ORDINE DEL GIORNO DEL COMITATO POLITICO FEDERALE DI ROMA

sottoscritto da Claudia Pitaccio

votato a maggioranza con 42 voti a favore

40 voti sono andati al documento presentato da Patrizia Sentinelli

3 voti a quello sottoscritto da Maurizio Fabbri

14 astenuti

SABATO 13 MAGGIO 2000

 

Come già espresso nel recente C.P.N. le elezioni del 16 aprile hanno dimostrato il fallimento del centro sinistra, sia a livello nazionale che regionale.

Questa valutazione politica è particolarmente evidente nella Regione Lazio e a Roma dove per la prima volta dopo sette anni il centrodestra ha vinto le elezioni in quasi tutte le cicoscrizioni, a partire dai quartieri delle periferie.

Un effetto prodotto in larga parte dalle condizioni di arretratezza politica e sociale delle sinistre, della loro capacità di affrontare la frammentazione sociale che caratterizza il moderno proletariato, e allo stesso tempo l'incapacità di offrire obiettivi unificanti alle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici.

A questa dinamica non sono estranee, anci la condizionano fortemente, le politiche seguite finora dalla giunta Rutelli, tra politiche dirette a tutelare la grande speculazione edilizia, gli interessi del Vaticano, quelli del capitale finanziario , attratti dalle opportunità offerte loro dalle privatizzazioni delle municipalizzate. Il caso della Centrale del Latte venduta da Cragnotti e da questi girata alla Parmalat è esemplare. Le politiche della giunta Rutelli portano quindi la responsabilità principale delle disillusioni e dell'abbandono di gran parte di quei settori popolari che in particolare nel '97 avevano contribuito al successo del cento sinistra e di rifondaizone e preferiscono rivolgersi al centodestra.

Un processo di rassegnazione e spoliticizzazione che si riflette nell'astensione elettorale, ma anche nell stessa partecipaizone politica di cui vediamo gli effetti anche nel nostro partito, il cui stato di difficoltà è sotto gli occhi di tutti: poca attività nei circoli, assenza di campagne politiche e di visibilità chiara nella città.

Questa situazione è anche il frutto di una gestione del partito che privlegia l'internità alle istituzioni, alla costruzione di iniziative dal basso, le tattiche istituzionali al radicamento sociale. Emblematica è la modalità del dibattito che stiamo svolgendo, dove i tempi e le forme ci vevngono imposte esternamente dal sindaco Rutelli e non viceversa dal partito e dai suoi gruppi dirigenti. Quando invece queste priorità vengono inverite, si pensi all'esperienza del 1° maggio o a quelle riuscite delle delibere popolari, gli spazi di iniziativa politica non mancano, così come non viene meno da disponibilità militante del partito.

A questa situazione occorre reagire con una sovlta radicale a partire dalla giunta e dalla gestione del partito. Se si vuole evitare che il successo elettorale alla Regine del centodestra, frutto di una presenza sociale e di un progetto politico molto preciso, si consolidi nei prossimi mesi ed anni, la giunta capitolina deve operare una decisa e radicale svolta a sinistra, ricostruendo il dialogo con i settori popolari, con il mondo del lavoro, con i loro bisogni e le loro aspirazioni.

La verifica ha portato a risultati negativi e i 20 punti del sindaco non hanno dato nessuna risposta positiva alle richieste del Prc, a cominciare dal lavoro: dove abbiamo assistito da una parte alla perdita di posti di lavoro, e nessun freno è stato posto al dilagare del lavoro nero (cantieri del giubile e coop. Sociali). Per LSU e LPU nessuna garanzia di assunzione, se non per una piccola minoranza, visto i buchi nelle piante organiche, e nessun precario è stato regolarizzato.

Nelle politiche sociali abbiamo assistito ad un taglio di 12 miliardi.

-Asili nido: sono stati finanziati 14 su 27 e 8 miliardi e mezzo in 3 anni vengono dati ai micronidi. Il mancato ritiro del S.A.V.I. e l'avvio dell'AMA in S.p.A.

-Privatizzazioni

-Trasporti

-Ambiente

-Tor de' Cenci

Pertanto rilanciamo tutti i punti contenuti nella mozione del 2 dicembre, a cui aggiungiamo l'approfazione delle delibere di iniziativa popolare e rispetto al piano regolatore chiediamo una conferenza urbanistica per l coinvolgimento attivo e dal basso dei cittadini.

E' a partire dal raggiungimento di questi obbiettivi che il Prc può riconsiderare il suo sotegno e la sua collaborazione al centro sinistra che invece ora persegue un progetto di moderatismo sociale, in larga parte funzionale a obiettivi di visibilità nazionale dell'attuale sindaco proiettato nella competizione per la guida del centrosinistra all prossime elezioni politiche del 2001.

Pe questi motivi il CPF di Roma chiede al proprio assessore di rimettere la delega e sui punti esposti rilanciare la trattativa oltre i 20 punti fissando come tempo ultimo la discussione in consiglio sulle delibere di iniziativa popolare.