CAGLIARI |
ALCUNE
NOTE SULLA CAGLIARI SOTTERRANEA…
Come molte città italiane di remote origini, anche Cagliari possiede
un'impressionante serie di elementi del passato lasciati in eredità
da popoli colonizzatori.
|
Cripta sotterranea-monumentale del duomo di Cagliari |
Strada segreta medievale: via sotterranea risalente
al medioevo,
|
La necropoli di Tuvixeddu (VI - III secolo a.C.) è oggi considerata
il più esteso complesso funerario del mondo punico e si compone
di tombe a pozzo profonde dai due ai sette metri, che danno accesso alle
camere mortuarie sotterranee.
Ma è sotto le strade e le piazze maggiormente trafficate che Cagliari possiede il vero patrimonio sotterraneo. Un patrimonio di inestimabile valore creato nel corso dei millenni attraverso il lavorio ininterrotto della natura e quello dell'uomo che ha cercato di piegare gli elementi naturali verso le sue infinite e ambiziose esigenze. Con maniacale insistenza, i popoli dell'antichità che sostarono a Cagliari, pur contando su ardue imprese e fatiche insopportabili, ci hanno lasciato in eredità una miriade di caverne, cave sotterranee, gallerie, cunicoli, pozzi artesiani, cisterne, camminamenti e altri ipogei considerati "monumenti sotterranei" per il mirabile stile architettonico e che rappresentano la vera radice storica della città solare. Una città che ai primordi ha dovuto usufruire del materiale calcareo, in conci o enormi blocchi, prelevato dalle viscere della terra, entro latomie o cave modellate da migliaia di schiavi, come del resto potrebbe essersi rivelato nel Medioevo quando il costruendo Castello necessitatava di un enorme quantitativo di pietra per innalzare le robuste fortificazioni. |
L'arco di tempo che segna l'utilizzo della "Cagliari Sotterranea" è
davvero lungo se pensiamo che molti sotterranei sono stati utilizzati durante
la seconda guerra mondiale dai cittadini che, terrorizzati dai furiosi
bombardamenti aerei, trovarono scampo in anguste e umide cavità
sparse in sordina nell'abitato e frettolosamente adibite a rifugi.
Ciascuna cavità custodisce, forse sotto la coltre di polvere che ne ricopre il pavimento roccioso o attraverso una malridotto documento d'archivio, pagine storiche sul nostro oscuro passato. E' il caso di molti sotterranei dimenticati dalla cittadinanza e dai nostri amministratori seppure potrebbero offrire, con il minimo dispendio di energie, spunti turistico-occupazioni che senz'altro valorizzerebbero anche l'aspetto solare del capoluogo isolano, per intenderci… quello visibile a tutti. Ma questo è forse uno specchio comune in cui più o meno tutte le città d'Italia devono, per un'ingiusta condanna di menefreghismo, pur una volta specchiarsi. Marcello Polastri.
|
StradaRomana: area archeologica di Sant'Eulalia,
nel quartiere della
|
Il testo "Alcune note sulla Cagliari sotterranea..." e le tre foto di questa pagina appartengono a M. Polastri. |
[Indietro]