La traduzione italiana della Lonely Planet Islanda

Nessuna inesattezza grave, per carità, ma si perde troppo spesso il tono ironico e vagamente goliardico che caratterizza molte delle guide LP. Non se se la cosa sia voluta, ma è comunque un peccato. Un solo esempio.

Trattando delle discoteche di Reykjavík l'Autrice, Deanna Swaney, dopo aver parlato del biglietto d'ingresso, accenna alle consumazioni e scrive: ...to drink yourself in any sort of credible stupor...

I termini di ceppo latino, che in inglese suonano alquanto formali, contrastano gustosamente con l'oggetto trattato (una sbronza in discoteca). Difficile da rendere, ma almeno ci si può provare, mimando ad esempio un linguaggio ampolloso e burocratico: ...se volete procurarvi quel minimo di condizione etilica che le circostanze rendono consigliabile...

Si può fare di molto meglio, ovviamente, ma non è questo il caso della traduzione edita: Se poi volete farvi una bella bevuta... . L'originale inglese evoca baccanali, qui sembra si parli del fiasco di vino della gita fuori porta.

ugo bechini

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