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Tutti gli articoli del quotidiano di mercoledii 03 gennaio 2001
Falconara:
«Giubilive», ovvero il meglio dei Kurnalcool.
Un inno alla gioia decisamente sui generis declamato dal mitico gruppo musicale falconarese che ha inventato il «vì metal», perfetto connubio tra hard rock e coloriti testi su storielle «alcoliche» vissute e trascritte in musica dalla band. Un titolo che è tutto un programma, d'altronde dopo il giubileo di vigili urbani, calciatori, politici, famiglie, giovani, ecc., non poteva mancare il giubileo, o meglio il 'giubilive', dei Kurnalcool. Tutto in un Cd. Si tratta infatti dell'ultima fatica del gruppo: un disco che è la fedele registrazione del mega concerto che si è tenuto lo scorso 27 dicembre a Falconara in collaborazione con la «Sbandaboccio'» ed altre bande dell'entroterra marchigiano. Per i Kurnalcool si tratta del terzo cd, un ritorno alla grande dopo «Bumba atomika» e «Stand by vì»: 74 minuti di puro vi' metal con tutti i classici del gruppo e quattro inediti mai apparsi su cd. «Giubilive» è in vendita da novembre in tutti i negozi di dischi. Per chi invece non può resistere alle emozioni live delle «kurnakkie» s'annuncia una buona notizia: il 27 gennaio alle 22 si replica dal vivo con un concertone al Blaster di Monsano. Occasione d'oro per rivedere tutte le kurnakkie in azione e ripercorrere in una sera la loro storia.
I Kurnalcool nascono infatti nel 1986 e nel giro di pochi mesi riescono ad imporsi all'attenzione del pubblico locale. Col passare del tempo diventano nelle Marche una vera e propria cult band osannata dai fans. Tra il 1986 ed 1990 il gruppo incide 4 demo tape, in ordine: Bumba atomika (1986), Vattafadantelvì (1987), Svinavyl (1988) e Slongame la biscia (1989). Nel 1991 il gruppo si scioglie ma 6 anni dopo, pressati dalle richieste dei vecchi fan ormai cresciuti e dai loro fratelli minori 3.000 persone assistono al loro ritorno. Di lì a poco arriva loro la proposta per l'incisione di un cd che si concretizza dopo pochi mesi con l'uscita di «Bumba atomika», il loro primo lavoro ufficiale che in 8 mesi e senza distribuzione nelle sole Marche arriva a vendere 1.000 copie. Segue «Stand by vi'», musicalmente più vario del suo predecessore ma ugualmente tagliente e provocante. Quest'anno l'ultimo nato, «Giubilive», per l'appunto: «E' una provocazione — racconta John Big George, una delle kurnakkie —, ma in toni e con intenzioni pacifiche. E' un cd vario e gradevole. Io e Ricky (Tyger, ndr) abbiamo collaborato con il gruppo rap 'Forza Stronza'di Chiaravalle». Il risultato? Tutto da provare con le proprie orecchie. Le chitarre fumanti, le batterie, il modo di proporsi e di imporsi sul palco e i testi scanzonati hanno fatto dei Kurnalcool un gruppo da amare o da odiare, ma sicuramente da gustare dal vivo.

di Renato Palladino