Campionato regionale 26/03/00 Nembro (BG) Gara 1

Meteo: pioggia leggera con temperatura abbastanza fredda
Terreno: molto scivoloso, terra argillosa con massi lisci e viscidi

n.zone: 8 per tre giri su trasferimento lunghissimo e impegnativo

Difficoltà zone: medio alta

classifiche

Andrea Petrella primo C. senior

Andrea Petrella

Alessandro Ongaro primo C. Major expert

Alessandro Ongaro

Partendo dalla prima gara di campionato regionale abbiamo deciso di riunire foto e articolo nella stessa pagina per non costringere i lettori a saltare da una pagina all'altra, in questo modo mentre leggete i commenti il computer scarica le foto così sono subito pronte da vedere, inoltre potete ora stampare direttamente "pagina e commenti" per portarle magari da visionare ai soci del vostro MC che non posseggono l'accesso ad Internet.  Gradiremmo un parere dei lettori     ( buona visione ) ricordo che per stampare tutta la pagina bisogna cliccare col tasto destro del mouse sulla pagina stessa e selezionare ( stampa il frame selezionato )

Dopo la stagione 1999 in cui mai i piloti hanno avuto problemi per il maltempo la prima gara del campionato regionale cadetti è stata notevolmente influenzata dal tempo a dir poco autunnale. La pioggia ha infatti incominciato a cadere al momento della partenza dei primi piloti quel tanto sufficiente a rendere fangoso e viscido il terreno delle 8 zone, per lo più tracciate nel sottobosco tranne le ultime due, una delle quali in stile indoor, ed il lunghissimo trasferimento e causare notevoli problemi di aderenza. Al primo giro infatti la maggior parte dei piloti era contrariata dal fatto che uscire da molte zone con meno di cinque o tre penalità (con innumerevoli piedi pero’...) era impresa per pochi. Il commento che spesso si sentiva stando fermi in attesa di entrare in zona guardando i "colleghi" impegnati a spingere o a scivolare sotto (o sopra) le loro moto all’interno della zona era più o meno sempre quello : "se fosse stato asciutto sarebbe stata una bella gara...". Anche il trasferimento, trialisticamente bello e vario, già di per sé molto lungo (solitamente non raggiunge i tre o cinque Km per giro qui erano tredici !) al primo giro ha contribuito probabilmente ad aumentare il numero dei ritirati. In alcuni punti frenare o ruotare il manubrio erano operazioni che sortivano solo effetti negativi ed in queste condizioni i dirupi e precipizi costeggiati dai sentieri lungo i quali si snodava il percorso davano qualche preoccupazione e richiedevano molta attenzione e prudenza.
Insomma avrete capito che il primo giro non è stato un grande divertimento.
Di certo ci si rendeva conto che nessuna colpa poteva essere attribuita agli organizzatori o tracciatori : il terreno non avrebbe permesso, anche tracciando diversamente, di ottenere risultati differenti.
Chi ha avuto il coraggio (e la forza...) di ripartire per il secondo giro ha però visto premiata la propria forza di volontà. La pioggia ha cominciato a calare fino a smettere e il terreno ha immediatamente drenato l’acqua e, come di incanto, l’aderenza è subito migliorata. Passaggi fino a poco prima insuperabili sono diventati anche troppo facili. Insomma la gara ha cominciato a diventare divertente per tutte le categorie. Una zona comunque per la categoria blu si è dimostrata impossibile ed è stata eliminata. Alcuni passaggi per le categorie rosse erano molto spettacolari per lo più costituiti da muri molto alti e da affrontare in volo (come se ne vedono poche volte) e probabilmente tranne che per i big della situazione sono risultate un po’ fuori dai limiti.
Discorso a sé merita il trasferimento. Gli organizzatori hanno voluto probabilmente fare una gara vecchio stile in cui il trial non è solo la zona ma anche tutto il resto : come recita il regolamento "abilità e resistenza".

