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Bury the hatchet", dei Cranberries, è l'album più venduto via
Internet secondo Billboard Online, che raccoglie i dati dei siti specializzati. Secondo le
classifiche tradizionali dello stesso Billboard, invece, Dolores O'Riordan e i suoi sono
solo al tredicesimo posto. Questo mostra come il profilo degli acquirenti tradizionali sia
differente da quello dei consumatori via Web. E c'è un'altra notizia interessante: nella
Top Ten di Billboard Online figurano spesso dischi "di catalogo", ovvero con
più di due anni alle spalle. (14 Mag 1999)
Sorprese nella nuova classifica tedesca della settimana. In Germania, uno dei maggiori
mercati europei, balza inaspettatamente in testa Bury the hatchet, il nuovo
dei Cranberries, nonostante il singolo del gruppo di Limerick non sia presente nella Top
20. E al quarto posto, dietro due album locali, ecco spuntare imperioso, a sette anni dal
suo precedente lavoro di studio, Mule variations di Tom Waits, non esattamente
il tipo di artista che ci si aspetta dincontrare nella germanica Top 5. Nel Gotha
delleccellenza cè anche da annoverare Bruce Springsteen, il quale porta il
suo 18 tracks in decima posizione. (07 Mag 1999)
Noel e Michael Hogan, due dei Cranberries, hanno finanziato la ripubblicazione del libro
Lays and legends of Thomond, tomo che venne edito per la prima volta nel 1861.
A scriverlo fu Michael Hogan, trisnonno dei due membri del gruppo di Dolores
ORiordan. Il libro verrà ripubblicato a giorni nel centenario della scomparsa del
poeta irlandese. A darne notizia è il nuovo numero del bollettino Irish
emigrant edito a Galway. (06 Mag 1999)
Su "La Repubblica" Giacomo Pellicciotti recensisce lunica data italiana
dei Cranberries. «C'era una legittima suspense martedì sera tra le vecchie mura del
Palalido milanese, unico rifugio italiano scelto dalla band più famosa d'Irlanda dopo gli
U2 per l'atteso rientro dopo una parentesi sabbatica che durava da un paio d'anni. Tutto
esaurito con 3.500 paganti e vari ospiti, tutti ansiosi di constatare di persona se la
salute della primadonna del quartetto di Limerick è di nuovo a posto e se la band ha
ritrovato anche dal vivo lo smalto e l'entusiasmo dei suoi primi tre album. Sono bastate
le prime tre canzoni a provocare un sospiro di sollievo collettivo: i Cranberries godono
di ottima salute, almeno a giudicare dal breve ma intenso concerto dell'altra sera,
iniziato alle nove in punto. Un'ora e mezzo di musiche e canzoni tra il lirico e
l'autobiografico, congegnate perlopiù dal chitarrista Noel Hogan e dalla biondina-platino
Dolores Mary Eileen O'Riordan, che irradia fascino su tutta la band. In particolare
proprio il volto del gruppo, Dolores, che nel frattempo ha sposato il suo road-manager e
ha avuto un bel bambino, sembra aver scacciato lo spettro dell'anoressia che è stato il
vero motivo del lungo silenzio. Nata da una famiglia povera, ultima di cinque fratelli e
una sorella, scarsamente istruita, la cantante ha nella voce un dono naturale che non ha
appreso da nessuna scuola o conservatorio. (...) Al Palalido la rinfrancata Dolores ha
nobilitato un concerto d'altri tempi: solo poche belle luci sul palco, le cassone degli
amplificatori ai lati come si usava una volta e i Cranberries occupati a schitarrare
ininterrottamente su armonie vagamente "alla Smiths". Ma la differenza, pur
nell'uniformità un po' ripetitiva dei brani, la crea la voce davvero incantevole della
O'Riordan, emozionante quando ripropone le perle del suo gruppo, rinforzato per il tour da
un paio di amici».
