Dal diario di bordo della nave Santa
Marina
Giorno
20/10/1974 - Posizione Lat. 41°58' N - Long.
07°21' E |
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…. Il tratto di mare
in cui ci troviamo è una bolgia. La situazione è divenuta
drammatica, insostenibile. Se qualcuno non osa sfidare l'inferno
per noi la fine è segnata...
…. i nostri occhi possono vedere
terrorizzati cavalloni giganteschi, vere montagne d’acqua che ci
sbattono in ogni senso. Il mare è forza 10 da Ovest secondo il
bollettino metereologico di Marsiglia…
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.... come
Comandante di una nave ritengo che nessuno sarebbe tanto
pazzo,tanto incosciente ad avventurarsi in questa terribile
tempesta per venirci a salvare… |
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.... io continuo a pregare per me e
per i miei uomini, ma sono già convinto che la nostra sorte e'
segnata… |
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.... il rimorchiatore compie delle
manovre che ci fanno rabbrividire. Gli uomini che sono a bordo
non sappiamo più se siano angeli o diavoli (…).... Sinistre, le
onde si infrangono a mezzo miglio dalle rocce dell’Asinara, dove
saremmo andati a finire se finalmente il quinto cavo non avesse
tenuto... In quel momento abbiamo compreso di essere
resuscitati, di essere passati dalla morte alla vita, per la
perizia, il coraggio, la generosità di uomini valorosi... |
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.... Auguro a tutti i Comandanti
delle navi chiamati a vivere la drammaticità dei momenti, dei
lunghissimi momenti trascorsi da noi, di trovare sempre sulla
loro rotta uomini come quelli del rimorchiatore "Vincente” e
come il suo ineguagliabile Comandante Giovanni Camedda.
.... Serva come dovuto riconoscimento a chi dobbiamo la nostra
vita.
Il
Comandante del Santa Marina
(Spyridon Messinezos) |
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