Un libro sintesi di un’esistenza trascorsa per l’arte e per la vita: Serendipidà di un emigrante in Australia di Gaetano Messina (Dervish.ski, Palermo) 

 “Serendipidà” è un voluminoso libro di 528 pagine che raccoglie pensieri, opinioni, riproduzioni artistiche, foto e soprattutto giudizi critici che riguardano l’estroso artista Gaetano Messina, nato “sul pianeta terra” nel 1942, vissuto in Australia, e attualmente conduce la sua esistenza “isolato dal mondo” a Campofelice di Roccella, in provincia di Palermo. Egli comunque ha scoperto nella sua vita la “serendipità”, cioè quel modo di viaggiare a caso, senza meta, dei principi di Serendip – antico nome dell’isola di Ceylon – che li portava sempre a scoprire qualcosa di bello e di straordinario. Il termine è dovuto a Horace Walpole, scrittore inglese vissuto nel XVIII secolo. Il volume è un libro diario e costituisce un’ampia documen-tazione sul Messina, artista pacifista che opera nel nome della non violenza, della libertà di parola, di linguaggio e delle forme espressive. La sua vita, caratterizzata dalla semplicità delle scelte, è stata sempre ricca di ostacoli, sfruttata, nelle sue intuizioni, dai soliti «mercuriani» di un sud-nord, «stanco di solitudine», «stanco di trascinare morti in riva alle paludi di malaria», ostacolata da una realtà che rifiuta il rinnovamento e inquisisce la fantasia di un «missionario tra i cannibali». Si tratta di una precisa denuncia della condizione umana di un artista che vive ai margini di una società conformista, esclusionista, dogmatica e puritana che si serve del segreto, del fango-menzogna, e dell’abuso di potere in un paese provinciale incapace di sognare, lasciar sognare, incapace di esprimersi senza imitare gli altri.

Ma Messina, instancabile lavoratore di pace, coi silenzi di pietra, da 30 anni mostra il coraggio della sua arte allegra, vivendo con dignità la vita di artista all’insegna della serendipità: vivere nel presente, ora e subito, senza meta, attento alle meraviglie che il felice caso o la scoperta del momento reale o la felicità degli altri gli hanno dato. Messina è pure poeta e narratore delle “avanguardie della fantasia”. Ha pubblicato vari racconti, tra cui “L’uomo orient express”, “L’uomo oggetto del mondo”, “Il ponte Acquario 2000”. È un artista totale. Al centro del suo discorso egli pone, in ogni caso, l’uomo che lui vede oppresso, ancorato a condizioni di sofferenza antichissima e per il quale invoca il momento affrancante del riscatto. «Per coloro che ignorano d’ignorare, io realizzo la sintesi astorica che fa il Padre-Progresso e la Madre-Tradizione» dice Messina, che da mezzo secolo lavora per la Scienza dell’Anima, per la scoperta dell’atomo integrale e felice, nella sua arte allegra, scherzando con il Santo Vento. E con la danza cerca la Verità nei miti viventi.