A buon intenditor, poche parole.
A carnevale ogni
scherzo vale.
A casa sua ognuno è
re.
A caval donato non si
guarda in bocca.
A chi ha paura non
basta l'armatura.
A chi non teme il
sermone giova poco il bastone.
Acqua passata non
macina più.
A far la barba si sta
bene un giorno, a prender moglie si sta bene un mese, ad
ammazzare il maiale si sta bene un anno.
Agli amanti e ai
cacciatori per un piacer mille dolori.
A goccia a goccia si fa
il mare.
A lavar la testa
all'asino ci rimetti il ranno e il sapone.
Aiuta i tuoi e gli
altri se puoi.
Al cuor non si comanda.
A mali estremi estremi
rimedi.
Ambasciator non porta
pena.
Amor senza baruffa fa
la muffa.
A Natale con i tuoi, a
Pasqua con chi vuoi.
A Natale sul balcone, a
Pasqua col tizzone.
Anno nuovo, vita nuova.
A ogni santo la sua
festa.
A pagare e a morire c'è
sempre tempo.
A San Martino ogni
mosto si fa vino.
A tavola non si
invecchia.
Bacco, Tabacco e
Venere, riducon l'uomo in cenere.
Bacio di bocca spesso
cuor non tocca.
Batti il ferro finché
è caldo.
Buon sangue non mente.
Campa
cavallo che l'erba cresce.
Campar senza fatica è
una voglia molto antica.
Can che abbaia non
morde.
Chi al caso s'affida
prende un cieco per guida.
Chi ama bene castiga
bene.
Chi ascolta troppa
gente conclude poco o niente.
Chi ben comincia è
alla metà dell'opera.
Chi dice donna, dice
danno.
Chi di spada ferisce,
di spada perisce.
Chi di speranza campa,
disperato muore.
Chi disprezza, compra.
Chi di verde si veste
della sua beltà troppo si fida.
Chi dorme non piglia
pesci.
Chi è causa del suo
mal, pianga se stesso.
Chi ha tempo non
aspetti tempo.
Chi la dura, la vince.
Chi la fa l'aspetti.
Chi ha torto fa clamore
contro l'accusatore.
Chi imbocca tutti i
vicoli, troverà tanti pericoli.
Chi lascia la via
vecchia per quella nuova, sa quel che lascia ma non quel che
trova.
Chi mena per primo,
mena due volte.
Chi mostra vende.
Chi muore giace, chi
vive si dà pace.
Chi nasce dalla gatta
piglia i topi.
Chi nasce tondo non può
morir quadrato.
Chi non ha testa, ha
buone gambe.
Chi non intende la
propria scrittura è un asino di natura.
Chi non muore si
rivede.
Chi non risica non
rosica.
Chi non sa fare, non sa
comandare.
Chi parla poco, dice
tanto.
Chi pecora si fa , lupo
lo mangia.
Chi presto parla, poco
sa.
Chiodo scaccia chiodo.
Chi rompe paga e i
cocci sono i suoi.
Chi ruba poco va in
galera, chi ruba tanto fa carriera.
Chi semina sulla sabbia
raccoglie solo rabbia.
Chi semina vento
raccoglie tempesta.
Chi si contenta gode.
Chi si è scottato con
l'acqua calda ha paura anche dell'acqua fredda.
Chi si fa i fatti suoi,
campa cent'anni.
Chi si loda si sbroda.
Chi tace acconsente.
Chi tardi arriva, male
alloggia.
Chi ti accarezza oltre
quel che suole, di sicuro ingannar ti vuole.
Chi troppo in alto va,
cade sovente.
Chi troppo la tira la
spezza.
Chi troppo vuole, nulla
stringe.
Chi va al mulino
s'infarina.
Chi va con lo zoppo
impara a zoppicare.
Chi va piano va sano e
va lontano.
Chi vive di sogni ha
meno bisogni.
Chi vuole vada, chi non
vuole mandi.
Col fuoco, con la donna
e con il mare, c'è poco da scherzare.
Con bocca e lingua
castigate, molte pene avrai risparmiate.
Con la moglie a lato
l'uomo è sempre beato.
Con le buone maniere si
ottiene tutto.
Con le mani di un'altro
è facile toccare il fuoco.
Conta più la pratica
che la grammatica.
Con un pò di coraggio
si finisce ogni viaggio.
Da
cosa nasce cosa.
Dagli amici mi guardi
Dio, che dai nemici mi guardo io.
Del senno di poi, sono
piene le fosse.
Di buone intenzioni è
lastricato l'inferno.
Dio ama parlare con chi
ama tacere.
Disgrazia e osteria
fanno la stessa via.
Dove c'è gusto, non c'è
perdenza.
Dove ci son donne
innamorate è inutile tener porte serrate.
