Rime per l’infanzia, poesie di Clara Giandolfo: testimonianza di vita vissuta nell’impegno scolastico (Cultura 2000 editrice, Ragusa 1992) 

Si tratta di due volumetti di semplici composizioni poetiche evocanti il periodo sereno in cui l’autrice svolgeva la mansione di insegnante elementare. Ebbene, di quel suo impegno ha voluto farne memoria, stilando questi versi facili, affettuosi, quasi materni, tali da far vibrare anche le corde più rigide. La raccolta calca un percorso educativo vecchia maniera, di alto contenuto formativo e vuole essere una testimonianza di vita veramente vissuta nel costante, coscienzioso, impegno scolastico. Ravvivate da una briosa dialogazione, le composizioni di Clara Giandolfo hanno il sapore genuino della schiettezza e della massima accessi-bilità, sono una preziosa appendice di una vita vissuta al servizio della comunità scolastica, spesa allo scopo di aprire le menti ed i cuori dei più piccoli. Gli argomenti si avvicendano con immutata freschezza, affrontano tematiche attinenti con un linguaggio adatto a quel pubblico a cui i lavori sono indirizzati, obbiettivo rimane quello di giungere a fagocitare l’attenzione del minore, catturandola e risvegliandone sentimenti, reazioni, consensi. Il tutto esposto con verve vivace, brillante, mai ossessiva a tal punto da rendere accattivante la lettura di chi si affaccia alla vita. Nel caleidoscopio descrittivo s’incontrano personaggi veri e immaginifici, reali o fiabeschi, si puntualizzano eventi seri come quello della pace, della guerra, della buona educazio-ne, dell’egoismo, del sottosviluppo, ad altri fantasiosi come Robin Hood, Topolino, le maschere, Sandokan, Zorro, gli indiani, figure queste che eccitano la fantasia e conquistano l’interesse. C’è anche evidente lo spunto religioso… «Signore / ascolta i miei pianti / chiama a te / tutti i governanti…». Evidenti cenni di attualità. Questo cocktail di elementi avvince il fanciullo, lasciando chiari segni di etica comportamentale. Ovviamente queste poesie sono destinate ai più piccoli e si propongono con tutti i crismi della codificazione professionale, massimo senso di dedizione alla pratica educativa: obiettivo che s’è posto la Giandolfo, perché da questi versi infantili sprigiona un alone di bonarietà, di squisita gentilezza d’animo e di tanta sensibilità. Le due raccolte di ‘Rime per l’infanzia’ hanno una grande abbondanza di spunti osservativi, l’autrice ha cercato di sollecitare tutti gli interessi dei minori, dando corso alla citazione di personaggi ricorrenti nelle letture fiabesche, avventurose, televisive, non disdegnando anche di toccare temi di attualità scottante. Sono versi quasi musicalmente orecchia-bili, di facilissima interpretazione, ma soprattutto di piacevole lettura. Mi piace concludere riportando gli effetti di una martellante pubblicità consumistica… «Maestra / sono confuso in verità, / non so cosa comprar…». È forse qui la sintesi di una modernità esasperata che poco s’interessa di dare, ma predilige l’avere!

Pacifico Topa