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Intervista al nuovo talento
BRIAN MICHAEL BENDIS
autore di Hellspawn e dell'atteso Ultimate Spiderman

A cura di Giacomo Briglio
Traduzione: Obe

 
 
 

Brian Michael Bendis è uno dei nomi nuovi del mondo dei comics USA in prepotente ascesa di popolarità.
Segnalatosi sulla scena indipendente come autore completo sin dalla metà degli anni ’90 con intricate e intense crime stories come Jinx, Goldfish e Torso (con cui vinse nel 1999 il prestigioso Eisner Award), ha iniziato a guadagnare visibilità presso il grande pubblico grazie alla collaborazione con la casa editrice di Todd McFarlane per cui ha scritto lo spinoff di Spawn, Sam & Twitch e la nuova serie Hellspawn.
Grande e inatteso successo ha poi raggiunto in questi mesi grazie all’acclamato Powers (Image Central), particolare serie che mescola trame poliziesche a supereroismo rese con originale e stilizzato stile cartoonist dal disegnatore Michael Avon Oeming. A Settembre ha esordito ai testi dell’atteso Ultimate Spiderman (Marvel), adattamento perfetto del mito dell’Uomo Ragno per il nuovo millennio. Segno distintivo della scrittura dei Bendis sono i dialoghi - taglienti e incalzanti - e il ritmo della storia incredibilmente cinematografico e non a caso Hollywood si è da tempo interessata al suo talento. Dalle sue peripezie nella Mecca del cinema Bendis ha quindi tratto l’irriverente e divertentissimo comic book, Fortune & Glory (Oni Press).
È notizia recente l’opzione di Powers da parte della Columbia Pictures per una futura trasposizione cinematografica e della lavorazione di una serie di cartoon tratti da Jinx per Internet. Aggiornate informazioni su Bendis posso trovarsi sul sito ufficiale www.jinxworld.com

GB: Il tuo primissimo lavoro è stato per la Caliber nei tardi anni ‘80?

BMB: Dai primi anni fino alla metà degli anni ‘90, in realtà. Nel 1992 ero al college e la prima cosa che feci fu una serie intitolata Parts Of A Whole, che era basato sulla mia tesi. Poi venne Quivers, una serie incentrata su delle Amazzoni di Cleveland!

Riguardando ai miei primi lavori, erano tutte paranoiche fantasie maschili che avevano a che fare con la ragazza che avevo in quel periodo. Poi arrivò Fire. Più o meno in quel periodo incontrai David Mack, che stava iniziando a lavorare su Kabuki. Poi feci Goldfish, e per quell'epoca ero già fuori dalla scuola.

 GB: In quel periodo la Caliber stava facendo uscire molte buone serie - Crow, Baker Street, Fringe, Fugitive, Random Thoughts, Taken Under...

BMB: Sì, il gruppo della Caliber. E' bello aver iniziato con loro. [James O'Barr, Guy Davis, Phil Hester, Michael Lark sono alcuni esempi]. Sai, sono amico di David Mack sin da quando eravamo bambini, quindi è bello lavorare con lui.

GB: Quali sono le tue influenze?

BMB: Le mie influenze sono al di fuori dei fumetti, cosa che ritengo importante. Credo che si dovrebbero avere influenze al di fuori del campo in cui si lavora. Aaron Sorkin, David Mamet, Woody Allen. Tutti loro scrivono buoni dialoghi che contemporaneamente mandano avanti la storia. Anche John Alten e il suo stile da film noir mi piace.

GB: C'è qualcosa di autobiografico nel tuo lavoro?

BMB: Fortune & Glory. Gli argomenti del mio lavoro sono molto importanti per me. Anche Goldfish e Jinx sono lavori molto personali.

GB: Il dialogo - come lavori su quest’aspetto?

BMB: Non lo so. Mamet dice che ci sono delle voci nella tua testa e gli scrittori sono pagati per riportarle. Io ho disperatamente bisogno di sentire personaggi che parlino fra di loro, non fra sé, per portare avanti il plot. Nessuna esposizione né qualcosa come in Pulp Fiction, in cui il dialogo resta semplicemente lì e non contribuisce in nessun modo al procedere della storia. Il dialogo dovrebbe essere come fare un trip, inaspettato, e finire sorpreso di quello che è stato detto e di come modifica la scena e la vicenda. E' un processo etereo, organico. Io lavoro a scatti. Una volta che conosci il personaggio, è lui a decidere dove andare. Tu lo sai e basta.

