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la Pagina per gli Animali

filo spinato di separazione

L'immagine è questa:
una casa, una stalla, galline che razzolano felici,
una mandria di mucche libere di pascolare erba verde,
una scrofa con una nidiata di maialini che giocano,
un nonno intento a mostrare ad un nipotino le meraviglie della natura
in una atmosfera di pace e di serenità,
legami amorevoli tra contadino e animali,
una convivenza fatta di armonie, di rispetto,
un rapporto idilliaco tra l’uomo e gli animali.

La realtà è un'altra
Vediamo come vivono e muoiono gli animali nelle "fattorie" moderne.

filo spinato di separazione

Foto di mucche al pascolo in alta montagna

In questa Pagina:

La pubblicità senz'anima
La mucca
Le galline
I maiali

 filo spinato di separazione

La pubblicità è l'anima
del commercio senz'anima

filo spinato di separazione

Se uscite dalla città e andate in campagna vi accorgerete che di animali al pascolo non ne incontrerete. Solo molto raramente, vi capiterà di osservare un gregge ma praticamente mai vi imbatterete in una mandria di bovini o vedrete dei suini o altri animali che siete abituati a conoscere come "ospiti" del vostro piatto. Solo la pubblicità vi mostra gli animali liberi.

L'allevamento non è più nelle mani di semplice gente di campagna ma di grandi società spesso multinazionali che utilizzazo metodi di produzione basati sulla catena di montaggio. I bovini vivono costantemente rinchiusi in capannoni di cemento, spesso non vedono la luce del sole se non quando sono condotti al macello e si alimentano solo con cibi artificiali.

Inseminazione artificiale, trapianto degli embrioni, sono parole comuni nelle fattorie moderne. Il desiderio di imitare i ricchi di ieri ha fatto lievitare il consumo di carne e di conseguenza è aumentato anche il numero di animali che oggi sono completamente diversi dagli animali che vivevano nelle fattorie dell'Italia dell'immediato dopoguerra.

Gli animali delle moderne fattorie, ormai agroindustrie, sono frutto di incroci e dell'ingegneria genetica che ha reso possibile ottenere più carne al minimo costo ma come conseguenza si ha che questi animali possono solo vivere in ambienti particolari, artificiali, creati dall'uomo, con una alimentazione fornita e studiata con metodi sofisticati. Tutto ciò però non ci viene mostrato negli spot publicitari; non ci viene detto che è da queste "macchine animali" che otteniamo uova, carne e latte.

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La mucca

filo spinato di separazione Gli indiani la considerano sacra e la equiparano alla nutrice che con il suo latte fornisce energia e salute a tutti noi. Il marito della mucca, il bue, è anch'esso sacro, così come sono sacri i vitelli (figli del bue e della mucca). Lo sterco di mucca in India è utilizzato in varie maniere: come concime, come combustibile per forni, come impasto per i bastoncini d'incenso, come materiale per la costruzione di capanne. Le mosche furono considerate dagli antichi Rishi (saggi eruditi) come animali puri forse per il fatto che si posavano sullo sterco di mucca. L'urina di mucca viene utilizzata per le sue proprietà antisettiche e rientra negli ingredienti utilizzati dai Brahamana durante le loro funzioni religiose.

Nei Veda (antiche Scritture tra cui il Mahabarata, da cui deriva la Bhagavad Gita) si simboleggia la religione attraverso la figura di un bue e si narra di Re santi che si preoccupavano della protezione dei bovini al fine di assicurare al popolo ogni benedizione dalle forze della Natura. Krishna da bambino giocava con i pastorelli e talvolta con loro si rotolava nello sterco delle mucche che i giovani portavano al pascolo. In effetti, molti di noi sono abituati a considerare il cane come il migliore amico dell'uomo ma pochi ricordano che generalmente i bambini sono allevati con il latte di bovino e che da adulti, i formaggi, i derivati liquidi del latte (vedi le pagine dedicate allo Yogurt - link alla pagina Indice), assicurano a tutti proteine, calcio, sali minerali ecc. ecc.

Se il cane è il migliore amico dell'uomo solo per il fatto di scodinzolare, allora perché la mucca viene uccisa?

