IL NUOVO MUNICIPIO. A SINISTRA.
In questi anni nei quali Rifondazione
Comunista, assieme alle forze che si riconoscono nell’Ulivo, ha governato
la sesta circoscrizione, i livelli di prestazione dei servizi sono stati i più
alti di tutta Roma, come ha rilevato uno studio del Comune, riportato da molti
giornali. Questo è ovviamente motivo di soddisfazione, anche se giunto inaspettato,
perché a noi pare che tanto si debba ancora fare.
Con la
trasformazione della Circoscrizione in “Municipio”, la possibilità di poter
disporre più direttamente delle risorse economiche e di godere di maggiore
autonomia sul loro utilizzo, ci impone di pensare ad un programma più ambizioso
del solito, che dia con maggiore forza un “segno” politico. Qualcosa che
resti, che cambi in meglio la vita delle cittadine e dei cittadini della sesta
circoscrizione.
I temi
di una migliore vivibilità del territorio sono ovviamente quelli
prioritari, a partire dai marciapiedi, alle strade, alle luci, alla viabilità
in generale, in un contesto in cui forti siano le azioni tese - sempre più - ad
una riqualificazione ambientale. A questo proposito si deve procedere al monitoraggio
idrogeologico del territorio, mettendo a frutto i nuovi poteri dei Comuni
metropolitani ma anche sollecitando gli altri organismi preposti per la messa
in sicurezza di tutti gli stabili e di tutte le strade.
Dobbiamo portare ancor più una battaglia chiara contro le
fonti di inquinamento classiche e nuove (come l’elettrosmog delle antenne e
degli elettrodotti), ricorrendo anche alla consultazione e all’intreccio con quei
comitati di quartiere nati proprio a difesa del territorio, ma anche
sapendo intervenire sul traffico imponendo un miglioramento del trasporto
pubblico, consapevoli che l’apertura della Metro C sarà un punto di svolta
per il quartiere, e comunque portando, da subito, ogni miglioria possibile per
le linee auto-ferro-tranviarie.
La demolizione della
sopraelevata deve essere realizzata in tempi rapidi e la Municipalità si
deve adoperare per trovare, di concerto con le associazioni ed i singoli
cittadini, soluzioni alternative per lo smaltimento del traffico privato.
Deve essere proseguito il lavoro
di riqualificazione dei quartieri, e devono essere gli stessi abitanti a poter
dire l'ultima parola sulle modifiche proposte. E' necessario ed urgente un
intervento sulla zone della Certosa, di via Formia e di via
Filarete (per quanto riguarda lo sfondamento della strada che permetterebbe
di alleviare il peso del traffico da e per via Tuscolana).
Noi
vorremmo essere voce delle donne e degli uomini che abitano la circoscrizione e
che ogni giorno si confrontano con essa, e per questo - come da sempre -
auspichiamo un sempre più forte senso di partecipazione, che agisca
direttamente sulla nuova Municipalità (introducendo luoghi e modalità di
discussione sui provvedimenti e sulle stesse voci di bilancio quali possono
essere, ad esempio, i laboratori di quartiere) ma che, attraverso essa, giunga
sino al Comune, alla Provincia e alla Regione.
Accanto
ai temi più classici, qui appena accennati, ne esistono altri, però, che danno
il senso di un certo modo di intendere la politica e la sua capacità di “fare”.
La nostra idea è quella di cercare di interpretare il territorio guardandolo
con gli occhi dei soggetti più deboli, che spesso sono tra le fila degli
anziani, delle donne, dei giovani o giovanissimi cittadini, degli
extracomunitari, dei portatori di handicap.
Possiamo,
e dobbiamo, provare ad intervenire anche su temi meno consueti, come quelli del
lavoro, a partire sin dalla Circoscrizione.
