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STORIA

La chiesa antica fu consacrata nel 1459 ed ampliata più volte nel corso del tempo; è citata nei documenti antichi come "chiesa decorata d'indulgenza plenaria ogni giorno". Dal 1536 è la chiesa parrocchiale di Cevo. Inizialmente era dedicata ai Santi Vigilio, Nazario e Celso, dal 1962 è stato unito San Giovanni Bosco. La parrocchia, nel 1820, dipendeva ancora dalla vicaria di Saviore. 

INTERNO

L'interno riprende la pianta semplice delle chiese della Val Saviore, a navata unica, arricchita dalle sei aperture degli altari laterali; le dimensioni originarie sono state ampliate con gli interventi del 1938. L'altare maggiore è del 1596; quello da cui si celebra è in marmo, collocato nel 1971. Il Crocifisso ligneo, posto nell'ambone, risale al '900 ed è opera di artigiani della Val Gardena. Tra le sculture degne di segnalazione, presso l'altare maggiore vi è un pregevole pulpito in legno intarsiato; all'altare dell'Immacolata, entrando sulla destra, una statua lignea ed un paliotto in legno con angioletti.

ESTERNO

L'edificio è stato rimaneggiato più volte nel corso del tempo. La chiesa è andata distrutta nell'incendio del 1590, ampliata ed allungata nel 1938, data a cui risale la facciata, che riprende le linee barocche originarie. Il portale in granito è sormontata da una lunetta e da una grande finestra. Nelle vetrate istoriate, dipinte a grisailles, compaiono le immagini di papa Giovanni XXIII, San Giuseppe, San Giovanni Bosco, Sant'Agnese e Sant'Anna, ed il Beato Innocenzo da Berzo, curato di Cevo dal 1867 al 1869. Il campanile è del 1596, con archi a tutto sesto nella cella campanaria con le merlature ghibelline tipiche della maggior parte delle chiese camune.

DIPINTI

Nei medaglioni della volta sono affrescate la Natività, l'Adorazione nel giardino degli Ulivi e la Risurrezione di Cristo, del XVIII secolo. Sulla controfacciata è raffigurata una Crocifissione, con il Cristo morente, la Vergine e San Sisto papa, attribuita a Palma il Giovane, che prima era la pala dell'altare maggiore della chiesa romanica di San Sisto. La Via Crucis cinquecentesca è ritenuta una delle più antiche della Valle Camonica. Alla parete laterale di sinistra, nel presbiterio, Immacolata ed angeli, del pittore salodiano Sante Cattaneo. I dipinti che ritraggono i Santi Domenico e Caterina ed anche i Quindici Misteri del Rosario, piccole tele intorno alla statua della Madonna, risalgono al 1600; questi ultimi sono stati restaurati di recente. Nel presbiterio, San Vigilio in gloria in un affresco della volta e nella pala dell'altare. I Santi Rocco e Lucia, del 1879, sono del pittore Antonio Brighenti.


Campanile

 


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Daniela Rossi © 2000

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