1° Anno: modulo specifico (33h)

Introduzione alla pratica delle forme di comunicazione non verbali, 

delle tecnologie multimediali in ambito didattico e della alfabetizzazione informatica.


Premessa

Molti intravedono nelle tecnologie, in alcuni linguaggi non verbali espressi in ambito informatico e, soprattutto, nella multimedialità un uso giustamente strumentale delle macchine e dei linguaggi connessi, che vengono concepiti come mezzi che giovano all’apprendimento, che fanno risparmiare tempo e denaro, che consentono di eseguire dei compiti complessi attraverso delle semplici operazioni. Sono soprattutto gli insegnanti di discipline con un forte apparato tecnico-scientifico ad accoglierne l’uso fin qui esposto.

Dalle discipline scientifiche (in particolare dalla Fisica), che possono proporre attraverso la multimedialità simulazioni di esperienze di laboratorio e di grafica, all'Arte che usufruisce della forte componente iconica ed orale presente nelle tecnologie, alla Musica che sfrutta in pieno le capacità del mezzo informatico nel produrre e gestire suoni e file audio e video, vi è viva sempre più la consapevolezza delle possibilità di un uso anche non "puramente strumentale". Vi è dunque un modo diverso, più serio ed impegnativo di intendere l’apporto delle tecnologie e dei linguaggi multimediali alla scuola di oggi, che trascende l’uso del mezzo come puro mezzo, per concretizzarsi invece in una epistemologia critica che metta in luce i difetti del sistema formativo e che consenta anche delle nuove strategie al fine di rimodellare il rapporto tra docente e discente e di quest’ultimo con i contenuti delle discipline di studio.

R. Maragliano, nel suo libro Tre ipertesti su multimedialità e formazione, dice che: 

[...] Le tecnologie possono essere viste come veicoli. Oppure come ambienti di formazione dell’esperienza e della conoscenza. Nel primo caso il loro apporto alla formazione sarà puramente strumentale. Nel secondo caso il ruolo che svolgeranno tenderà ad essere ben più impegnativo, anche e soprattutto sul piano epistemologico. 

E ancora: 

[...] Assumere il multimediale come ambiente di lavoro, esattamente come la scrittura è stata fin qui l’ambiente di lavoro (esclusivo) dell’azione scolastica, cioè ripensare-ridefinire i contenuti e le forme dell’insegnamento in un’ottica di integrazione piena tra l’autorevolezza della macchina del sapere per eccellenza (il libro) e la forza d’urto delle macchine dello svago e del coinvolgimento (PC, TV e cinema, ma anche videogioco) è ormai una esigenza ineludibile.

Si prospetta dunque non una sostituzione del libro di testo e di una scuola con le logiche ad esso connesse, ma una integrazione costruttiva fra varie dimensioni del sapere, quella lineare, trasmissiva, riproduttiva, testuale, analitica, consequenziale e logica del libro e della scrittura e quella caotica, reticolare, sintetica, dialogica, ipertestuale, aperta ad una molteplicità dei significati e continuamente rescrivibile, proveniente dalla multimedialità. Se nei secoli passati la modalità di trasmissione culturale passava inequivocabilmente attraverso lo scritto e la vista, senso ad esso connesso e per lo più esplicantesi nell’abilità di decodifica e riproduzione dei caratteri alfabetici che segue logiche sintattiche pressoché stabili, il Novecento, ha visto il nascere di modalità diverse di trasmissione culturale (i media), la diversificazione dei linguaggi, la problematizzazione comunicativa, la pluralità di senso e di significato del reale propria di un soggetto con un’identità mobile, malleabile, diversificata.

Il corso di Linguaggi Non Verbali e Multimediali che qui viene progettato per essere proposto nella classe 1° C a indirizzo scientifico durante il corrente anno scolastico muove da queste premesse.  Si tratta di un insegnamento non confinato come materia a sé stante, ma come approccio metodologico del sapere che interessa alcune discipline individuate in modo preciso e puntuale dal Consiglio di Classe.  Si cercherà quest'anno di agevolare l'incontro dei seguenti saperi disciplinari che sono presenti nel curricolo biennale (Italiano, Arte, Latino e Storia) attraverso, e mediante, alcune compresenze che permettano ai discenti di avere a disposizione riflessioni e confronti critici su alcuni temi interdisciplinari coinvolti secondo un piano didattico globale che offra un sufficiente e significativo incontro ai «bordi» delle discipline citate, soprattutto nelle aree che presentano forti analogie e interessi comuni, come può essere la questione della comunicazione.  

A) ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE

La stesura del piano didattico annuale ha come premessa ineludibile  la ricognizione delle condizioni di ingresso degli  allievi. Tenuto conto che la materia «L.N.V.eM.» non deve essere considerata tout court una disciplina come Italiano o Matematica, si fa presente che proprio per tale ragione si procederà inizialmente a raccogliere alcune (non tutte) informazioni in grado di contribuire a delineare un primo quadro generale di ogni studente e della classe nel  suo insieme per permettere l'individuazione delle competenze di base che gli allievi possiedono all'inizio del corso.

B) OBIETTIVI DIDATTICI

Tenuto conto delle "linee programmatiche per l'insegnamento di L.N.V.eM.", la determinazione degli obiettivi didattici ed educativi terrà conto sia del  fatto  che  si tratta  di una classe iniziale di primo ciclo liceale, sia che si è in presenza di una classe di biennio sperimentale ad  indirizzo scientifico nel quale il corso di  L.N.V.eM. - nel proporsi  obiettivi didattici molto semplici ma importanti (studio e analisi dei principali linguaggi non verbali in maniera semplice ma non banale; riflessioni sulle modalità e sui mezzi della comunicazione;  capacità di muoversi all'interno della varietà dei testi prodotti nella società in cui viviamo con particolare riferimento alla multimedialità e all'uso del personal computer sia come postazione di lavoro singola, sia in rete) - privilegerà mete  educative di respiro culturale e formativo soprattutto nei momenti formativamente significativi delle compresenze.

Con   queste   premesse   tutti  gli   obiettivi  didattici prefigurabili  possono  essere ricondotti - nell'intero curricolo biennale - alla  acquisizione della capacità critica di lettura delle varie tipologie di linguaggi oggi esistenti nella società e all'uso del Personal Computer  come strumento di studio e di lavoro. In particolare, si tratta di far acquisire agli allievi la capacità di:

  • riconoscere la specificità dei singoli linguaggi a partire dall'analisi di "testi";

  • utilizzare gli elementi costitutivi dei diversi linguaggi per la lettura e la comprensione degli oggetti di studio;

  • operare un confronto tra le diverse forme di linguaggio per la rielaborazione personale consapevole dei significati e delle loro specificità;

  • distinguere forme di organizzazione del pensiero e dei "testi" di tipo sequenziale da quelli di tipo reticolare e ipertestuale.

Contemporaneamente si tratta di far acquisire agli allievi le seguenti abilità:

  • utilizzare un sistema operativo ad interfaccia grafica (aprire e chiudere  programmi, finestre, gestire file);

  • acquisire, elaborare e stampare testi;

  • strutturare la pagina in relazione al significato del testo e delle sue funzionalità;

  •  costruire e gestire forme di relazione tra dati (tabelle, grafici, database);

  •  acquisire e archiviare immagini, suoni e filmati;

  •  scegliere e manipolare immagini, suoni e filmati in relazione alle finalità progettuali;

  •  integrare file di diversa tipologia per la produzione di ipertesti;

  •  ricercare e acquisire informazioni da Internet;

  • comunicare con Internet e con la posta elettronica.  

C) METODOLOGIA

Dal   punto   di  vista  metodologico  saranno   considerati fondamentali tre momenti :

1.  il momento della elaborazione teorica;

2.  il momento della elaborazione informatica e multimediale;                                                            

3.  il momento della applicazione dei contenuti mediante attività di laboratorio e di produzione.

D) VERIFICHE

 Gli  strumenti per la verifica dell'apprendimento saranno molteplici e variegati, e comprenderanno :

1) «colloqui orali»;

2) «test scritti» con diversi tipi di domande (vero/falso, risposta multipla, completamento,  risposta aperta);

3) produzione al PC di relazioni sottoforma ipertestuali.                               

Roma, 10 Ottobre 1999


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