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URBANISTICA

Isola ha la particolarità di avere un solo residente e nonostante questo è amministrata da ben 3 comuni: Cevo, Saviore e Cedegolo. Da Isola parte il sentiero verso il lago d’Arno ed il Passo di Campo, meta di bellissime escursioni. Interessante relitto di archeologia industriale è la grande centrale dell’Enel, del 1910; nel 1922 fu costruita la diga del Lago d’Arno, il più vasto dei laghi alpini artificiali del bresciano. Al momento della realizzazione il dislivello, di 937 metri, tra la diga e la centrale di Isola fu anche il "salto" artificiale più alto del mondo. La centrale di Isola cessò la sua produzione di energia elettrica nel 1973. Nelle poche case formanti la borgata, la pessima esposizione al sole sconsiglia l’uso del balcone, suggerendo forme edilizie compatte e scatolate. Nella prima abitazione, provenendo da Fresine, un medaglione reca la data 1665 e si affaccia, posteriormente, su un cortile chiuso, contornato dal rustico. Le abitazioni sono davvero in numero ridotto, alcune interessanti per valutare gli aspetti dell’architettura alpina rurale tipica dei piccoli villaggi; accanto alla centrale idroelettrica vi è un piccolo nucleo di edifici, risalenti ai primi del Novecento, realizzati interamente con blocchi di granito, che spiccano per la caratteristiche di semplicità ed eleganza formale. Verso nord si trovavano “antri antichi”, probabili cave minerarie

STORIA

Divenne parrocchia indipendente da Saviore nel 1633;la chiesa, dedicata a San Francesco di Paola, recentemente è stata oggetto di un furto d'arte sacra, favorevole la posizione isolata del villaggio e probabilmente è identificabile con la cappella alla quale si fa riferimento per un dipinto attribuibile a Gian Giacomo Gaioni o Borni, artista nativo della Valsaviore; fino al 1870 era presente anche un oratorio di Sant'Antonio. Le famiglie di un tempo si dedicavano all'agricoltura di sussistenza. Punto di partenza per le escursioni verso il Lago d'Arno ed il Passo di Campo, fino alla prima guerra mondiale vi stazionava il casello della Guardia di Finanza. La storia di Isola segue le vicende generali della Valsaviore: per approfondimenti rimando alle sezioni che trattano la formazione delle Vicinie, la dominazione veneziana, la cristianizzazione ed i residui di paganesimo in Streghe e pagani, la Seconda guerra mondiale.

LA BIONDA DELL'ADAMELLO

Ad Isola si è tenuta, nei giorni 6 e 7 maggio 2000, la prima rassegna dedicata alla capra Bionda dell'Adamello, con numerosi espositori locali. E' considerata una specie protetta per le sue interessanti caratteristiche genetiche primitive: mostra corna a base piramidale ed è una capra lattifera, ma alcuni allevamenti la conservano solo per il capretto pasquale. Con il latte della Bionda dell'Adamello gli allevatori valsavioresi producono il fatulì, formaggio delicato, da gustare fresco oppure stagionato ed affumicato. Recentemente è aumentato l'interesse nei confronti della produzione casearia caprina in Valsaviore ed i produttori potrebbero aumentare, costituendosi in cooperative. La consistenza numerica di questo prezioso animale è di circa 650 capi.

TOPONIMO

Quasi certamente il suo nome deriva da questa sua posizione isolata; secondo altre ipotesi, perché si trova presso la confluenza di due torrenti.

DATI
Frazione del comune di Saviore dell'Adamello, Cevo e Cedegolo
Abitanti 2
Distanza da Brescia km
Altitudine

900

Parroco don Battista Turetti


Torrente Poglia
(foto F. Pelosato)


Centro storico
(foto F. Pelosato)

Isola 1987
(foto F. Pelosato)


Centrale
(foto F. Pelosato)


Centrale
(foto F. Pelosato)


Chiesa
(foto F. Pelosato)

 

 


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, Novecento, La costruzione dell'impianto idroelettrico 

Daniela Rossi © 2000

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