Novità Discografiche
JEFF HEALEY B.B KING & ERIC
CLAPTON CARL VERHEYEN
Get Me Some
(Forte
Records/Edel)
Jeff Healey conferma ancora una volta di essere un grande
chitarrista, con una spiccata personalità e
un'ottima voce.
In questo suo nuovo CD le composizioni tentano di
avvicinarsi un po' al mondo della pop music, una scelta
di mercato da sempre presente, unitamente alla
qualità artistica, nei lavori del chitarrista
canadese. Un disco di canzoni insomma, niente di
innovativo, ma ispirato, ragionato e sempre molto ben
suonato. Healey conosce bene lo strumento e mostra di
aver digerito tutti gli stili del blues. Suona oggi come
un vero turnista, e le sue scelte timbriche e stilistiche
a volte fanno pensare a Mike Landau, che con lui deve
condividere l'interesse per Hendrix. (from
Axe)
Riding With
The King
(Reprise Records)
B.B. King ed Eric Clapton sono due duraturi miti
multi-generazionali, le cui carriere presentano
recentemente un andamento divergente, con King in piena
forma, negli ultimi dischi, con un'energia giovanile
invidiabile, Clapton un po' sotto tono, con una
produzione appiattita su una professionalità senza
grandi impennate creative. Memori delle belle pagine
scritte a suo tempo dal Re del Blues con Peter Green e
dello splendido duetto di Stevie Ray Vaughan con Albert
King in tempi più recenti, abbiamo accolto questa
operazione con un certo scetticismo, ma abbiamo dovuto
ricrederci. La produzione è di quelle di alto
livello, con Nathan East al basso, Steve Gadd alla
batteria, Joe Sample al piano, Andy Fairweather Low e
Doyle Bramhall II alle chitarre, con una spiritosa
copertina che all'interno mostra Clapton in veste di
autista di King e una scelta di brani che comprende
classici come Key To The Highway, Help The Poor, Worried
Life Blues, Come Rain Or Come Shine. Vocalmente il disco
è dominato da B.B. King, espressivo come sempre,
in forma e trasudante entusiasmo in ogni inflessione
vocale, con la chitarra pronta a commentare ogni
passaggio con la consueta inimitabile verve. (from
AXE)
Atlas
Overload
(Provogue/Edel)
Il nuovo lavoro di Carl Verheyen, turnista californiano
di fama internazionale, è ben suonato e
strutturato. Inutile dire che la cosa più
interessante è nelle parti solistiche, ricche di
elementi fantasiosi e originali; basti ascoltare il solo
del primo brano Revival Downs o il riff di Stand Up. Una
nota di merito va poi al suono delle chitarre, con
l'elettrica molto classicamente vintage, di stampo
hendrixiano, anche se mitigato da uno stile decisamente
più moderno anche se alle volte un po'
discontinuo. Le composizioni non spiccano per
originalità, spaziando dal rock blues alla John
Mayall dell'ultimo decennio alla canzone americana.
Insomma un disco da consigliare al solo pubblico dei
chitarristi, non entusiasmante sotto il profilo
compositivo, ma decisamente fresco dal punto di vista
strumentale. (from AXE)
Novità Demo