Dov'è l'innocenza non
manca provvidenza.
E' ladro chi ruba e chi
gli tiene il sacco.
E' meglio un magro
accordo di una grassa sentenza.
Errare è umano,
perseverare è diabolico.
Fa' il bene e scordati,
fa' il male e pensaci.
Fanciulli, poveri e
polli, non sono mai satolli.
Fa più danno
l'apprensione che il malanno.
Fare insegna a fare.
Fidarsi è bene non
fidarsi è meglio.
Finché c'è vita, c'è
speranza.
Finché l'uomo ha denti
in bocca, non sa mai quel che gli tocca.
Fra i due litiganti il
terzo gode.
Frutto proibito, frutto
saporito.
Gallina che non becca
ha già beccato.
Gallina vecchia fa buon
brodo.
Gente trista, nominata
e vista.
Gente allegra, il ciel
l'aiuta.
Gira gira, la freccia
cade addosso a chi la tira.
Gli errori dei dottori
li ricopre la terra.
Gobba a ponente luna
crescente, gobba a levante luna calante.
Guerra, peste e
carestia, vanno sempre in compagnia.
I fatti della pentola
li sa il coperchio.
Il buon giorno si vede
dal mattino.
Il cane morde lo
straccione.
Il carbone o scotta o
tinge.
Il contadino ha scarpe
grosse e cervello fino.
Il dentista mangia coi
denti degli altri.
Il difficile sta nel
cominciare.
Il giovane ozioso sarà
un vecchio bisognoso.
Il mattino ha l'oro in
bocca.
Il miglior specchio è
un amico vecchio.
Il mondo è fatto a
scale, c'è chi scende e c'è chi sale.
Il lupo perde il pelo
ma non il vizio.
Il peggior sordo è
quello che non vuole sentire.
Il più conosce il
meno.
Il riso abbonda sulla
bocca degli stolti.
Il satollo non crede
all'affamato.
Il silenzio è d'oro.
Il silenzio, spesso, è
una predica eloquente.
Il torto non sta mai da
una parte sola.
Il troppo stroppia.
Il vino buono si vende
si vende senza frasca.
Impara l'arte e mettila
da parte.
In casa del diavolo non
parlar di acqua santa.
In casa di galantuomo
nasce prima la femmina e poi l'uomo.
In un'ora Dio lavora.
I panni sporchi si
lavano in famiglia.
I pifferi di montagna
andarono per suonar e furono suonati.
L'abito non fa il
monaco.
La bugia ha le gambe
corte.
La civiltà moderna è
la moltiplicazione infinita di necessità non necessarie.
L'acqua vuol pendenza
il mare vuol pazienza.
Lacrime d'erede è
matto chi ci crede.
La donna è mobile,
l'uomo è falegname.
La donna ne sa più del
diavolo.
La donna, prima tutto
miele, poi tutto fiele.
La fame è il miglior
condimento.
La fame fa uscire il
lupo dal bosco.
La farina del diavolo
va tutta in crusca.
La fretta è cattiva
consigliera.
La gatta frettolosa
fece i mici cechi
La goccia scava la
pietra.
L'albero si riconosce
dai frutti.
La lingua batte dove
duole il dente.
L'amico certo lo
conosci nell'incerto.
La miglior vendetta è
il perdono.
L'amore e la tosse non
si possono nascondere.
La necessità aguzza
l'ingegno.
La notte porta
consiglio.
La parola che esce
indebolisce l'uomo, quella trattenuta lo rinforza.
La parola è d'argento,
il silenzio è d'oro.
L'apparenza inganna.
L'appetito vien
mangiando.
La prima si perdona, la
seconda si bastona.
La prudenza non è mai
troppa.
La saggezza del passato
non nutre l'affamato.
La speranza è l'ultima
a morire.
La storia è maestra di
vita.
La superbia andò a
cavallo e tornò a piedi.
L'avaro è come il
porco, è buono dopo morto.
La volpe che non arriva
al lardo dice che è rancido.
Le chiacchiere non
fanno farina.
Le cose lunghe
diventano serpenti.
Le parole vane durano
quanto i cerchi sull'acqua.
L'erba cattiva non
muore mai.
L'erba del vicino è
sempre più verde.
Le uova non hanno nulla
da insegnare alla gallina.
L'occasione fa l'uomo
ladro.
L'occhio del padrone
ingrassa il cavallo.
L'occhio è lo specchio
dell'anima.
Lontano dagli occhi
lontano dal cuore.
L'ospite è come il
pesce: dopo tre giorni puzza.
L'ozio è il padre dei
vizi.
L'uomo crede vero tutto
quello che desidera.
L'uomo propone, Dio
dispone.
Mai tardò chi venne.
Mal comune, mezzo
gaudio.
Meglio tardi che mai.
Meglio un asino vivo
che un dottore morto.
