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il Passo di Campo in tempo sospetto di guerra o di peste era custodito da guardie scelte dai cittadini della Valle Camonica. le gustosissime trote dei laghi della Valsaviore erano note gią nel 1610, costavano tre lire l'una ed avevano carni rosate: secondo il pensiero dell'epoca, la colorazione era dovuta alla presenza di larici. Il Monte Campellio era anticamente chiamato Lorito; la Traarsčra era percorsa da carri; il nome di Campo era gią utilizzato agli inizi del XIX secolo per la presenza di guarnigioni militari e per la sua rilevanza strategica; il Breguzzo (Bregüs) era detto Monte Mosca; i Mucch vennero acquistati dal comune di Saviore per farne pascoli agli inizi del 1500 con i cosiddetti Atti Bevilacqua; a causa di questioni di confine, ci fu una guerra durata venticinque anni con Pieve di Bono, che costņ "gravi dispendi, soperchierie ed effusione di sangue". Alla fine della quale si stabilirono confini precisi per evitare altre morti. Re di Castello per la presenza di una roccaforte a guardia dei passi; ancora nel 1853 si potevano scorgere i resti di quelle costruzioni. Nel luglio 1866 tremila garibaldini attraversarono il Passo, raggiungendo le truppe di Garibaldi impegnate nelle Giudicarie contro gli Austriaci. Fino al 1915 un cippo di granito indicava il confine italo-austriaco. Fino a poco tempo fa i pastori delle valli trentine scendevano nella frazione di Valle per il mercato che si teneva in localitą Plasa, accanto alla Rąsiga.


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