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Dopo la pace di Noyon tra Venezia e Milano nel 1516 inizia un periodo di stabilità politica e prende forza l’esperienza comunitaria delle Vicinie, sorta intorno al 1000 come unico mezzo per contrastare il potere dei feudatari. Le proprietà in comune prevalevano rispetto a quelle esclusive. Col progredire dei commerci, dell’artigianato e la presenza di famiglie dominanti, alcuni centri assunsero prerogativa di capoluogo, soprattutto quelli facilmente difendibili, come Saviore.
La Vicinia è l’organo d’amministrazione della società civile e religiosa, formata dai capifamiglia e sorta per tutelare questioni di diritto pubblico e privato: la redazione di statuti, l'assegnazione di incarichi pubblici, l'utilizzo della proprietà pubblica, la regimentazione di pascoli ed acque, l'estimo, la revisione dei confini, tutti gli aspetti della quotidianità del territorio. Già dal XIII secolo, solo ai Vicini spetta l’amministrazione della cosa pubblica. Ogni comunità aveva una propria configurazione; questi gli organi principali: a capo il Console, legale rappresentante, coadiuvato da due Reggenti, o Sindaci, eletti ogni anno a dicembre. Chiamati a votare su questioni di pubblico interesse, i Vicini deliberavano mediante ballottazione: pallina bianca per il voto favorevole, nera per quello contrario. Le tasse erano segnate sullo “scoderolo”, il libro delle riscossioni. La General Vicina era l’organo sovracomunale, competente di questioni tra le Vicinie confinanti. Provvedeva anche a nomine di carattere pubblico: il prestinaio, l’oste, i postieri (guardie campestri), l’incaricato di sonare il tempo (in caso di minaccia di temporale), l’incaricato di fare le calle, il fontaniere. Saviore, Cevo e Valle avevano ciascuno la propria vicinia.
In Valle Camonica vi erano tre funzionari veneti: il Vicario, detentore del potere giudiziario, il Podestà, potere politico ed il Capitano per l’esecutivo. I Camuni sono rappresentati dal Sindaco di Valle, dai 18 membri del Consiglio Generale (due per ogni comune, più 18 consiglieri) e dai 18 membri del Consiglio di Credenza. Ogni comune eleggeva due Consoli, che restavano in carica un anno. Le Cernide erano apparati militari costituiti dalla comunità per ragioni di difesa, come nel controllo del Passo di Campo. Nella Terminazione generale emessa nel 1764 dal capitano di Brescia Francesco Grimani, vicini potevano essere solo i residenti in paese da almeno cinquant'anni.
DOCUMENTI
Presso
l’archivio parrocchiale di Ponte (1623) è conservato un raro libro, che contiene, enumerati per capitoli,
gli Statuti
della Spetabil comunità di Saviore, regolamenti per le attività
quotidiane. Gli statuti furono approvati, in pubblica adunanza, nel settembre
del 1651 “nella
Publica casa d’esso comune” e fedelmente trascritti, in
bell’ordine, da tal Gio. Batta Rossi, Nodaro della Comunità di Saviore (Rossus Not.s
aetatis annorum 38). Il libro
è in ottimo stato di conservazione: nella prima parte tratta il funzionamento
degli organi amministrativi e l’elezione dei Consoli, del Nodaro, del Massaro
delle Taglie (antico esattore), dell’Avvocato, dei Reggenti ed altro.
Un’altra sezione riguarda i dipendenti del comune: scrivani, guardie di
paghera, guardie dei beni, estimatori e sovrastanti di paghera. Una parte è
riservata alle tasse, all'ordinamento delle proprietà comuni ed ai vari
divieti. Nel libro Provisioni per la
Spetabil Vicinia di Valle sono invece registrati gli atti compiuti
tra il 1776 ed il 1817. Non si hanno notizie sugli statuti di Cevo: vi si
eleggeva sei persone a vigilanza dei boschi e per la manutenzione dei torrenti.
ARGOMENTI CORRELATI
Storia, La dominazione veneziana, Passo di Campo
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