Reti Neurali Artificiali
 
 
 

Le Reti Neurali Artificiali, in inglese Artificial Neural Networks (ANN), sono un paradigma computazionale che implementa un modello semplificato delle loro corrispondenti naturali: le Reti Neurali del cervello degli animali.  Queste ultime sono costituite miliardi di neuroni collegati tramite connessioni ramificate, attraverso le quali viaggiano gli impulsi elettrici che i neuroni usano per comunicare tra loro.  Inizialmente le reti neurali artificiali furono implementate proprio per studiare il funzionamento del cervello umano e come esso può controllare processi complessi come la vista, l’udito, la memoria ecc;  ma esse dimostrarono anche la loro efficacia nell’affrontare problemi di ottimizzazione e classificazione.  Oggi vengono utilizzate in applicazioni come la compressione dei dati, l’ottimizzazione di funzioni, sistemi di controllo (è in fase di sviluppo persino il controllo del volo di un aereo). Data la loro struttura le ANN funzionano in maniera parallele, perciò i computer convenzionali non sono adatti all’esecuzione di algoritmi neurali. Sono stati così implementati dei sistemi hardware specifici come ad esempio il Neural Network Processor (NNP), un processore con architettura MIMD (Multiple-Instruction-Multiple-Data), capace di implementare 8K neuroni e 32K interconnessioni per processore, che  funziona a 35 MHz ed è implementato sia su VME che su schede PC.
Accenniamo ora al funzionamento di un neurone biologico (si veda la figura alla pagina seguente):
i segnali sono trasmessi attraverso impulsi elettrici che viaggiano lungo l’assone .  Questi impulsi urtano sul neurone afferente (cioè quello verso cui viaggiano) in terminali chiamati sinapsi, le quali si trovano principalmente in un insieme di ramificazioni della soma (o corpo della cella) chiamate dentriti. Ogni impulso che arriva a una sinapsi inizia a rilasciare una piccola quantità di una sostanza chimica chiamata neuro-trasmettitore che viaggia attraverso la fessura sinaptica e viene ricevuta da un recettore post – sinaptico situato nel lato dentritico della sinapsi. Il neurotrasmettitore provoca un cambiamento nel potenziale della membrana del dentrite. Questo cambiamento del potenziale post sinaptico (PSP) può servire ad incrementare (iperpolarizzare) o decrementare (depolarizzare) la polarizzazione della membrana sinaptica.  Nel primo caso il PSP tende a inibire la generazione di impulsi nel neurone afferente, mentre nel secondo tende a stimolarla. La grandezza e il tipo del PSP dalla geometria della sinapsi e dal tipo del neurotrasmettitore. Ogni PSP viaggerà attraverso il suo dentrite e si propagherà nella soma, raggiungendo eventualmente la base dell’assone (axon-hillock). Il neurone afferente somma o integra l’effetto di migliaia di PSP sul suo albero dentritico.
 

Se il potenziale nella base dell’assone  supera una certa soglia, la cella “si accende” e genera un potenziale elettrico che inizia a viaggiare attraverso il suo assone e si propaga a sua volta attraverso neuroni contenuti in un percorso diverso.
 

Una definizione preliminare:

Una rete neurale è un insieme interconnesso di semplici elementi di processo, dette unità o nodi, il cui funzionamento è ispirato a quello dei neuroni animali. La capacità di processo della rete è contenuta nel peso (weight} delle interconnessioni, ottenuto attraverso un processo di adattamento a (o appremdimento da) un insieme di modelli di apprendimento.

Reti Neurali Artificiali:

Neuroni Artificiali

Artificial Life Neural Network