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        Fabio Brini
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Tutti gli articoli del quotidiano di venerdi 19 gennaio 20011
ANCONA —Chiarezza e confusione vanno a braccetto. Brini, per esempio, ha le idee chiarissime mentre le incertezze per un campo da allenamento, lo leggete a parte, erano e restano concrete. Il tecnico non rende pubblica la formazione che dovrà guadagnarsi oneri ed onori dalle parti di Padova ma fa capire che ha deciso tutto, che praticamente conferma tutto. Alle corte: contro il Cittadella giocheranno gli stessi che hanno dato la svolta decisiva alla sfida contro l'Empoli. Brini non lo dice pertamente ma non lo smentisce e, quando si sente domandare se mai ci potrebbero essere variazioni al tema, ti guarda, prima di un laconico «ci sarebbero da vedere delle cosucce ancora. Ne riparleremo». Straordinario, mister. Ma conoscendolo almeno un po', ha sicuramente agevolato le nostre piccole grandi curiosità e, come naturale conseguenza, l'Ancona che giocherà per vincere e che proverà anche a convincere, è fatta. Storari tra i pali, Guastalvino, Parlato e Peccarisi la linea difensiva; Castiglione, Favo, Agostini, Russo a centrocampo; De Palma, Baggio, Melli davanti e così finiscono in archivio possibili alternative legate, per esempio, a Doudou sul settore sinistro difensivo. A meno che... Sia Guastalvino che Peccarisi sono in diffida e, magari, questa situazione parzialmente critica potrebbe indurre il mister a variare, ma solo all'ultima ora, quella che appare una formazione fatta e blindata. Il tecnico nel corso della mini partitella in famiglia ha fatto cambiare maglietta a molti dei suoi almeno una decina di volte ma il positivo secondo tempo contro l'Empoli ha lasciato il segno. E allora, guardiamo altrove. Per esempio al Cittadella. «Ha messo in difficoltà parecchie squadre _ ricorda lo stesso Brini _. Ha gente giovane, è vero ma giocano insieme a gente esperta e pericolosa che possono rovinarti il pomeriggio. E allora il 'leit motiv' resta il solito: costante applicazione mentale, determinazione, sano agonismo e tanta intelligenza tattica. E' un test che ci può dire molto di nuovo e che magari potrebbe farci confermare quanto di buono siamo quasi sempre riusciti a fare lontano da casa. Insomma, abbiamo la possibilità di cancellare in maniera definitiva l'amarezza di Ravenna. Ma è evidente che dovremo essere bravi ad interpretare subito la partita, non lasciando spazi, giocando come sappiamo».
Adelio Pistelli