Croce & Delizia (1998)

Mini Recensione: Ordunque (che classe...), quest'ultimo album dei Litfiba pubblicato sotto la Emi non ha riscosso tanto successo quanto ne riscosse a suo tempo Mondi Sommersi, diretto "ispiratore" di Croce & Delizia. Il titolo è tratto da Regina di Cuori, nella quale Piero definisce le donne nostra croce e delizia, appunto. I 20 brani totali dei due CD sono la totalità delle canzoni suonate dal vivo al Forum di Assago (MI). I brani sono quasi tutti quelli di Mondi Sommersi (mancano L'Esercito delle Forchette, Apri le Tue Porte, In Fondo alla Boccia, ma l'esclusione non è stata decisa solo in base alla lunghezza del nome); ce ne sono 4 di Spirito, 2 di Terremoto e 3 di El Diablo, più Eroi nel Vento da Dasaparecido (!!!) e Ci Sei Solo Tu e Cangaceiro da Litfiba3 e Pirata. In più, nella videocassetta c'è anche Tex. Appena data un'occhiata ai contenuti dell'album, ecco che il vero appassionato va in visibilio (come ho fatto io nel negozio di musica dei Granai (centro commerciale)). Ma non è tutto oro ciò che luccica! I brani tratti da Mondi Sommersi sono tutti molto, troppo simili agli originali. Non sono all'altezza degli altri live della band. Forse per la loro complessità sono stati troppo difficili da trasferire adeguatamente sul palco, e con adeguatamente intendo con rimaneggiamenti ad opera d'arte e trovate geniali di Piero. E l'altra grande cosa che mi ha fatto venire i nervi è il fatto che ormai i Litfiba non sono più "cattivi" come una volta: le canzoni "simbolo" di Terremoto sono state escluse (Maudit, Dimmi il Nome), forse perchè ormai troppo incazzate; delle 2 presenti una è normale, l'altra (Soldi) è stata rimaneggiata ed in questa versione a me fa CAGARE. La tiritera che Piero attacca prima dell'esecuzione della canzone incriminata è troppo lunga e alla terza volta che la si ascolta fa venire voglia di dare fuoco a tutti gli indiani e i bisonti d'America. Io ho sentito per prova una di seguito all'altra le due versioni di Soldi, di Colpo di Coda e di Croce & Delizia. Non vi dico. La seconda è troppo lenta. Manca l'assoletto carino con la chitarra, sopperita da una tastiera che fa piangere. Ah, i bei tempi di Aiazzi! Inutile che mi soffermi così a lungo sulle altre "mie" canzoni intoccabili quali Proibito o El Diablo, anch'esse penose a partire dal rutto iniziale di El Diablo, continuando con il pippone sulle pasticche di Proibito, che spezza la canzone. E per concludere, il grande ritorno della canzone più storica dei Litfiba: Eroi nel Vento, dalla quale era stato tratto anche il primo video. Beh, vi dico solo che a parere di un mio amico l'esecuzione in questo album di tale canzone è ridicola, tuttavia qui è molto più simile alla versione originale che non a quella in Urlo.
A questo punto mi restano da elencare i pregi: le canzoni che sono venute meglio sono quelle tratte da Spirito, molto più carine rispetto alla versione studio o a quelle di Lacio Drom. Ma, se avete letto la mini recensione di Spirito, saprete già che a farmi piacere di più le canzoni di Spirito ci voleva poco. Concludendo questa recensione megalitica (altro che mini!), credo che ormai vi siate fatti un'idea dell'album, almeno secondo i miei gusti. L'acquisto è consigliato ESCLUSIVAMENTE a chi non conosce il nome di un solo album dei Litfiba antecedente a Spirito, ma purtroppo di gente così ve n'è tanta...