Introduzione alle compresenze di Storia e LNVeM


Il “progetto generale” di attività modulare in compresenza relativo alla «Educazione alla Comunicazione» ha visto come specifico oggetto, durante l’anno scolastico 2000-01, la trattazione di un argomento di per sé originale e quanto mai interessante, sia a livello di ricerca scientifica personale ed interpersonale, sia a livello di finalità e obiettivi propriamente didattici. Dalla scitala al PGP: piccola storia della comunicazione cifrata è un progetto di lavoro interdisciplinare, realizzato mediante compresenze,  affascinante e degno di attenzione perchè presenta tanti aspetti interessanti e suscettibile di considerevoli riflessioni culturalmente significative e fortemente coinvolgenti.

Promotore di tale lavoro, com'è noto, è stato il prof. Vincenzo Calabrò, docente di Linguaggi non verbali e multimediali. Il Consiglio della classe 2° C dell’indirizzo scientifico ha permesso di realizzare  una interessante attività di studio e di ricerca di tale “scienza”. Il termine è stato da me posto tra virgolette non perché la “comunicazione cifrata” non sia degna di tale appellativo, ma perché  ai suoi albori essa si è rivelata immediatamente e intimamente connessa ad altrettante scienze, tanto da apparire ardua la stessa volontà di attribuirle una esatta denominazione. Si potrà chiamarla semplicemente “comunicazione cifrata” (o “scrittura cifrata”) o “crittografia” (o "crittologia")? Quali i confini esistenti tra le due e le susseguenti “steganografia” e “stenografia”?

Si tratterà, dunque, di una scienza o di più scienze, dal momento che per qualsivoglia studioso o curioso che si volesse avventurare in tali “segrete” o “manifeste “ ricerche (!), evidente si mostrerà la vastità e la interrelazione inaspettatamente e mirabilmente armonica di più  scienze.

Che dire poi del rapporto o dei rapporti che intercorrono con le discipline coinvolte direttamente o indirettamente nello studio di tale scienza durante un intero anno scolastico? Sicuramente quelle classiche  a causa della sua origine presso le popolazioni greche e latine (dei primi strumenti utilizzati, ad esempio la “scitala”, verga su cui si avvolgeva una striscia di cuoio molto stretta nella quale si scrivevano i messaggi politici (specialmente degli efori ai generali) che si potevano leggere riavvolgendo la striscia in una verga simile alla prima  (L. Rocci, Vocabolario Greco Italiano, 1983) ne parlano Erodoto, Plutarco, Tucidide, Svetonio, Aulo Gellio, ecc..)  e di conseguenza quelle storiche (ad esempio per il suo sviluppo nei secoli), nonchè di lingua italiana e scientifiche, soprattutto per l'analisi della comunicazione moderna e contemporanea, fra tutte quelle informatica e multimediale.

Roma, 3 Giugno 2001                                                                                                      L'insegnate di Storia e Latino

                                                                                                                                                Rossella Martino


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