Nel 1509 su un totale di 300000 abitanti c'erano a Venezia 11650 meretrici che, secondo un decreto del 1360, erano ritenute "necessarie in Venezia".

Insieme ai commerci con l'oriente arrivò a Venezia la pratica della sodomia, che venne fronteggiata dai legislatori incoraggiando la prostituzione femminile e decapitando i sodomiti in Piazzetta S. Marco (quella che si affaccia sul bacino S. Marco).

La prostituzione diffuse la sifilide, malattia allora incurabile. Per questo nel 1522 si costruì l'Ospedale degli Incurabili e,
per le donne che volevano rinunciare a fare le prostitute,
il Monastero delle Convertite, il Monastero di Santa Cosma e Damiano,
il Conservatorio delle Citelle ( oggi si dice Zitelle)e l'Ospizio del Soccorso

      

   


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