documento politico votato dal CPF del 8 febbraio 2000

ORDINE DEL GIORNO

Le priorità programmatiche del Prc nel Lazio

Il CPF di Roma dà mandato ai compagni della segreteria regionale di verificare la possibilità di un intesa con le forze del centrosinistra per le prossime elezioni regionali, basata su comuni punti programmatici. Si impegna altresì a riconvocarsi per una valutazione dell'esito finale del percorso fallo e per il dispiegamento della nostra iniziativa politica ed elettorale.
Resta immutato il nostro giudizio sulle politiche dell'attuale governo nazionale, segnate da una fondamentale ispirazione neoliberista, costruite essenzialmente sulla logica e sulle esigenze dell' impresa privata e, per questo, incapaci di dare risposte vere alle grandi questioni sociali che affliggono una vasta parte del nostro paese. In particolare, non si attenua - come sì è evidenziato nel congresso del Lingotto la distanza strategica che separa il Prc dai Democratici di sinistra, segnalata nelle recenti scelte ( su tutte, l'adesione ai progetti bellici della Nato), nel persistere delle politiche di flessibilizzazione del lavoro e, sul versante istituzionale, nella promozione della deriva bipolare e maggioritaria.
Riteniamo comunque importante tenere aperto il confronto a livello regionale, per introdurre a tale livello elementi di controtendenza, punti qualificanti di intervento (sugli assetti legislativi, sul tessuto sociale e produttivo, sulla pianificazione territoriale, sulle modalità di gestione dei servizi) che possano costituire concreti e visibili momenti di cambiamento ed invertire la consistente tendenza alla passivizzazione e alla rassegnazione. La presenza dei comunisti al governo della regione Lazio ha fatto registrare, nonostante il permanere di problemi insoluti, alcune importanti realizzazioni programmatiche, soprattutto nei settori in cui hanno operato i nostri assessori (urbanistica, casa, agricoltura e ambiente), in molti casi anche nel contesto di un'aspra dialettica interna alle forze di maggioranza. Alcune battaglie sono, di fatto, ancora in corso. Occorre quindi sviluppare, tentare di moltiplicare questi elementi positivi, ancorando ad essi il programma della coalizione. Questo è l'obiettivo che, in tempi certi e con la verifica del nostro comitato regionale, deve essere perseguito al tavolo della trattativa.
Il Comitato politico federale di Roma ritiene possibile caratterizzare il programma della coalizione attraverso l'introduzione in esso di alcune preminenti indicazioni, già incluse nel programma del
Prc:
- Come priorità assoluta deve essere lanciato un Piano straordinario per l'occupazione, che ponga in primo piano il superamento del precariato attraverso la stabilizzazione a tempo indeterminato dei LSU/LPU, per i quali vanno anche previste apposite quote nel quadro di completamento delle piante organiche degli enti pubblici. Tale piano deve altresì concretizzarsi nella creazione di nuova occupazione attraverso un ripresa delle attività produttive (valga per tutte il rilancio dell'area della Tiburtina) e, in particolare, dei settori che qualificano la sostenibilità dello sviluppo, la qualità della vita, i servizi di assistenza. Ciò deve avvenire grazie all'attivazione di strumenti di selezione dei destinatari delle risorse (attraverso la valutazione di impatto occupazionale) e nel rispetto dei diritti contrattuali e delle norme di sicurezza (cui vincolare l'erogazione delle risorse stesse). In questo contesto, va assicurato il ricorso ai finanziamenti per la formazione professionale - il cui assetto deve rimanere pubblico - assumendo l'impegno per una tempestiva collocazione lavorativa dei corsisti.
Nel campo della formazione scolastica, va potenziata l'offerta pubblica, destinando fondi per un'attuazione reale del diritto allo studio, garantendo gli strumenti necessari a chi è privo di mezzi nonché l'accesso alla scuola per i lavoratori, assicurando (anche attraverso opportune modifiche dei piani di dimensionamento) una rete scolastica pubblica funzionale, evitando i finanziamenti alle scuole private.
Vanno contrastate l'ideologia e le politiche familistiche, riqualificando - in applicazione della normativa regionale vigente - i servizi destinati alle persone, all'infanzia e all'adolescenza, così da rispondere ai bisogni di donne e di uomini indipendentemente dalle loro scelte di vita familiare. In tale direzione, va attuata una politica di rilancio dei consultori familiari, bloccando le tendenze in atto a chiuderli o a ridurli ad appendice poliambulatoriale, restituendo loro il molo di luoghi di socialità, informazione e prevenzione e assicurando la gratuità del servizio (come previsto dalla legge 405).
-Occorre garantire i finanziamenti necessari per l'attuazione del Piano sanitario regionale, che abbia come obiettivi prioritari il potenziamento e la riqualificazione dei presidi sanitari e ospedalieri su tuffo il territorio, l'effettiva soddisfazione del diritto alla salute per tuffi ( attraverso l'estensione dell' assistenza domiciliare integrata, l'incremento di personale nei servizi territoriali, con il contestuale superamento della pletora di contratti caratterizzanti il personale già operativo, 1' esenzione dai tickets sanitari per tutte le categorie disagiate di cittadini).
-Per queste stesse categorie disagiate o socialmente esposte devono essere previste misure di esenzione o riduzione delle tariffe essenziali, concernenti in particolare il trasporto pubblico e l'erogazione di luce, acqua e gas; nonché il varo di un piano per l'assegnazione di alloggi a canone sociale.
-E' necessario dotare di adeguate risorse finanziarie il sistema della viabilità e del trasporto, mantenendo pubblica la sua gestione, impedendo una sua deregolamentazione e bloccando o rivedendo le decisioni di esternalizzazione dei comparti di supporto, garantendo l'integrazione delle sue modalità di funzionamento. In questo contesto va posta la necessaria attenzione ai processi di societarizzazione in corso, come quello dell'aereoporto di Fiumicino, a garanzia di una difesa dei diritti dei lavoratori ivi operanti.
Va confermata e valorizzata l'attenzione alle problematiche ambientali manifestata dal nostro governo regionale, incentivando il risparmio energetico e le produzioni pulite di energia, potenziando la raccolta differenziata finalizzata al riuso e al riciclaggio dei rifiuti e ponendo un chiaro stop alla costruzione di impianti di termocombustione, completando la realizzazione del Sistema delle Aree Naturali Protette del Lazio, proseguendo nelle politiche di intreccio tra salvaguardia ambientale e produzione agricola, con la valorizzazione dell'agricoltura biologica e delle specificità degli agrosistemi e con la messa al bando degli OGM (organismi geneticamente modificati).
-A proposito di una possibile legiferazione in tema di legge elettorale, va garantito almeno il mantenimento dell'attuale meccanismo con la salvaguardia della quota proporzionale in esso presente.

IL COMITATO POLITICO FEDERALE DI ROMA




Roma, 8-2-2000