Dalla vacca che produceva pochi litri di latte che venivano poppati dal vitello molte volte al giorno (circa mezzo litro per poppata) per un breve periodo ed una volta l'anno, siamo arrivati alla vacca che produce 70 - 80 ed anche più di 100 quintali di latte l'anno, munto solo due volte al giorno (10-15 litri per volta), rapidissimamente (pochi minuti), per quasi tutto l'anno. La moderna vacca da latte comincia a "lavorare" all'età di due anni e mezzo (primo parto) per tutto il resto della sua vita, salvo un breve intervallo di due mesi prima di ogni parto, proprio perché è il minimo indispensabile. 10 mesi di latte e 2 no ogni anno, contro i circa 2 mesi di lattazione e 10 no che aveva previsto la natura. Questi animali sono stati "fabbricati" per servire l'uomo tant'è che il latte di queste vacche è adatto all'uomo (o meglio alla società industriale umana) e non al vitello il quale tende ad ammalarsi.

Le carni bianche di vitello, così care alle buone mamme che pensano al benessere dei loro figli, sono ottenute alimentando il vitello esclusivamente con latte... in polvere, perché il vitello non vede mai la madre e perché il latte della mucca deve essere utilizzato per la vendita all'uomo, per la produzione di formaggi, yogurt ecc.ecc.

I vitelli vengono rinchiusi in box talmente stretti che non si possono neanche voltare, così che ingrassino più in fretta e consumino meno calorie; tutti risparmi per l'allevatore. Inoltre la carne bianca è dovuta all'anemia a cui questi poveri animali sono indotti da un'alimentazione innaturale e da una forzata reclusione in allevamenti dove non filtra la luce del sole.

Alla fine di Gennaio di quest'anno (1996) è stata ufficialmente registrata la proposta di direttiva del Consiglio dell'Unione Europea che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli. Si tratta di un primo risultato della campagna internazionale promossa a livello europeo dalla World Society for the protection of Animals e dall'Eurogroup for animal Welfare.

In Italia la campagna è stata sostenuta dalla LAV e da Legambiente.

La direttiva vieta di tenere i vitelli in box singoli oltre le 8 settimane di età ma non tiene conto delle indicazioni del Comitato scientifico veterinario europeo che ha indicato come indispensabili anche il mantenimento di un rapporto più lungo con la madre, una alimentazione non solo a base di latte e la possibilità di avere relazioni sociali con gli altri animali.

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I polli, le uova, le galline, i tacchini ecc.

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Non interessati all'armonia tra piante, animali e natura, i moderni industriali adottano metodi che riducono i costi ed aumentano la produzione e gli animali sono trattati come macchine che convertono alimenti a basso prezzo in uova, latte o carne ad alto prezzo.

Forse pretendiamo troppo quando esigiamo che i polli crescano troppo in fretta, aumentando il loro peso di 50-60 volte in 7 settimane di vita in capannoni affollati, saturi di ammoniaca, polverosi e senza finestre. I pulcini appena nati nelle incubatrici vengono ripartiti in maschi e femmine da un "cernitore di pulcini". I maschi, non avendo alcun valore commerciale, vengono scartati. Alcune ditte li asfissiano col gas, ma spesso i piccoli volatili vengono buttati in un sacco di plastica e lasciati soffocare sotto il peso degli altri pulcini scaricati sopra di loro oppure vengono macinati, ancora vivi, per essere trasformati in mangime per le loro sorelle. Negli USA soltanto, ogni anno vengono uccisi col gas, soffocati o macinati almeno 160 milioni di uccelli. Gli allevatori vedono l'eliminazione dei pulcini maschi come noi vediamo l'eliminazione dell'immondizia.