Questo è
il nostro intendimento, e speriamo e crediamo possa essere condiviso. Per
questi motivi, vogliamo qui tracciare il profilo di alcune di quelle che
vogliamo qui chiamare “nuove priorità”, non perché esistano da poco, ma
perché nuove vorrebbero essere le modalità con cui affrontarle.
- Il
patrimonio archeologico e l’identità
Il nostro territorio ha un
patrimonio archeologico e storico-artistico di grande ricchezza e rilevanza per
l'intera città, ma che ancora non è
completamente fruibile dalle cittadine e dai cittadini. Negli ultimi anni le
iniziative della Circoscrizione e delle associazioni culturali presenti in VI,
volte alla valorizzazione e alla diffusione della conoscenza dei siti e della
storia del territorio, hanno contribuito a bloccare il processo di perdita di
identità della comunità urbana che caratterizza soprattutto parte della storia
della periferia romana, ricca di un patrimonio storico sottovalorizzato o poco
vissuto come risorsa dalla comunità che vi abita.
Conoscere le stratificazioni
storiche del territorio, la sua evoluzione urbanistica e ambientale,
partecipare e contribuire in prima persona alle attività culturali, significa
per il cittadino costruire identità con il luogo, per essere consapevole e
protagonista del territorio stesso. E insieme alla conoscenza cresce e si
sviluppa la capacità di valorizzare queste risorse sul piano ambientale, della
qualità della vita e sul piano dell'occupazione lavorativa.
Tutelare e rendere fruibile il
patrimonio del territorio deve diventare una risorsa lavorativa che impieghi le
competenze e le energie presenti nella zona, che impedisca la dispersione di
capacità artigianali, culturali e che favorisca la formazione e l'occupazione a
partire dai cittadini più giovani: lavorare a tutela dei parchi, dei beni
culturali, per la manutenzione e il restauro del territorio, in primo luogo
attraverso la realizzazione del Parco Archeologico della VI
Circoscrizione (che coinvolge Villa Gordiani, il parco labicano-Villa De
Sanctis e l'area dell'Acquedotto Alessandrino), e costruendo il Centro di
Documentazione storica e archeologica con il contributo delle scuole, dei
cittadini, delle molte associazioni operanti nella circoscrizione.
La Circoscrizione deve riprendere
le iniziative dirette in questo senso attraverso visite guidate,
conferenze e incontri che favoriscano la conoscenza e la fruizione dei beni culturali
e che rendano conto e valorizzino le attività di restauro, di tutela e di
ricerca effettuate nella zona: ne sono un esempio significativo gli scavi
effettuati nell'area vicino a viale della Serenissima che hanno portato alla
luce una vasta necropoli ricchissima di reperti che dovranno trovare al più
presto spazi espositivi e di conservazione nel nostro territorio, come le altre
numerosissime testimonianze provenienti dalle aree archeologiche della zona
oggi disperse in diversi musei e magazzini.
- La memoria storica
Il recupero della memoria storica
comprende la storia del Novecento, in primo luogo quella del movimento
antifascista e della Resistenza: perché questa memoria non sia dispersa e possa
essere compresa dalle generazioni più giovani, a partire dalla storia vissuta
dal territorio in cui vivono, si devono costruire iniziative come la "settimana della memoria", in
coincidenza con la data nazionale del 27 gennaio, in cui si propongano
materiali, filmati, attività nelle scuole, costituendo un Archivio- museo della
Resistenza, che raccolga le testimonianze e i contributi dei cittadini e delle cittadine della VI.
- Le attività artistiche
Le iniziative culturali non si
esauriscono nell'ambito della valorizzazione del patrimonio
storico-archeologico, ma comprendono le attività artistiche contemporanee
svolte dai singoli, dalle associazioni e dai centri sociali: il territorio deve
sempre di più essere luogo di manifestazioni da vivere nelle strade, nelle
piazze, nei parchi, come la Festa della musica, le rassegne musicali degli artisti di strada e delle bande musicali. Si sta
costituendo in circoscrizione un albo degli artisti e degli artigiani, di tutti
coloro che svolgono un'attività creativa che deve trovare momenti e spazi
espositivi - in questo senso il completamento del restauro di Villa De Sanctis
è essenziale per acquisire spazi destinati alle attività culturali, ma
anche altri luoghi possono essere utilizzati, come le scuole, i cinema un tempo
numerosi e oggi chiusi.
