Tempo ritrovato
di Narcisa Belluomini Celeghini
 

Un giardino recintato,

con palme, acacie, ficus,
un’enorme magnolia,
oleandri bianchi, rosa, rossi,
pini, cespugli di gelsomino,
di margherite, roseti, gerani,
il pesco, il pero, la mimosa.
Più in là, circoscritto,
un angolo coltivato ad orto
con pomodori, peperoni, menta,
basilico, cedrella, cipolline.
Tanti uccellini cinguettanti
che volano sopra i rami degli alberi,
gatti, gattini miagolanti
e due vecchie tartarughe.
Circondato da una strada,
il giardino è chiuso da quattro palazzi,
dove noi bambini giocavamo sicuri
lontani dal traffico della città.
Dai balconi fioriti risuonavano
[musiche
e i panni stesi ,colorati, facevano
[allegria.
Ricordo i nostri giochi felici, le corse,
l’ula-op, nascondino, la campana,
 il cerchio, la bici, la palla;
le amichevoli chiacchierate, i litigi,
il profumo delle merende
così varie e caserecce,
i segreti, i primi battiti del cuore.
Dai balconi, volteggiavano aquiloni
e aerei di carta che portavano messaggi.
Un tempo che si ripete
con nuove generazioni, nuovi giochi
e che rimane nel cuore e nei ricordi
come il periodo più bello
e spensierato della vita.