Le galline venivano un tempo cresciute all'aperto, adesso vengono imprigionate quasi fin dalla nascita, perché collocandole a strati le spese generali diminuiscono proporzionalmente e oggi sono in molti a possederne più di 500.000 e anche 10 milioni. Le zampe delle galline non sono adatte a poggiare sul filo di ferro e senza un terreno solido che le consumi le unghie crescono in modo esagerato e possono rimanere permanentemente impigliate nelle gabbie. Le galline non si possono girare, raspare il terreno, fare bagni di terra, costruire un nido o stendere le ali. Konrad Lorenz ha descritto il processo di deposizione delle uova come la peggiore tortura cui è sottoposta una gallina in batteria. Invece che deporre alcune decine di uova all'anno, oggi una gallina mette giù oltre 300 uova di oltre mezzo etto l'una.Sessualità e maternità in natura hanno cicli alternati ed equilibrati ma l'uomo, attraverso l'osservazione e la sperimentazione scientifica, costringe le galline a vivere in ambienti innaturali per ottenere una elevata produzione di uova tutto l'anno. C'è stato anche il progetto di creare una gallina "nuda" affinché l'animale "concentri" le proteine di cui le penne sono costituite per la produzione delle uova.

Nel 1992 in Francia (anche se per motivi diametralmente opposti) le associazioni dei produttori e gli ambientalisti locali si coalizzarono nella protesta contro il progetto di una ditta tedesca, la Pohlmann, di costruire nella regione dello Champagne un allevamento con capacità di 5 - 6 milioni di ovaiole. L'allevamento prevedeva un investimento di 135 miliardi di lire di allora e si prefiggeva di produrre 4.200.000 uova al giorno, il 60% delle quali doveva essere venduto "in guscio" mentre la quota restante si sarebbe trasformata in uovo liquido e disidratato.

Nell'estate del 1996 i giornali hanno riportato la notizia che milioni di mosche hanno preso d'assedio una cittadina dell'Ohio, Mount Victory, mettendo in fuga gli abitanti. Gli insetti regnano sovrani da quando si è aperta una fattoria di uova su scala industriale, la Agrigeneral Co., con 2,5 milioni di galline.

Ricordo alcuni anni fa un film di Riccardo Fellini, fratello dello scomparso Federico, dove si vedevano i processi di produzione della carne, dall'allevamento alla macellazione alla distribuzione. Ricordo di pulcini inviati al macero ancora vivi, perchè per una industria di uova, i pulcini machio sono solo mondezza, scarto di lavorazione. I pulcini così macinati, sarebbero poi serviti alla formulazione di mangimi per le sorelle galline.

Il pulcino è il simbolo della tenerezza... ora è il simbolo dell'insensibilità e della cecità dei consumatori che si fidano solo della pubblicità che mostra solo cose belle, nuove e "utili".

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I maiali

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Quando la scrofa è gravida viene solitamente chiusa in box individuali di metallo larghi 60 Cm. e lunghi 180, cioè appena più grandi del suo corpo oppure può venire legata con una catena intorno al collo o può essere nel box ed essere lo stesso legata. Vivrà così per 2 o 3 mesi. Durante tutto questo tempo, non avrà la possibilità di fare più di un solo passo avanti o indietro e non potrà voltarsi o compiere alcun altro movimento. Oltre al più rapido aumento di peso con minor cibo e carne più tenera, il principale vantaggio della segregazione della scrofa in gabbie così piccole è che si possono svezzare più rapidamente i maialini. La segregazione fa infatti cessare la lattazione della scrofa e le permette di tornare fertile nel giro di pochi giorni così che una scrofa possa produrre una media di 2,6 figliate all'anno. Poi la stessa verrà nuovamente ingravidata, spesso con l'inseminazione artificiale.

I ricercatori prevedono di realizzare sistemi altamente automatizzati di produzione di suini, in grado di far nascere addirittura 45 maiali per scrofa all'anno, invece dei 16 che hanno fino ad ora rappresentato la media.

Vale la pena sottolineare che i maiali sono animali molto intelligenti tanto che si possono addestrare, come i cani. L'immagine che noi abbiamo del maiale come di un essere sporco che gode rotolandosi nei propri escrementi, dovrebbe indurre il consumatore a non cibarsi della carne di questo animale. È molto strano, a nostro avviso, che un animale tanto sporco e tanto utilizzato per definire cose sporche (sporco come un maiale, sei un porco ecc. ecc.) sia poi considerato degno di ospitalità in piatti accuratamente lavati, posti su tavoli ben apparecchiati e puliti, serviti da camerieri ben educati.

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