Poggio Canoso


 

Poggio Canoso, uno dei quattro castelli del comune di Rotella (gli altri: Castel di Croce, Rovetino, Capradosso) è un piccolo centro abitato, ai piedi del Monte Asciensione, a poca distanza dal fiume Tesino. Venne denominato "Poggio", perché è arroccato proprio su di un poggio roccioso, a cavallo di due fossati, come ogni paese medievale; "Canoso" sembra derivi dal latino "canus" ossia "invecchiato"; viene infatti chiamato dal volgo "Poggio Antico". La sua origine dovrebbe risalire anteriormente al Mille, forse al tempo delle invasioni barbariche, quando anche Ascoli, centro politico e militare, fu oggetto di numerose incursioni. Anticamente era chiuso da due porte: una a Sud, non più conservata, l'altra a Nord, attualmente in buono stato di conservazione, consistente in un portale romanico ad arco falcato del 1200 e in un altro più interno e più antico. Sul frontale dell'arco esterno, può vedersi ancora una stemma scolpito su pietra che raffigura un castello a due porte; sopra è murata una testa, pure di pietra, ormai corrosa che rappresenterebbe l'effige di un tiranno locale. Nei secoli XV e XVI, passato il pericolo di incursioni ostili, Poggio Canoso divenne castello abitato.

"Entrando nell'abitato, dove regnarono i Soderini e i Massei, si ha l'impressione di imbattersi da un momento all'altro con i bravi dei signorotti e di vedere sbucare dai camminamenti  sotterranei  qualche drappello di armati reduci dal servizio di sorveglianza nei punti  strategici del castello"

La vecchia chiesa parrocchiale di S.Lucia franò per metà con il campanile nella notte dell'11 Dic. 1962. Doveva essere anticamente la cappella del castello. Nella parte di Chiesa che ora rimane, si conservano ancora quattro pitture su tavole di Pietro Alemanno dalla scuola del Crivelli (sec.XV) salvate dal parroco dal crollo della chiesa e una campana fuori uso datata al 1513. Non molto lontano dal paese, fra i boschi del Monte Ascensione esiste ancora un vecchio convento francescano, forse già benedettino, soppresso nel 1650 in ossequio alla bolla "Instauranda" di Innocenzo IX. In questo convento, secondo la tradizione sarebbe stato alloggiato per una notte lo stesso S.Francesco d'Assisi. Nella  Chiesa del convento, oggi dedicata al Santo, viene conservato un antico reliquiario con un frammento della Croce di Cristo, dono di Papa Nicolò IV, nativo di Lisciano di Ascoli, che fu Sommo Pontefice dal 1288 al 1292.