Le possibili soluzioni


Per risolvere il problema del millennium bug bisognerebbe scovare tutte le linee di codice che contengono date a 6 cifre e modificarle. Ma si tratta di un'impresa più difficile di quanto possa sembrare: nel mondo esistono 1.200 miliardi di linee di codice, 25 miliardi di microchips nascosti dappertutto e 36 milioni di programmi scritti in 500 linguaggi diversi. Sconfiggere il millennium bug equivarrebbe a svitare tutte le lampadine che illuminano Las Vegas in un solo pomeriggio; oppure, per fare un altro esempio, a lucidare una per una tante biglie quante ne occorrono per riempire niente meno che il Grand Canyon. Tra l'altro, il costo complessivo potrebbe aggirarsi attorno ai 3.600 miliardi di dollari.

Tanto per aumentare i problemi, capire se il microchip di uno strumento elettronico è a rischio Y2K non è impresa facile: molto spesso nel libretto delle istruzioni non è riportato il sistema di datazione adottato, e l'unica alternativa rimane quella di consultare un tecnico specializzato. A questo punto le alternative sono due: se siamo fortunati basta riprogrammare il microchip; nel peggiore di casi bisogna sostituirlo.

Ma in concreto come dobbiamo prepararci ad affrontare il problema dell'anno 2000? Innanzi tutto è consigliabile controllare tutte le apparecchiature che abbiamo in casa che sono in qualche modo legate al tempo: il videoregistratore, che comunque se si dovesse rompere non sarebbe un gran problema; il termostato dei termosifoni, cosa abbastanza importante, visto che di solito i primi giorni di Gennaio non sono i più caldi dell'anno. E poi la segreteria telefonica, il forno a microonde, ecc. Inoltre conviene fare scorta di farmaci, cibo in scatola e benzina, non perché si tema una carestia, ma perché potrebbe esserci qualche problema nella distribuzione dei prodotti ai supermercati, delle medicine e del carburante. Un consiglio importante è poi quello di tenere una riserva di contanti, visto che non si sa come reagiranno i bancomat. Infine nel caso dovesse mancare l'energia elettrica, comunque si prevede che non succeda almeno nelle grandi città, è bene avere delle torce e una radio a batterie per sapere cosa succede (sempre che qualcuno riesca a trasmettere).

Per quanto riguarda il nostro computer, quello che abbiamo sulla scrivania, le vetrine dei negozi di articoli informatici sono piene di prodotti su cui campeggiano le scritte "Y2K compatible" o "Y2K ready". Ormai inventare soluzioni per risolvere i problemi creati dal millennium bug è diventato un vero e proprio business. Ma non è tutto oro quello che luccica. Gli esperti dell'autorevole quotidiano francese Le Monde hanno scoperto che alcune di queste soluzioni non sono nient'altro che dei "cerotti". Bisogna sapere che nei computer ci sono due sistemi di datazione: l'orologio del BIOS e il Real Time Clock (RTC), l'orologio dell'hardware, quello che con la sua pila manda avanti l'orologio anche quando il computer è spento. Quando il computer ricerca una data interroga generalmente il BIOS, che se non ha dati certi si rivolge all'RTC. Il problema è che alcuni programmi di adattamento all'Y2K modificano solamente l'orologio del BIOS, che è così capace di correggere le date sbagliate, ma l'RTC ritorna comunque al secolo scorso. Di conseguenza quando qualche applicazione specifica interrogherà direttamente l'RTC per risparmiare qualche millisecondo, ecco che il problema si ripresenterà.

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