- Un
consumo critico
La partecipazione in prima
persona, il vivere il territorio non passivamente, come luogo da subire, ma
come luogo di incontro e di attività con gli altri contribuisce a riaprire la
comunicazione, spesso dispersa, tra persone, a riattivare il confronto e lo
scambio anche sulle questioni che viviamo in solitudine come consumatori,
chiusi in casa e indifesi rispetto al mercato: dobbiamo stimolare, attraverso
seminari, incontri, rassegne "slow food", un consumo critico,
conoscendo le condizioni di produzione e di
sfruttamento dei lavoratori, attuando iniziative di solidarietà
attraverso il mercato equo e solidale, consumando di meno prodotti che
spesso non ci servono e che sono in alcuni casi altamente dannosi, facendo
conoscere e diffondere i prodotti dell'agricoltura biologica.
- Un
territorio multiculturale
La nostra circoscrizione è una
circoscrizione multietnica e l'incontro tra diverse culture è una ricchezza per
la comunità sociale. Oggi è però soprattutto una necessità per rompere l'isolamento, spesso l'ostilità,
verso chi non si conosce: si deve favorire l'incontro tra culture
attraverso momenti vivi di comunicazione e di scambio sul piano artistico,
musicale, culinario, attraverso feste, iniziative di piazza, eventi
culturali.
D’altra parte, sotto un profilo
più istituzionale, la Municipalità deve essere capace di garantire la miglior
fruizione da parte dei cittadini immigrati dei servizi presenti sul territorio,
anche istituendo la figura di mediatore culturale e del consigliere
aggiunto. E’ necessario creare strutture tese a portare un servizio di
prima accoglienza, di orientamento legale (permessi di soggiorno,
ricongiungimenti familiari, iter burocratici per le varie domande, ricorsi,
etc.), di insegnamento della lingua italiana, anche stipulando, ove si renda
possibile, protocolli d’intesa con le singole Istituzioni Scolastiche Autonome
volti a garantire ai bambini immigrati, parallelamente all’insegnamento della
nostra lingua, quella della cultura di origine.
- La riqualificazione dell’area
di via dei Gordiani
L’area di via dei Gordiani
diviene, da questo punto di vista, un esempio per eccellenza della
capacità di saper tenere insieme le esigenze e le aspettative di più soggetti,
anche diversi tra loro, per storia e cultura. Bisogna puntare, per questo, ad una chiara riqualificazione di
quell’area, a partire dal riassetto urbano (viabilità, fogne,
illuminazione, ristrutturazione delle abitazioni IACP, istituzione di un parco
pubblico) e dalla sistemazione definitiva della comunità Rom-Rudari in
abitazioni in muratura, impegnandosi a garantire - come soluzione di
transizione - quantomeno i moduli abitativi già motivo di impegno nella
precedente Amministrazione, tenendo aperto il tavolo permanente di dialogo con
gli abitanti del campo e con le associazioni che in quel campo lavorano, e
sapendo ribattere a chi, come le destre, su quel territorio ha fatto pura
speculazione demagogica. Ad esempio, non è vero che i soldi a suo tempo
stanziati per ognuna di queste voci, siano riutilizzabili in altro modo: sono
fondi che si perderebbero, bruciando così la possibilità di reale rinnovo
dell’area. Bisogna fare pressione
presso le sedi deputate (Regione e Comune) per recuperare quei finanziamenti.
