Le relazioni delle commissioniLe relazioni delle commissioni
" Post fordismo e forma partito" |
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La relazione della commissione " partito - istituzioni "
Prendendo in prestito un passo dellintervento di Paolo Ferrero, nel nostro partito sono necessarie : la democrazia e larticolazione tra i vari livelli.
Se non cè un rapporto biunivoco, dallalto verso il basse e dal basso verso lalto, non può esserci articolazione, ne tantomeno democrazia.
Democrazia ed articolazione la chiediamo anche nel rapporto tra partito ed istituzioni, tra articolazioni di base e gruppi istituzionali.
Comè noto a tutti, questo avviene assai di rado, mentre la norma è piuttosto lincomunicailità tra le varie istanze del partito e la sovrapposizione, talvolta anche di verso contrario, di scelte ed iniziative politiche.
Il rischio è sempre lautoreferenzialità dei gruppi istituzionali e lesperienze delle scissioni che questo partito ha subito in questi anni, ci dice quanto il problema sia stringente.
Il problema vero e proprio, non sta nel riconoscere la supremazia del partito sul gruppo istituzionale, perché questo è sempre stato dato per scontato nei partiti comunisti, ne di richiedere, in modo generico, un collegamento più continuo tra le articolazioni di base e quelle istituzionali del partito.
Il problema, oggi, è quello di trovare il modo affinché le enunciazioni diventino pratica quotidiana dellagire politico del partito e che, nellazione quotidiana producano nuova cultura politica.
Le ipotesi sulle quali intendiamo lavorare sono :
La relazione della commissione " post-fordismo e forma partito "
Ereditiamo dal 900 una forma classica di partito comunista, non soltanto modulato sullorganizzazione dello stato borghese, ma anche e soprattutto aderente allorganizzazione del ciclo produttivo e quindi tale da rappresentare la classe così come la costruiva il processo di valorizzazione.
Linsieme dei mutamenti epocali che, chiamiamo postfordismo, pone, quindi, esattamente il problema delladeguamento delle forme organizzative, delle scelte programmatiche e dellazione del partito al livello dellattuale articolazione del ciclo, che è complessa e tiene insieme : forme di lavoro classiche, servizi, o addirittura forme di lavoro precapitalistiche, con i momenti "alti" della qualità totale, dellimpresa reticolare, della sussunzione del lavoratore ai destini dellazienda.
Ciò pone, come è stato detto, il problema della ricostruzione di un soggetto antagonista oggi disconnesso e frantumato, prima ancora del problema della rappresentanza.
Per fare questo abbiamo bisogno di:
- rafforzare lintervento sociale, assumendo come priorità politica e condizione necessaria, la ricostruzione del tessuto sociale, della percezione di classe, del conflitto: si tratta di preparare il terreno per i movimenti, né attendendo passivamente che nascano né pretendendo di suscitarli.
- articolare scelte programmatiche capaci di intercettare i bisogni che emergono dalla nuova composizione di classe, in termini di reddito, salute, diritti ; soprattutto per quanto riguarda le figure di lavoro autonomo di II^ generazione.
- promuovere la sperimentazione innovativa come scelta di tutto il partito, anche in termini di chiara responsabilità di direzione, con più coraggio di quanto non sia stato fatto fino ad ora e di adeguata collocazione di risorse economiche
Concretamente proponiamo :
- di attivare entro la primavera/estate 1999 unesperienza di aggregazione, simile alla parigina "casa degli insiemi o delle comunità.", oppure più vicina ad unipotesi tipo "camera dei nuovi lavori".
- di promuovere forme di decisionalità che tengano insieme tempi politici e tempi sociali, velocità dei processi di comunicazione e orizzontalità delle decisioni. Il nostro partito è lento, burocratico, pesante: è aperta anche allinterno di questa commissione, la discussione su come e quanto debbano decidere gli iscritti, che arrecano contributi molto diversi tra loro, in ogni caso è sentita lesigenza di innovare anche nel senso delle procedure decisionali.
- di mantenere attiva, convocandola in vista del Congresso nazionale, la rete di compagne e compagni che ha preparato questo convegno con lobiettivo di :
1. promuovere mutamenti anche statutari in tema costituzione di circoli : per affinità e/o aggregazione tematica
2. farsi soggetto attivo, nel e con il Partito, della sperimentazione, che immaginiamo a partire dalla proposta unificante e ricompositiva di costruire come Federazione romana, per linizio del 99, un grande momento di iniziativa sul problema delle nuove povertà a Roma.
3. organizzare la pubblicazione e la capillare circolazione dei materiali del convegno.