GB: Come un sesto senso?

BMB: Sì, sai quando sta funzionando e quando non lo sta facendo. Alcuni autori lasciano il dialogo così com’è anche quando non funziona e così facendo deludono sé stessi. Io non ci riesco.

GB: Qual è la serie da hai scritto che preferisci?

BMB: E' come scegliere tra i tuoi figli. Non ci riesco. Non ho favoriti.

GB: Qualche sogno nel cassetto? O sei felice di tutta le roba che stai facendo adesso?

BMB: Powers. Jinx. E i lavori su commissione non sempre sono cool ma io sono abbastanza schizzinoso. Ultimate Spiderman: il dodicenne in me sta ancora facendo i salti di gioia. Sam & Twitch: ne sono molto felice. Todd [McFarlane] mi sta permettendo di lavorare con lui "restando me stesso". Lo stesso dicasi per Hellspawn. Daredevil: lo sto facendo con uno dei miei migliori amici! E voglio fare un lavoro degno delle matite di David [Mack]. Non sto vantandomi, semplicemente sono molto contento.

GB: Perché?

BMB: Io, Dave e gli altri non stavamo cercando del lavoro mainstream. Sono venuti a cercarci, chiedendoci di fare la roba che facciamo.

GB: Dimmi di Fortune & Glory. E' stata accolta positivamente a Hollywood?

BMB: Il volume che raccoglie la serie è uscito il 19 Luglio. Era una cosa che volevo. Non mi piace perdere tempo. E Hollywood - con tutti i suoi incontri e l'andare qui e là, tutte le insidie hollywoodiane - era un sacco di tempo perso. Così sono felice di essere riuscito ad utilizzare quell’esperienza e a trarne un profitto. Onestamente ero sorpreso che piacesse alla gente. E' piaciuto a tutta Hollywood. E' divertente - la serie mi ha accattivato le simpatie dei produttori. E insieme li rende nervosi. C'è questa persona, con cui vado molto d’accordo, è davvero carina, ma ha paura di dire qualsiasi cosa di fronte a me! Io volevo solo raccontare una storia e fare un fumetto divertente.

GB: Fortune & Glory era incentrata sul tuo divertente ma surreale viaggio attraverso Hollywood. Parlami di Hollywood …

BMB: Hoolywood è un bel posto da visitare. Non sarei capace di avere a che fare con le continue bugie, i rifiuti e la ruffianeria per nessun motivo. Semplicemente non ne sarei capace. Voglio solo scrivere. Il mio lavoro è raccontare buone storie.

GB: Confronta i produttori di Hollywood con quelli dell'industria fumettistica. Ci sono somiglianze?

BMB: Tutte le bugie, le chiacchiere e i furti, in un certo modo puoi capirle in un posto come Hollywood a causa delle grosse quantità di denaro collegate alla realizzazione di un film. I fumetti? Sorprendentemente, fanno lo stesso nei fumetti e davvero non c'è traccia di soldi! La gente vuole solo comportarsi male, credo. Non lo capisco. Puoi capire che qualcuno ti fotta per un milione di dollari, ma non per dieci dollari!

GB: Come sta andando l'affare Torso? C'è abbastanza materiale per un'altra serie di Fortune & Glory?

BMB: Non mi piace fare seguiti. Riguardo Torso è in fase di sviluppo. Attualmente stanno cercando registi. E' come una lotteria. Non ci sono regole a Hollywood, tipo se fai questo, questo e questo, allora il tuo film verrà fatto. No, è una lotteria! Una merda.

GB: Powers ha un finale aperto o ne hai uno in mente?

BMB: Ha un finale aperto. Questa è la mia filosofia - tutte le serie dovrebbero avere un finale aperto finché non si finiscono le idee. E io ho un sacco di idee per Powers. Ero nervoso prima che uscisse il #1 ma sta andando bene - ha ricevuto il più grande numero di riordini mensili quindi sono molto soddisfatto.

