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         Eddy Baggio in

  Torino - Ancona 03.09.00

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Tutti gli articoli del quotidiano di mercoledii 03 gennaio 2001
Ancona:
Baggio ieri, oggi e domani: è il tempo che va. Nella sua Ancona-due le amarezze, i rimpianti, le soddisfazioni, le gioie, le speranze servono globalmente per un cocktail che Baggio si beve in un sorso al grido: «questo è il calcio». Vorrebbe, potrebbe dire tanto e tutto. Anche di più ma Eddy, da persona intelligente e decisamente navigata parla del recente passato, del presente e su quanto potrà accadere nel prossimo futuro in compagnia solo ed esclusivamente di una tranquillità definitivamente ritrovata. Vero? «Non potrei dire il contrario — sono parole dell'attaccante dell'Ancona —. Ci sono stati tanti momenti diversi tra loro e comunque, importanti e decisivi per la mia crescita. E' stato, insomma, un duemila significativo. Che si è portato via il peggio, credo».
Ieri. «Scommetto che chiunque penserebbe, allora, alla sconfitta nel derby dello scorso giugno quando ero nell'Ascoli e che valeva la promozione in B. Sbagliato. D'accordo, è un episodio negativo che rimarrà nel mio personalissimo diario. Ma, credetemi, la notte del 31 dicembre ho buttato le amarezze che avevo accusato per l'operazione di menisco. Dopo l'intervento è stato un calvario riprendermi al meglio. Ho passato momenti bruttissimi che hanno condizionato la mia nuova avventura con l'Ancona. Però, piano piano, sono entrato nei ritmi giusti, c'è stato l'esordio in B, i primi gol con la consapevolezza di vedere quell'operazione allontarsi sempre più».
Oggi. «Adesso è un gran bel momento. E' vero — continua —, c'è la disgraziata sconfitta di Ravenna che forse ha rovinato un po' i piani.
Però possiamo dire che sono decisamente più le cose positive che negative: per l'Ancona e per il sottoscritto. L'immagine Baggio? Lo sapete, essere il fratello di Roby non mi ha mai particolarmente pesato. E nemmeno adesso che se ne parla anche di più con l'arrivo nella Dorica di Max (Vieri, fratello di Cristian, ndr.) ma è tutto nella norma, che coinvolge ma non decide. Che c'è, ma non mina nessun equilibrio».
Domani. «Se mi sento inamovibile? Per favore, non è proprio il caso. Quanto sta accadendo è solo il frutto di ponderate scelte del tecnico, magari dopo aver studiato le caratteristiche degli avversari del momento. Il signor Brini ha a disposizione gente come Melli, lo stesso Vieri e presto riavrà Corallo. Con me, sono quattro attaccanti per due maglie: la gara è sempre aperta. E vediamo invece di vivere alla giornata senza intaccare la tabella di marcia con rinnovati e, al momento, pensierini fuori luogo. Dobbiamo centrare la salvezza, insomma e solo dopo, se sarà ancora il caso, vedremo di capire sino a dove potremo arrivare. Ma se ci fermiamo adesso a guardare più in là del nostro orticello rischiamo di farci solo male. E tanto».
Adelio Pistelli