Meglio soli che male
accompagnati.
Nel bisogno si conosce
l'amico.
Nella botte piccola c'è il vino buono.
Nella casa non c'è
pace se canta la gallina e il gallo tace.
Nel pollaio non c'è
pace se canta la gallina e il gallo tace.
Nessuno è sfortunato
come l'agnello: o è cornuto, o è castrato o è scannato.
Ne uccide più la gola
che la spada.
Non c'è due senza tre.
Non c'è peggior sordo
di chi non vuol sentire.
Non dire quattro se non
l'hai nel sacco.
Non è amico mio quel
che risparmia il suo e mangia il mio.
Non è bello ciò che
è bello ma è bello ciò che piace.
Non è ricco chi
possiede ma chi meno ha bisogno.
Non è tutt'oro quello
che riluce.
Non puoi avere botte
piena e moglie ubriaca.
Non stuzzicare il can
che dorme.
Non tutti i mali
vengono per nuocere.
Occhio per occhio,
dente per dente.
Occhio non vede, cuore
non duole.
Ogni casa ha solaio,
cesso, fogna e acquaio.
Ogni botte dà il vino
che ha.
Ogni lasciata è persa.
Ogni promessa è
debito.
Ognuno è fabbro della
sua fortuna.
Olio, aceto, pepe e
sale fan saporito pure uno stivale.
Paese che vai usanza
che trovi.
Parla poco, ascolta
assai e giammai non fallirai.
Parlare a nuora, perché
suocera intenda.
Passata la festa,
gabbato lo santo.
Patti chiari, amicizia
lunga.
Peccato confessato,
mezzo perdonato.
Per ingannare un furbo,
ci vuole un furbo e mezzo.
Quando arriva la
minestra non c'è più sinistra o destra.
Quando a tordi, quando
a grilli.
Quando il piccolo parla
il grande ha sparlato.
Quando la fame entra
dalla porta, l'amore esce dalla finestra.
Quando la nave affonda,
i topi scappano.
Quando la pera è
matura, cade da sola.
Quando sono troppi i
galli a cantare, non si fa mai giorno.
Quando tutto è di
tutti, i tempi sono brutti.
Quando vien la
candelora dall'inverno semo fora.
Raglio d'asino non sale
al cielo.
Ride bene chi ride
ultimo.
Rispetta il cane per il
padrone.
Sacco vuoto non sta in
piedi.
Sbagliando s'impara.
Scherza coi Fanti e
lascia stare i Santi.
Se ai sessanta sei
vicino, lascia le donne e scegli il vino.
Se hai i soldi siedi
altrimenti stai in piedi.
Se hai per amico un
orso, avrai bisogno di soccorso.
Se non è zuppa è pan
bagnato.
Se non t'aiuta la
scienza, affidati alla provvidenza.
Se sei onesto Dio farà
il resto.
Se son rose fioriranno,
se son spine pungeranno.
Se vuoi che la roba si
faccia, chiudi la bocca e muovi le braccia.
Se vuoi star bene,
mangia poco e dormi bene.
Si dice il peccato, non
il peccatore.
Si è prima garzone e
poi maestro.
Soldato che fugge,
buono per un'altra volta.
Sono meno ridicoli i
difetti che le qualità che non abbiamo.
Sono sempre gli stracci
che vanno per aria.
Stretta la foglia,
larga la via, dite la vostra che ho detto la mia.
Tanto la va la gatta al
lardo che ci lascia lo zampino.
Tieni la bocca chiusa,
se non vuoi che ti sfugga l'oro di bocca.
Tra il dire e il fare
c'è di mezzo il mare.
Tra moglie e marito non
mettere il dito.
Tra prendere o lasciare
occorre ben pensare.
Trotto d'asino dura
poco.
Tu sei volpe e io
tasso, tu sei furbo ma io ti passo.
Tutti i nodi vengono al
pettine.
Tutto è bene quel che
finisce bene.
Uccello in gabbia non
canta per amor, canta per rabbia.
Una ciliegia tira
l'altra.
Una grande paura nessun
medico la cura.
Una mano lava l'altra e
tutte e due lavano il viso.
Una mela al giorno leva
il medico di torno.
Una noce da sola, non
suona nel sacco.
Una pianta che ha molti
frutti non li matura tutti.
Una rondine non fa
primavera.
Un bel gioco dura poco.
Un po' per uno non fa
male a nessuno.
Uomo avvisato, mezzo
salvato.
Va con chi è meglio di
te e pagagli le spese.
Vecchiaia con pazienza
prolunga l'esistenza.
Vedere e non toccare è
una cosa da crepare.
Vesti un palo che bel
t'appare.
Vive bene chi prende il
mondo come viene.
Voce di popolo, voce di
Dio.
Zotici e villani
discuton con le mani.
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