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La parte più interessante è quella che riporta le leggende della Valsaviore: mia madre mi ha trasmesso le suggestioni evocate dai miti che nelle sere d'inverno, nelle stalle rischiarate da un lume, portavano immagini che si perdevano nel tempo. Perdonate l'immodestia ma questo è il più consistente lavoro di raccolta di tradizioni e leggende della Valsaviore, che sta procedendo con interviste alle persone anziane, comparazioni con i paesi della Valle Camonica e con storie simili narrate nelle vallate alpine, non solo italiane. Ci sono anche divertenti aneddoti, come quello della Madona Cülata. Le tradizioni, classificate in base al periodo dell'anno in cui si ripetevano, sono descritte fedelmente, secondo le testimonianze raccolte; talvolta vi sono connessioni a studi d'antropologia che riportano usanze simili. Ogni tipo di collaborazione è ben accetta: se siete interessati, inviate una e-mail.

Le persone notabili della Valsaviore sono quelle meritevoli di menzione oppure citate nei documenti antichi: alcune strane, altre mirabili per il loro lavoro: gli indigeni e gli oriundi saranno incuriositi a vedere se per caso ci sia qualche antenato. La parte dedicata ai toponimi fornisce un elenco delle località dei comuni di Saviore e Cevo, accanto all'interpretazione dell'origine etimologica del termine. Forse non tutti sanno da dove deriva "Adamello"...

Gastronomia e dialetto sono in fase di allestimento.


Daniela Rossi © 2000

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