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NOTE STORICHE

La parrocchiale, dedicata a San Bernardino da Siena, conquistò la propria autonomia il 4 settembre del 1603; nella relazione della visita del vescovo Bollani del 1567 è citata come chiesa sussidiaria della reggente parrocchia di Saviore. Fu intitolata a San Bernardino da Siena, santo francescano riformatore del movimento dei Disciplini, abile predicatore, che visitò Brescia nel 1422. Fu spesso affiancato ai santi Sebastiano e Fabiano, quali protettori del contagio delle pesti del XVI secolo. 

ESTERNO

La chiesa, in stile barocco, fu ricostruita successivamente ed inaugurata nel 1685. Il portale architravato, in granito adamellino, era originariamente sormontato da un timpano con la scritta D.O.M. (Deo Optimo Maximo) e da una croce a raggiera, presente fino al restauro del 1885. Il vaso bucellato sopra di esso reca i simboli del Santo patrono. Nella vetrata della serliana (finestra trifora con apertura centrale ad arco affiancata da due laterali più basse a trabeazione) che alleggerisce la facciata, innalzata rispetto all'originaria durante i restauri del 1928, compare San Bernardino affiancato da due angeli. Il campanile risale al 1685 ed è in conci di granito, con archi a pieno centro e merlature ghibelline, a coda di rondine, tipiche delle torri campanarie della Valle Camonica. Il meccanismo dell'orologio è opera dell'artigiano Stefano Boldini, nativo di Saviore.

INTERNO

La navata unica si amplia in piccoli altari laterali: sopra l'altare maggiore, sostituito negli anni '50, è collocata la pala di San Bernardino da Siena che parla alla folla, risalente al 1742 ed opera di Bartolomeo Litterini, pittore di scuola veneziana; l'ultima figura a destra ritrae il committente, G.F. Zendrini. La cornice lignea è decorata con foglie d'acanto, cornucopie ed i simboli del Santo.

Nei padiglioni centrali della volta a botte della navata, sono affrescati il Buon Pastore, San Francesco di Paola e l'Immacolata; nella volta del presbiterio, la Discesa dello Spirito Santo con gli Evangelisti; si tratta di affreschi del XVII secolo di autore ignoto. Non si hanno notizie sulla presenza di dipinti eseguiti dal pittore valsaviorese Gian Giacomo Borni. L'altare ligneo di Santa Croce, del 1923, è un'opera dello scultore gardenese Franz Perathoner, di Ortisei: il Crocifisso è incorniciato da due colonne e l'insieme arricchito da sculture floreali; appena sopra il paliotto, decorato da una croce greca, un giglio ed una palma, le statue di due angeli. Nella casa parrocchiale è conservato un mobile in noce del XVI secolo.


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Daniela Rossi © 2000

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