L’amore universale al centro della silloge Amami con amore di Rosalba Adriana Cassinari

“Amami con amore” è il titolo della recentissima opera di Rosalba Adriana Cassinari. L’opera è divisa in due parti: quella dedicata alla poesia il cui tema predominante è l’Amore nel senso più ampio: l’amore materno, quello per il proprio paese e per la famiglia che vanno a confluire nel-l’Amore per eccellenza: quello divino. Ma in questo grande sentimento si cela anche l’analisi della società vista in modo microscopico. La poesia spesso è un inno alla vita che è « il più bel dono del creato! / Certo non sono tutte rose / anche le spine in essa ho trovato…». A questo inno alla vita si contrappone invece la parte buia dell’esistenza, quella che si nasconde dietro il paradiso apparente e mortale della droga. «Domani scaveranno la fossa / e troveranno la carcassa / dei vostri sogni». Sogni che vengono distrutti come fossero segni tracciati con una matita, mentre quel foglio che doveva conservare grandi disegni di una vita intramontabile ritorna bianco. Bastano questi frammenti di versi per penetrare nell’animo osservatore, semplice e sensibile dell’autrice che riesce con un tocco di leggerezza ad evidenziare come, dopotutto, l’amore è l’unico sentimento che dà la forza necessaria a non sentirsi soli, in quanto: «L’amore non conosce solitudine, / amare significa: / creare, sognare, vivere, perdonare». Scrive nella presentazione Agostino Pensa: «Poetessa che ha sete di bene e di affetto, le sue poesie sono slanci vibranti e frementi verso la persona che ama, nella quale vorrebbe trasformarsi per entrare nei suoi pensieri, vivere nel suo corpo, ascoltare i suoi silenzi, perché amare è non sentirsi mai soli, perché amare è essere un solo cuore e una sola anima, perché ama-re è anche creare, vivere, perdonare». Ma se si parla di messaggi, di certo Rosalba Cassinari riesce benissimo a farlo anche con le fiabe, quelle fiabe che ancora oggi nel mondo delle telematica restano attuali. E sono proprio tre fiabe a chiudere l’opera poetica dell’autrice: “Sirenetto il pescio-lino”, “La famiglia dei lapin” e “La famiglia degli usignoli”. Anche nel mondo fantastico degli animali prevalgono i valori universali come la famiglia, l’amicizia e l’amore. Il protagonista della prima fiaba è un piccolo pesciolino afflitto dalla tristezza per essere rimasto da solo, senza famiglia. Se durante il giorno trovava conforto assieme ai suoi amici, invece la sera tutto diventava buio, ma un giorno il sorriso spuntò. Infatti dalle lacrime del pesciolino, per opera di una fatina, si ricompose la famiglia di  Sirenetto, mentre «in lontananza sul mare era apparsa una scritta luminosa: «Sei un pesciolino fortunato, sei stato premiato, perché sei stato buono».

Enza Conti