Niente è più insipido di un susseguirsi di accordi perfetti.

Ci vuole il contrasto,

qualcosa che sia d'inciampo,

che rompa la compagine e ne sparga le faville.

Denis Diderot

 
I Rom, figli della cultura della memoria, hanno cominciato a riflettere sul significato delle loro vicende e a collegare al ricordo del passato l'affermazione dei propri diritti. La presa di parola rappresenta il primo momento di rottura dell'isolamento, di volontà di partecipazione, anche a nome di quei Rom duramente schiacciati dagli eventi tanto da non voler più neanche prendere la parola. Sono persone che non vogliono vergognarsi di essere diverse, che rifiutano l'immagine riduttiva di "sporchi e ladri", che affermano la loro dimensione culturale e il loro spessore artistico. La lettura di queste opere potrà renderci consapevoli di come gli autori e in particolare quei Rom, sentano l'esigenza di superare l'orizzonte di comprensione delimi- tato,dal pregiudizio, matrice d'intolleranza e di infrangere l'etica del progresso condizionata da un sottofondo di valori egoistici e discriminanti. Solo la creazione di una società autenticamente plurietnica e pluriculturale puo accogliere questa sfida! Le opere di questo libro rappresentano così una fonte d'innocenza colma di risorse rivoluzionarie. La sottocultura di massa giunge ad elaborare un linguaggio tautologico che, attraverso le subdole mitologie di cui si fa portatrice, riesce a far passare per ovvio e naturale cio che in realtà è frutto d'un ben calcolato meccanismo ideologico: esso cela nel fondo l'egoistico linguaggio del potere. Gli autori delle opere in questo testo, con le loro parole cariche di verità, di autenticità e di originalità penetrano dentro ognuno di noi ed instaurano contatti diretti col cuore, s'appellano all'anima suggerendo che l'arte non è ciò che si "sente", ma il modo in cui si "sente". Il dolore, la sofferenza, le frustazioni ma anche le gioie, gli affetti, l'amore, la famiglia, la natura, la vita stessa rappresentano la base poetica soprattutto degli autori rom, i cantori della memoria. Una sorta di diagramma esistenziale in cui l'amore e la tenerezza toccano uomini e cose, paesaggi e mondi reali e ancora liriche effusive e testimonianze oculari cariche di calda umanità. Nelle composizioni, dagli accenti intensi e acuti, si distendono i luoghi dell'anima: le trame delle vicessitudini interiori, delle angosce personali, dei sogni proibiti innervati da lampi di speranza, da gioie fugaci, da scottanti delusioni. Sono opere che sembrano agganciarsi ad un'innocenza interpretativa di raffinata semplicità che trovano un binario di registrazione del reale sempre incisivo dell'ottimo e spesso eccellente livello delle suggestioni. Se tendiamo l'orecchio per cogliere i toni essenziali della voce degli autori, così come si modula nelle differenti forme, nei diversi linguaggi e nelle diverse lingue possiamo cogliere un'inquieta ricerca: intima, sociale, umana. È una voce di speranza per costruire il complesso mosaico dell'esistenza. Opere clie puntano direttarnente su un discorso che racchiude ricordi, delusiohi, speranze, sensazioni, emozioni, spesso sono semplicii ma immediate ed intense tanto che possono identiflcarsi come composizioni della trasparenza. Liriche sommesse e delicate che, unite a narrazioni lineari, sono chiamate ad un incontro per tradurre le sfumature più sottili dell'esperienza e considerare i molteplici aspetti della vita, ognuno dal suo punta di vista, come è giusto che sia, orgogliosi della propria diversità culturale. Spesso le composizioni sono dense di immagini dove il ricordo, l'amore, gli affetti il rimpianto per le cose perdute e non fatte e il sentimento di chi sa di aver subito un torto mantengono vive le istanze dell'anima. Il sacriflcio, il realismo, la durezza dell'ingiustizia e delle descriminazioni porta il lettore più ignaro nella profandità del vissuto emozionale così che pare di conoscere da sempre luoghi, fatti, persone, ma soprattutto il lettore scopre se stesso in un percorso fitto d'introspezione, di analisi, di difficoltà in un cammino lungo il quale si perdono le maschere opportunamente costruite. Opere che colgono con viva attenzione e con profonda sensibilità gli aspetti dei grandi valori della vita come: l'amore, la natura, la pace, la speranza, la fratellanza, la solidarietà. È una sfida al mondo dell'ipocrisia con un atto di fiducia verso la possibilità di autenticità dell 'esistenza umana a cui tutti, senza distinzioni, sono chiamati a partecipare allontanando il dolore e il disagio del vivere provocato dalla ferocia di certi uomini che rappresentano il sotto prodotto della società che ha sostituito ai valori dell'essere la logica dell'avere. ll messaggio ultimo che scaturisce da questa antologia è che ogni uomo dovrebbe poter vivere con i propri sogni, tenendo acceso lo scrigno della propria cultura e delle proprie origini ed essere amato in quanto se stesso e non in rappono a facciate stereotipate, date una volta per tutte. È questa la vera libertà di ognuno di noi: la libertà di esistere e di esprimersi al di la dei pregiudizi, delle distorsioni, delle ambiguità, degli schematismi. È la libertà di essere uomini fra gli uomini.

Santino Spinelli

 

torna indietro