Il 2000 secondo i più pessimisti

 

 


Il millennium bug causerà dei problemi la cui entità e gravità è difficile stabilire. Questa incertezza ha dato adito alle più svariate previsioni. Sul versante di quelle pessimistiche e catastrofiste si sono dati da fare i giornali, con titoli che prefigurano le più svariate sciagure, dal blocco totale delle attività quotidiane alla guerra nucleare. Ma al dì là del sensazionalismo dei giornali non mancano studiosi del fenomeno millennium bug che ipotizzano conseguenze molto gravi.

Paul VirilioSecondo Paul Virilio "il problema del bug dell'anno 2000 nei computer può valere come prefigurazione di una catastrofe dell'informatica, ovvero di un crollo del sistema, di un cataclisma che si verifica con le modalità della cibernetica. La cibernetica è l'elemento dell'informatica e dell'informazione via Internet, e dunque al suo interno avremo incidenti cibernetici."

Jean BaudrillardSecondo Jean Baudrillard ci troviamo in una situazione paradossale. "Dobbiamo riconoscere - commenta lo studioso - l'ironia fantastica e feroce del fatto che invece di presagire la fine del mondo come nell'anno 1000, la nostra catastrofe sarà di natura virtuale, e saremo noi ad averla messa in atto per mezzo della nostra tecnica. Si ha quindi una specie di speranza nell'anno 2000, l'idea che si riazzereranno tutti i computer, che si laveranno i panni di tutto il ventesimo secolo così pieno di violenza, di guerre e che si ricomincerà da capo con una forma di innocenza collettiva."

Per quanto riguarda Internet, la grande ragnatela è piena di siti che offrono i commenti e le previsioni più disparati. Secondo un articolo della famosa rivista Wired crollerà il sistema penitenziario, e ci ritroveremo fuori di casa uno scenario simile a quello descritto nel film "1997 fuga da New York".

C'è poi la comunità della Napa Valley in California: i suoi abitanti vivono di febbrili preparativi alle sciagure che ci attendono e il sito che hanno costruito è una raccolta di scenari apocalittici e consigli pratici su come trincerarsi in casa e sopravvivere per mesi.

A proposito di scenari apocalittici, eccone uno.

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01/01/00: il giorno dell'apocalisse


Venerdì 31 Dicembre 1999. E' l'ultimo giorno dell'anno. Un aereo con più di 200 passeggeri a bordo sta volando sull'Oceano Pacifico verso la linea del cambiamento di data: quei passeggeri e l'equipaggio saranno i primi a festeggiare l'ingresso nel 2000. Ma improvvisamente, a mezzanotte, sugli schermi del centro di controllo radar di Auckland (Nuova Zelanda) quell'aereo scompare. Ed insieme ad esso scompaiono anche molte navi che incrociano nella zona, navi di cui si è persa la posizione mentre cercavano di comunicare con le capitanerie. E' come se con l'ingresso nel nuovo giorno un'ondata elettromagnetica avesse danneggiato i sistemi elettronici di comunicazione e navigazione dell'intera Oceania, seminando il caos.

Più a nord una rompighiaccio punta verso lo stretto di Bering, ma un'interruzione sulla linea satellitare che fornisce i dati del movimento dei ghiacci nel Mar Glaciale Artico ha accecato la sua progressione. L'equipaggio si vede ora costretto a lottare per la sopravvivenza nei mari più pericolosi del pianeta.

Aerei che scompaiono, satelliti che non inviano più i dati, 30 miliardi di processori vanno in tilt per un inverosimile passaggio dal 31 Dicembre 1999 al 1° Gennaio 1900: un mostro generato dall'obsolescenza dei nostri sistemi informatici, capace di confondere le macchine che regolano e aiutano la nostra vita fino a renderle inutili.

A causa dei fusi orari Tokyo è la prima grande città a subire il problema. Tokyo: una delle metropoli più tecnologizzate del mondo ma allo stesso tempo una delle meno pronte al millennium bug. A mezzanotte la metropolitana, spina dorsale della città, si La Borsa ferma, e si scatena il panico. La borsa, una delle più importanti del mondo, oggi è naturalmente chiusa: riaprirà solo il 3 Gennaio; ma non si sa se i sistemi informatici reggeranno. Questi dubbi fanno sì che a New York, dove sono ancora le 10 del mattino e i festeggiamenti per il capodanno non sono neanche iniziati, si vendano freneticamente i titoli asiatici: viene così imposta la sospensione degli scambi. Particolarmente tesa è la situazione nei settori dell'energia e della distribuzione alimentare, che secondo gli analisti e gli esperti informatici saranno i settori più esposti alle conseguenze del millennium bug. Come se non bastasse, l'incertezza sul funzionamento dei trasporti aerei ha riversato sulle strade milioni di automobili, con conseguenti colossali ingorghi.

Man mano che la mezzanotte scorre lungo i meridiani, si verificano in tutte le città le stesse scene: black out di luce, acqua e riscaldamenti, e con loro arriva immancabile il panico collettivo. Ben presto il panico si trasforma in saccheggi e in guerriglia urbana.

Nel '97 un alto grado dell'esercito americano aveva confessato ad un giornalista del Financial Times che la data migliore per lanciare un attacco al sistema militare degli Stati Uniti sarebbe stata il 1° Gennaio 2000, quando il millennium bug avrebbe ridotto l'efficienza dei sistemi informatici dell'esercito. Basti pensare che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti impegna 1.500.000 computer e 28.000 sistemi informatici. All'inizio del '99 si era pensato, per evitare accidentali attacchi nucleari, ad uno scambio di esperti militari tra Stati Uniti e Russia che avrebbero fatto da guardia alle rispettive armi atomiche nei giorni caldi. Ma a causa delle tensioni internazionali che si sono verificate nel '99 questo progetto non è stato attuato. Così in questa ultima notte del 1999 l'Atlantico pullula di sottomarini atomici russi e americani. Quello che potrebbe scatenarsi da questa situazione è forse fuori della portata dell'immaginazione umana.

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