- Politiche per il lavoro
Noi crediamo che la Municipalità
debba istituire un ufficio per le politiche del lavoro, perno di una
efficace politica sociale ed istituzionale, come centro di incontro tra
disponibilità ed opportunità legate alla specifica vocazione del territorio. E
da lì partire per promuovere azioni efficaci per la lotta al lavoro nero
e per la tutela dei diritti, anzitutto della sicurezza e della salute
sui luoghi di lavoro, fino alla risoluzione dei contratti con le ditte
appaltatrici che non garantiscano il rispetto delle norme vigenti.
In questo senso, si devono legare
anche i finanziamenti disposti dalla Municipalità a quei criteri, provando a sperimentare
forme di impegno diretto nella creazione di nuove opportunità di lavoro,
anche mettendo a frutto l’esperienza delle borse-lavoro già disposte e
da disporre.
E’ opportuno fare tutte le dovute
pressioni per rendere operativo il decentramento dei Centri per
l’Impiego (gli Uffici di Collocamento) dotando la Circoscrizione del
proprio ufficio.
Sarà necessario un
investimento importante sulle risorse umane e tecniche dell’amministrazione
- invertendo la tendenza all’abuso dell’appalto esterno - sia su quelle
impegnate nella erogazione diretta dei servizi, sia su quelle impegnate nei
compiti sempre più delicati di programmazione, valutazione, monitoraggio,
certificazione della qualità. E sarà necessario un investimento altrettanto
importante dal punto di vista politico, in modo che tutti i settori
dell’amministrazione municipale contribuiscano alle politiche sociali, ad
esempio con l’utilizzo prioritario del patrimonio pubblico disponibile
ovvero con adeguate scelte negli strumenti urbanistici.
- Un’azione efficace per i
portatori di handicap
Sulle tematiche dell'handicap
riteniamo sia giunto il momento di intervenire concretamente, al di là delle
pure enunciazioni teoriche. La rete dei servizi per i portatori di handicap e
per le loro famiglie deve prevedere l'istituzione di un centro diurno
polivalente, di una casa famiglia e di un laboratorio sociale per le fasce
handicap dai 14 ai 20 anni oltre che di uno sportello informativo sui servizi.
Per migliorare la qualità della vita dei portatori di handicap, e poiché siamo
convinti che la dignità e la crescita della persona passino attraverso il
lavoro, la Municipalità si deve impegnare affinché venga sostenuta la creazione
di cooperative integrate di tipo B con lo scopo di favorire l'inserimento
lavorativo dei soggetti svantaggiati (utilizzabili, ad esempio per la
manutenzione di spazi verdi, per la gestione di mense e parcheggi).
- Lo sport nel
nuovo Municipio
Aldilà di chi pratica sport dal
punto di vista agonistico e professionale, pensiamo si debba tutelare l’idea di
una cultura sportiva amatoriale, cercando di mettere a disposizione della
cittadinanza spazi e strutture adatte. In questo senso, già nella passata legislatura
abbiamo cercato di favorire un avvicinamento allo sport da parte dei bambini, e
comunque, più in generale, dei minori. E da qui abbiamo intenzione di
ripartire, lavorando in accordo con le scuole, fornendo quelle attrezzature che
permettano a tutti (in primo luogo ai giovani, ma non solo) di praticare
attività sportive anche presso le strutture pubbliche.
Ogni programma è necessariamente
una semplificazione di tutti i progetti che
si ha intenzione di mettere a frutto, ma noi speriamo di avere comunque
dato il senso della strada che si vorrebbe percorrere.
Ed è per questo che vi invitiamo
a darci forza, votando e facendo votare Rifondazione Comunista, che in sesta
Circoscrizione sostiene la candidatura di Vincenzo Puro come Presidente del
nuovo Municipio.
Ed è per questo che vi invitiamo
a votare il nostro simbolo, quello con la scritta “Rifondazione”, su tutte le
schede dove lo troverete.
Perché anche a partire dal nostro
territorio, anche dalle piccole grandi cose concretissime, si possa dire che, a
sinistra, un altro mondo è possibile.