- Napoli
- di Luciano Somma
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- Abbandonata nel tuo
lebbrosario,
- inchiodata alla croce
- d’un lungo calvario,
- larva d’un fasto
lezioso
- avvolta da un tenue
sudario,
- reietta città.
- Con i tuoi occhi di
tenebra
- eppure respiri,
- il tuo cuore aritmico
- pulsa
- mentre intorno le case
di latta,
- scenario di beffa,
- testimoniano, ossario
di storia,
- l’ignavia
di tanti.
- Eppure sospiri
- e soffri, e non sei
masochista,
- ed ancora tu canti,
- lavori e rattoppi
- gli stracci,
impregnati di pianto,
- di teneri idilli
- tessuti tra notti
d’attese
- d’un
alba diversa.
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