Su "Il Giorno", Marco Mangiarotti scrive: «La vera sorpresa è Dolores femme
fatale, in pantaloni, fasciata da un abito da sera. Lontana dalla ragazza stressata e
anoressica di tre anni fa. Molti i vecchi hit, e la musica irlandese che affiora
prepotente in un contesto new wave. Una delizia». (22 Apr 1999)
La cantante dei Cranberries, Dolores ORiordan, continua ad
esercitare la propria verve polemica. Dopo aver polemizzato a distanza con i Corrs («In
America non saranno mai grandi come noi»), recentemente se lè presa anche con le
B*witched, colpevoli - a suo dire - di cattivo gusto e di scarso rispetto per la cultura
irlandese. Bersaglio delle critiche è linserimento di una sequenza di musica di
danza tradizionale irlandese in Cest la vie. «Mescolare la musica
tradizionale col rock o il pop è di cattivo gusto. Molto meglio andarla ad ascoltare in
un pub della costa occidentale irlandese, dove si suona quella autentica e
vera. Anchio so suonare il flautino, la fisarmonica e i cucchiai fin da
quando ho cinque anni, ma non mi è mai venuto in mente di farlo nei dischi dei
Cranberries».
(09 Apr 1999)
I Cranberries, come si sa, si preparano a lanciare il loro nuovo
"Bury the hatchet", primo album dai tempi del contestato "To the faithful
departed" del 1996. Considerando la loro totale astensione dalle interviste, durata
per due anni, su di loro era fiorita ogni sorta d'ipotesi. Ora il gruppo irlandese, con 28
milioni di copie di album vendute alle spalle (pare che la cantante, Dolores O'Riordan,
abbia un conto in banca con l'equivalente di circa 85 miliardi di lire), ha finalmente
chiarito i retroscena sviluppatisi dopo l'uscita di quell'album. Dal loro quartier
generale, nella campagna irlandese tra Limerick e Cork, il batterista Feargal Lawler ha
dichiarato che le cose avevano iniziato a girar male proprio durante "To the faithful
departed": quattro anni di fila di lavoro ininterrotto avevano infatti fatto
strippare la band.
Dolores O'Riordan, negando la sua presunta anoressia di quel periodo (ipotesi avanzata dai
tabloids britannici), ha detto che aveva "semplicemente smesso di mangiare, basandomi
su una dieta composta da sigarette e caffé". Il tutto, comunque, aveva
effettivamente portato il gruppo originariamente denominato The Cranberries Saw Us ad una
sorta di strana animazione sospesa. O, se preferite, di quasi scioglimento. Ma, dopo sei
mesi di totale inattività, i membri iniziarono a ritelefonarsi e venne presa la decisione
di tornare al lavoro. La band, inizialmente refrattaria ad un nuovo tour, ha ultimamente
invece dato l'OK ad una breve serie di concerti. Breve, perché Dolores vuole presto
tornare ad accudire suo figlio Taylor Baxter, un bimbo di 14 mesi. L'unico concerto che il
gruppo terrà in Italia si svolgerà il 20 aprile all'Alcatraz di Milano.
(16 Mar 1999)
Fergal Lawler, batterista del gruppo irlandese, ha scritto sul sito
ufficiale della band (www.cranberries.ie): "Domenica sera, prima che suonassimo
Animal instinct, Dolores ha detto al pubblico: Ho scritto questa canzone
dopo aver avuto il mio primo bambino. Ora, sono in attesa del secondo. Woo-hoo!! Non
è splendido? E incinta di tre mesi è va avanti a rocknroll!" La
cantante, sposata con il promoter Don Burton, ha avuto da lui un bambino, Taylor Baxter
Burton, nel 1997.
(12 Lug 2000)
I Cranberries paiono intenzionati a tagliare i propri abitualmente lunghi
tempi di pubblicazione tornando in studio già a partire dal prossimo mese. E stato
il batterista Fergal Lawler ad intervenire sul sito ufficiale del gruppo irlandese
postando un messaggio in cui si afferma che, oltre appunto al loro ritorno in studio nel
prossimo mese di agosto, il gruppo ha scritto dieci nuovi pezzi. Sempre secondo Lawler,
uno, intitolato Down in Capetown, è stato composto dalla cantante Dolores
ORiordan.
(14 Lug 2000)
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