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ANESTESIA

 

Principi di Base:

La VATS rappresenta una nuova tecnica chirurgica, mediante la quale il Chirurgo deve, per una certa patologia, realizzare lo stesso trattamento, cioè gli stessi atti chirurgici, che aveva l’abitudine di effettuare mediante chirurgia convenzionale. Qualora il tutto dovesse essere impossibile, l’operatore non dovrà esitare ad effettuare una conversione e terminare l’intervento mediante chirurgia “Open”.

Anestesia

Ogni intervento chirurgico effettuato in VATS necessita quasi sempre dell’anestesia generale. 
Quasi sempre in quanto alcune volte, specie per biopsie pleuriche e quando le condizioni cliniche generali del paziente non lo permettono si può eseguire in anestesia locale associata a neuroleptoanalgesia.

L’anestesia generale, in confronto a quella effettuata in corso di intervento di chirurgia toracica convenzionale, è molto simile fatta eccezione per qualche caratteristica.

1.      Necessita di un silenzio respiratorio assoluto a livello del polmone operato. Per ottenere un’esclusione polmonare assoluta, un totale rilassamento del diaframma e l’abolizione del riflesso della tosse, si raccomanda di utilizzare sonde per intubazione a doppio lume (tipo Carlens), una curarizzazione ed un’anestesia profonda.

2.      Nel corso di ogni atto chirurgico effettuato tramite VATS, la ventilazione selettiva deve essere eseguita all’inizio dell’intervento, favorendo così la creazione di un completo collasso polmonare, indispensabile per il corretto svolgimento dell’intervento chirurgico. Tale ventilazione separata potrà essere modulata durante l’intervento. Una rimessa in circuito del polmone a bassi livelli di pressione di insufflazione può essere auspicabile ed occasionalmente richiesta dall’operatore in corso di intervento, al fine di consentirgli la localizzazione di piccole bolle di enfisema o un nodulo periferico. Al contrario, il trattamento delle lesioni della pleura parietale, la visualizzazione delle diverse sezioni linfonodali e l’esplorazione della periferia del torace e del mediastino necessitano del collasso il più completo possibile del parenchima.

3.      Al termine dell’intervento, il ripristino della ventilazione va effettuato manualmente, con Ambu, per ottenere la completa riespansione ed evitare la formazione di zone residue di atelettasia. Tale stato di iperventilazione, che è necessario durante la fase di sutura parietale, fin quando il drenaggio non diviene efficace, viene assicurato mediante una ventilazione a pressione positiva.

4.      La diminuzione drastica dei tempi di sutura parietale, che porta ad un risveglio rapido e ad una ripresa della ventilazione spontanea di buona qualità, rende quasi indispensabile l’impiego di un controllo della curarizzazione, allo scopo di permettere il mantenimento di un rilassamento muscolare ottimale impiegando dosi minime di curaro. La decurarizzazione deve esere iniziata una volta terminato il controllo della cavità toracica, ed anche prima del ripristino della ventilazione polmonare.