Mia madre
di Maria Stella Brancatisano
 
Ricordo il volo dolce
di mia madre
i suoi occhi azzurri,
anzi cerulei, i suoi denti bianchi,
piccoli, perfetti
come perle preziose
allineate
la sua larga fronte
spaziosa
fatta di onestà e purezza!
 
Ricordo sopito
che
mentre scrivo
riaffiora
mia madre è
la parte più vera
di me!
Il suo ricordo era sopito,
schiacciato
dalla sofferenza
ma, ora riemerge
dolcemente
lacerante!
 
Riodo la voce
di mia madre, che
mi chiamava: Mariaaaaaa!
Mariuzzegliaaaaa!...
Con quanta dolcezza mia
madre
mi chiamava!
 
Non ho più
udito quella voce
sono tanti anni
che non odo più
quella cara dolce voce, piena
d’affetto!
Sono troppi gli anni, che
non rivedo la sua cara,
figura! Non molto alta, armoniosa,
dal braccio perfetto,
dalle gambe ben tornite
e dalla gola e mani perfette e belle.
I capelli ad onda, sul capo
che incorniciavano
il caro bel viso,
che non ho visto più!
 
Dove sarà mia madre
adesso, come sarà?
Potrò mai più, rivederla?
Chissà...!
Vivo nella speranza
che, un domani
possiamo ritrovarci!
Ed io potrò ancora ascoltare
la sua cara, dolce voce, che
chiamerà, ancora: Maria…!
Mariuzzegliaaaa!
Pensavo che il ricordo
di mia madre,
fosse sopito, ma ella
è dentro di me, nei miei ricordi
nei miei pensieri
nella mia onestà
da lei trasmessami
nella mia bontà
quando prevale
e nel mio modo di pensare
e di pormi!