizioni scomode e sovente al freddo. Solamente il tavolo inclinato era l'unico loro conforto. Per questo motivo molti di loro usavano esprimere il loro disagio scrivendo "brevi frasi di disappunto" o piccole preghiere nei margini nascosti dei manoscritti.

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