Alcune considerazioni economiche

Tratto dal documento di GREENPEACE :

"CAMPAGNA ENERGIA E CLIMA, ALLA SCOPERTA DELL'ACQUA CALDA".

Il cambiamento del clima globale è potenzialmente la più grande minaccia sia alla specie umana che all'ambiente. Più di 160 governi hanno firmato, in occasione del Summit della Terra di Rio de Janeiro del 1992, la Convenzione sui Cambiamenti Climatici, che li impegna a stabilizzare le concentrazioni in atmosfera di anidride carbonica (CO2) e di altri gas a effetto serra a livelli tali da non costituire un pericolo. Da allora, scarse sono state le iniziative dei governi per fermare la "bomba climatica a tempo". Se non verranno tagliate drasticamente le emissioni di gas serra nell'atmosfera, il conseguente aumento della temperatura media del nostro pianeta modificherà l'equilibrio degli ecosistemi marini e terrestri e porterà l'umanità ad affrontare problemi enormi quali l'innalzamento del livello dei mari, l'accentuarsi di eventi climatici "estremi" come le alluvioni e gli uragani e una maggiore diffusione di malattie quali la malaria, l'asma, l'encefalite e la lebbra.

L'uso predominante delle fonti fossili di energia come il petrolio, il carbone e il gas contribuisce al rilascio in atmosfera di pericolose quantità di anidride carbonica ed altri gas responsabili dell'effetto serra. Soluzioni energetiche alternative, quali le forme di energia rinnovabile e una migliore efficienza energetica, non solo sono oggi disponibili ma urgentemente necessarie per rendere sostenibile la crescente domanda di energia a livello mondiale.

GREENPEACE intende promuovere la diffusione di tecnologie basate sull'utilizzo della fonte energetica rinnovabile per eccellenza: il sole.

La produzione di acqua calda per usi sanitari è un esempio semplice e pratico di come si possa allo stesso tempo salvaguardare l'ambiente e contribuire al bilancio familiare. Ogni famiglia italiana consuma quotidianamente diverse decine di litri di acqua calda. Per riscaldare l'acqua si utilizzano i classici scaldabagni elettrici oppure caldaie che generalmente bruciano metano. Sostituendo, o integrando, questi tradizionali sistemi per la produzione di acqua calda con tecnologie (collettori solari) basate sull'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, si evita l'emissione in atmosfera di anidride carbonica ed altri gas responsabili dell'effetto serra.

In Italia, ogni KWh (chilowattora) di energia elettrica normalmente prodotto, e risparmiato grazie all'utilizzo di programmi di risparmio energetico, evita l'emissione in atmosfera di circa 1/2 Kg di CO2. Ogni metro quadrato di collettore solare installato per la produzione di acqua calda fa risparmiare ogni anno oltre 1.000 KWh. In pratica, un nucleo familiare medio di 2-3 persone che installasse 2 mq di collettori solari, eviterebbe l'emissione in atmosfera di più di una tonnellata di CO2 all'anno. Nonostante il buon livello di insolazione medio presente nel nostro paese, è nel nord-Europa che, al momento, sono maggiormente diffusi i sistemi solari per la produzione di acqua calda.

Gli esempi seguenti dimostrano come, oltre a salvaguardare l'ambiente per le mancate emissioni di CO2, l'installazione di collettori solari per la produzione di acqua calda risulta, grazie anche alla possibilità di detrarre il 41% del costo dell'installazione dalle tasse, un buon investimento per risparmiare sulla bolletta energetica familiare.

Esempio n. 1, ipotesi di nucleo familiare composto da 2-3 persone: consumo giornaliero di acqua calda pari a 120-180 litri, collettori solari per un totale di 2 mq, risparmio annuale sulla bolletta energetica oltre 2.000 KWh pari a oltre 320.000 lire, costo massimo al mq dei collettori solari pari a lire 1.355.000, tempo medio entro il quale si ripaga l'impianto 4-5 anni.

Esempio n. 2, ipotesi di nucleo familiare composto da 4-5 persone: consumo giornaliero di acqua calda pari a 240-300 litri, collettori solari per un totale di 4 mq, risparmio annuale sulla bolletta energetica oltre 4.000 KWh pari a oltre 640.000 lire, costo massimo al mq dei collettori solari pari a lire 1.355.000, tempo medio entro il quale si ripaga l'impianto 4-5 anni.

Due calcoli per spiegare quanto sopra:

(1) Si ipotizza un consumo medio di acqua calda pari a 60 litri al giorno per persona (bagno, doccia, cucina, lavaggio stoviglie, ecc.)

(2) Considerando che in Italia abbiamo un'insolazione media di circa 4,8 KWh/mq (chilowattora per metro quadrato) al giorno e facendo riferimento ad un'efficienza media per i sistemi solari del 60%, nell'arco di un anno si ha la seguente situazione: 4,8KWh x 365gg x 60% = 1.051 KWh/mq. Ad un costo minimo del KWh di 150 lire, si ha un risparmio annuale di circa 160.000 lire per metro quadrato di collettore solare installato. Il risparmio risulta senz'altro più alto nel momento in cui l'utente si trova in una fascia di consumo superiore a quella base. Ad esempio, gran parte di coloro che utilizzano scaldabagni elettrici si trovano in una fascia di consumo ove il costo del KWh è di 350 lire. Per l'utente dotato di caldaia a metano il risparmio conseguibile, per ogni metro quadrato di collettore installato, è all'incirca lo stesso considerando che il fattore di conversione è pari a 860 Kcal (chilocalorie), il rendimento medio delle caldaie è del 65% e il prezzo del metano si aggira sulle 110 lire per ogni Mega caloria. Quindi: 1.051 KWh/mq x 860 Kcal/1.000 x 110 lire / 0,65 = 153.000 lire circa.

(3) Considerato che: (a) la legge finanziaria n? 449/97(art. 1, comma 1) equipara le fonti rinnovabili alla ristrutturazione edilizia e ne permette quindi la detrazione fiscale del 41% in 5 anni; (b) il risparmio energetico conseguibile in 5 anni utilizzando collettori solari per la produzione di acqua calda è, come minimo, pari a 800.000 lire (160.000 lire x 5 anni) per ogni metro quadrato di collettore installato;

é evidente che: 1.355.000 - (1.355.000 x 41%) = 800.000 cioè, il risparmio conseguibile in 5 anni è proprio pari, come minimo, alla quota che l'utente non può detrarre dalle tasse.

E' da notare che dopo il periodo di recupero dell'intero investimento (massimo 5 anni), l'utente continua a risparmiare ogni anno più di 160.000 lire per metro quadrato di collettore solare installato (a seconda del proprio consumo) sulla bolletta energetica familiare. Considerando che tali tecnologie hanno una vita media di almeno 15-20 anni, il risparmio totale conseguibile è da non sottovalutare.