Lucidità (a Salvatore Borzì)
di Lucia Lo Giudice
 
Non tenere il capo chino,
il mondo si posa sulle tue mani,
e dal peso che senti
là nasce la tua forza.
               Si recide il silenzio
come fiori sul prato,
arsi da fuoco né calore
né profumo.
               La terra ha i suoi segreti,
e il buio ostinato nasconde
il brillare degli occhi
di una giovane vita.
               Sorgeranno albe nuove,
l’attesa è una perla
che incanta il giorno
mentre riveste di gioia ogni cosa.
               Cerca con cuore, a volte
senza attendere nulla
spuntano bagliori
che cambiano il percorso in sorriso.
               Nascerà il sole
sopra una ferita
e tutti ne hanno una:
crogiolo e vita.
               Modellerai anche tu
un violino che suona,
un fiume che parla,
il mare che dona energia,
               la carezza del vento,
il gioco del cucciolo.
Saprai osservare,
dominerai la ribellione,
                e se saprai apprezzare
il tempo, raccoglierai
meraviglie che stanno
dentro di te.