GB: Sam & Twitch è un altro tuo crime drama dei tuoi, come Powers, ma senza superpoteri!

BMB: Sam & Twitch è un dramma poliziesco. Powers non lo è. Ho così tante idee per Sam & Twitch. Ho un mucchio di rapporti di polizia che mi sono procurato che conto di usare nella serie. E sono così eccitato per l'arrivo a bordo di Alex Maleev come artista regolare. Mi piacciono le storie poliziesche.

GB: Scrivendo tutte queste serie segui una formula per scrivere come i “difensori della sceneggiatura” dichiarano di fare a Hollywood?

BMB: I metodi  sono fatti per non essere rispettati. Io non credo in libri di metodi come quelli di Syd Field o Lew Hunter. Gli scrittori dovrebbero leggere libri sulla scrittura, non solo quelli che si affidano a delle formule e nulla più. Per esempio Story di Robert McKee è un buon libro.

GB: Non sono un fan di Spawn. Perché dovrei leggere Hellspawn?

BMB: Non esiste sul mercato una serie come quella. Ashley [Wood, il disegnatore della serie] sta creando un piccolo racconto lunatico, oscuro e terrificante. Il Paradiso e l’Inferno si affrontano sulla Terra e alla Terra non importa. Quindi è una specie di guerra fredda e Spawn sta provando a mantenere i piatti della bilancia in equilibrio. Ma la vita continua e torna alla normalità dopo che lui se n'è andato. Così è una serie molto molto tetra. Fastidiosa, una bella merda davvero. Mi sento schizofrenico a scrivere contemporaneamente Spiderman e Hellspawn!

GB: Stai riportando Ben Urich su Devil

BMB: Ben Urich sta tornando. Qualche anno fa lavorai a un giornale come Ben. Ero un vignettista della redazione. La storia è incentrata attorno a Ben e un ragazzino che parla solo in gergo fumettistico. Così la serie oscilla tra mondo reale - illustrato da David Mack - e mondo dei fumetti - disegnato da Joe Quesada.

GB: Cosa ci aspetta poi?

BMB: Il prossimo sarà un progetto personale. Conto anche di disegnare una storia per Grendel: Black, White, & Red II.

GB: Qual è una tipica giornata per Brian Michael Bendis?

BMB: Faccio un giro con la mia bici, sto insieme a mia moglie, e scrivo. Scrivo serie diverse in diversi momenti del mese. Per esempio Spider-Man e Hellspawn vengono scritti in momenti diversi del mese.

GB: Cosa stai facendo in questo momento?

BMB: Adesso mi sto dedicando a Spidey. E ad un progetto Marvel Knights supersegreto! [che si è scoperto essere Devil Ninja, una miniserie di tre numeri in uscita a Ottobre!]. Sono avanti con tutte le mie serie. Sono a Ultimate Spider-Man #4, Hellspawn #5, Sam & Twitch #20, Powers #8. Scrivo serie in gran quantità, tutte insieme. Qualsiasi cosa sia "calda" va bene per me.

GB: Cosa ne pensi dell'industria del fumetto?

BMB: L'industria è uno schifo. Nessuno fa niente finché non è arrivato Bill Jemas [il nuovo presidente] alla Marvel. C'è un sacco di bile su Internet e nei newsgroup. Smettete di lamentarvi e fate qualcosa! Il medium - lo amo. Abbiamo bisogno di cambiarlo

GB: E allora perché fumetti? Perché non sceneggiature a tempo pieno?

BMB: Amo i fumetti. Amo il medium. Avrei potuto mollare anni fa per scrivere sceneggiature. Quindi non è per il denaro. Credimi, c'è una strada più facile per arrivare a far soldi. Non voglio vantarmi, né spiegare come vanno le cose. Amo il sistema di distribuzione incasinato, il commerciante ambivalente, l'insulso editore di fumetti qualunque, e l'irascibile Comics Journal! Peter Gabriel scrisse che il successo è una padrona capricciosa. Verrà da te se resti fedele alle tue pistole. Non scrivere quello che pensi adesso sia vendibile, tentando di indovinare il mercato. Scrivi e basta.

