Cesare si reca a bibracte per rifornirsi di
frumento, ma gli elvezi lo credono in fuga.
LATINO
Postridie eius diei, quod omnino biduum supererat, cum exercitui frumentum metiri opporteret, et quod a Bibracte, oppido Aeduorum longe maximo et copiosissimo, non amplius milibus passuum XXVIII aberat, rei frumentarie prospicendum existimavit: iter ab Helvetiis avertit ac Bibracte ire contendit. Ea res per fugitivos L. Aemilii, decurionis equitum gallorum, hostibus nuntiatur. Helvetii, seu quod timore perterritos romanos discedere a se existimarent, eo magis, quod pridie, superioribus locis occupatis, proelium non commisissent, sive eo, quod re frumentaria intercludi posse confiderent, commutato consilio atque itinere converso, nostros ab novissimo agmine insequi ac lacessere coeperunt.
ITALIANO
Il giorno dopo, poiché mancavano soltanto due giorni al tempo in cui bisognava che il frumento fosse distribuito, e poiché era distante da Bibracte, di gran lunga il più grande e il meglio fornito luogo di tutti gli Edui, non più di diciotto passi dall'esercito, pensò bene di dover provvedere alle vettovaglie: si allontanò dagli Elvezi e marciò verso Bibracte. Questo mutamento di strada si ebbe per mezzo di chiavi fuggiti di Lucio Emilio, comandante di una decuria di cavalieri Galli. Gli elvezi capirono che i romani si allontnavano perché erano impauriti , tanto più che il governo precedente , pur avendo occupato le alture, non avevano attaccato battaglia. Comunque, cambiarono il loro piano e con un'inversione di marcia presero ad incalzare verso i nostri della retroguardia e a provocarli al combattimento.
di Gennaro Casillo