GB: Quindi sei felice…

BMB: Là fuori ci sono lavori orribili. La gente va in coma a forza di bere. Io faccio fumetti. Non dovrei essere stufo. Alex Ross, leggendo la sua intervista su Comics Journal - perché è stufo?

GB: E' un dio del fumetto!

BMB: Esattamente. Io fortunatamente ho una valvola di sfogo. Se ho pensieri cupi, ho Hellspawn. Se ho pensieri nevrotici, ho Spidey.

GB: Hollywood è una buona o una cattiva influenza per i fumetti?

BMB: Entrambi si basano sul racconto per immagini. Ma i fumetti sono sempre fumetti. Film e Fumetti sono così legati l'uno all'altro. In ogni tipo di media ci sono aspetti negativi - in tutti. Qualsiasi influenza positiva è ben accetta. Qualsiasi! I soldi derivanti dall’opzione per una trasposizione cinematografica mantengono alcuni fumetti a galla e questo è positivo per l'industria fumettistica. I film sono la letteratura della nostra società. Nella cultura pop i fumetti non sono considerati importanti. Non mi interessa. Dovremmo iniziare ad apprezzarci di più. Il che mi ricorda una storia - ero su un aereo. Avevo alcuni lavori di Spidey con me nello zaino. Stavo facendo ricerche per la serie. Esitai, per un breve momento, a estrarli. Diavolo, cosa stavo pensando? Io sono lo scrittore dell'Uomo Ragno! Alla fine li ho tirati fuori. La società ci ha talmente condizionato…

GB: Allora parlami di Ultimate Spider-Man. Cosa dici agli ultra-entusiasti marvel-maniaci che si oppongono a questa nuova linea, temendo la fine della loro preziosa continuity dell'Universo Marvel?

BMB: Io e Mark [Bagley, il disegnatore della serie] stiamo mettendo un sacco di amore in questo progetto. Io ero Peter Parker. Riguardo alla storia, sto cercando di mantenerla segreta. Per me non sapere niente di una serie è buona cosa! Questa è la ragione per cui Matrix è stato così bello - nessuno ne sapeva niente.

GB: Nessuna aspettativa…

BMB: Sì, abbiamo messo online alcuni sketch per la serie. Ce n'era uno di zio Ben e così alcuni hanno pensato che sarebbe sopravvissuto, che stiamo buttando all’aria la continuity, etc. Zio Ben è morto. E' solo uno sketch! State tranquilli! Niente di strano che John Byrne sia diventato matto! State cancellando le altre collane di Spidey. No, non è vero. Le state cancellando. No, non è vero!
Comunque stiamo rendendo Peter Parker un collaboratore del sito Web del Daily Bugle. In un periodo come questo è impossibile che sia un fotografo per un grande giornale. Gli episodi dall'1 al 6 della serie saranno l'equivalente della storia originale di Spidey di Amazing Fantasy #15. Così adesso abbiamo 150 pagine su cui lavorare invece di 15. Quando per la prima volta in assoluto Ben morì in AF#15, tutti si dispiacquero per Peter perché forse sapevamo come ci si sente a perdere una persona cara, non perché era un personaggio cardine di quella storia. Zio Ben era in una tavola. Non questa volta. Ci stiamo preparando a sviluppare maggiormente la storia e dare più coinvolgimento emotivo verso zio Ben. Mia moglie - che non sa nulla della vecchia continuity di Spidey – ha letto le mie sceneggiature e quando le ho detto che zio Ben sarebbe morto, ha risposto: "No, non uccidere zio Ben. Non farlo." Ho mostrato le sceneggiature ai miei amici per essere sicuro di fare Spidey nel modo giusto e a loro è piaciuto. E anche alla Marvel. Il mito di Spidey è uno dei migliori “giocattoli” là fuori.

 

Quest’intervista è originariamente apparsa sul sito www.comicbookresources.com.
Un grazie speciale all’amico Giacomo Briglio per l’autorizzazione alla traduzione.

 

 

   
[settembre 2000]

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