 

   Così hanno tracciato un trasferimento veramente lungo e divertente in minima parte su asfalto e per lo più su sentieri e mulattiere di montagna tra torrenti e graziose villette ( a proposito con il passaggio delle moto infangate a fine gara era difficile distinguere i tratti su terra da quelli su asfalto e così anche in centro paese le strade sembravano un fiume di fango.   Fortunatamente a fine gara si è abbattuto sul paese un tale acquazzone che probabilmente avrà lavato tutto, almeno speriamo...). Tale trasferimento univa tra loro i due gruppi di zone che costituivano la gara. Tra la zona 4 e la 5 c’era circa mezz’ora di... viaggio. Credo che una gara così ogni tanto non possa che fare bene al trial. Unico neo il fatto che come dicevo poco sopra le zone erano raggruppate all’incirca in due punti : se fossero state più diluite sul percorso la lunghezza del trasferimento sarebbe stata affrontata con spirito differente ed inoltre non sarebbe stato per molti una tentazione ad effettuare tagli di percorso (vietati dal regolamento, è meglio ricordarlo).Alcuni infatti hanno proprio dato l’impressione di non aver... resistito. Forse qualcuno è stato anche colto in flagrante e squalificato ma non ho in merito, purtroppo, dati ufficiali. In ogni caso da lodare il notevole impegno degli organizzatori anche per tracciare il trasferimento : in molti punti erano stati allestiti dei lunghi corridoi fettucciati per evitare il passaggio delle moto all’interno di prati o delle proprietà private. A tal proposito lode anche ai piloti che non sono mai usciti dai tracciati e dai sentieri. Se l’avessero fatto sarebbero rimasti i segni sul terreno e personalmente non ne ho notati. Credo che ormai il trialista abbia sicuramente raggiunto un alto grado di maturità di cui gli va dato atto.

Commento doveroso invece per gli spettatori che seguono in moto la gara : chi indossa un pettorale ha sempre la precedenza nei confronti di chi non lo indossa : ho dovuto più volte fermarmi ad aspettare che alcuni senza pettorale riuscissero, dopo numerosi tentativi (e minuti), a superare alcuni passaggi impegnativi senza che minimamente si preoccupassero di lasciar passare me ed altri concorrenti che mi seguivano. Oppure capita spesso di dover percorrere lunghi tratti dietro ad alcuni che procedono a velocità molto turistiche sui sentieri e che non si preoccupano mai di fermarsi e lasciarti passare.Addirittura si è visto uno di loro che entrava nelle zone per provarle (ma qui è anche colpa dei giudici che glielo permettevano) senza preoccuparsi dei piloti che regolarmente attendevano il loro turno per entrare in zona ! ! ! Inoltre in queste condizioni di terreno ogni pilota che entra in zona contribuisce a modificare il fondo del tracciato per cui

 

   chi non è in gara e che quindi nemmeno ha pagato la quota di iscrizione (che comunque NON deve entrare in zona neppure a piedi figuriamoci in moto) dovrebbe a maggior ragione essere tenuto fuori dalle no-stop ! Tali "piloti" inoltre spesso ripetono la zona anche più di una volta (magari anche dieci o quindici volte) con tutto ciò che consegue. Già è fastidioso, ma inevitabile, attendere che un pilota regolare esca dalla zona se si trova in difficoltà magari bloccato in qualche punto difficoltoso ma intollerabile diventa dover attendere l’uscita di uno nemmeno iscritto alla gara e che magari è pure riuscito a cadere e ad incastrarsi in qualche punto ! ! !Tornando all gara al terzo giro la condizione del terreno è rimasta uguale al secondo giro ma anche qui il tempo ha causato notevoli problemi ma questa volta inteso come ore e minuti. Infatti le sei ore e venti minuti di tempo massimo per molti non sono state sufficienti e così numerosi sono stati gli squalificati per FTM (fuori tempo massimo).

Anche i ritirati sono stati un buon numero. Molti per la fatica o il freddo, molti perché delusi dopo il primo giro (regola generale : se proprio ci si deve ritirare perché non si apprezza la gara, aspettare sempre di aver fatto almeno il secondo giro. In genere al secondo giro le condizioni migliorano, ci si rende inoltre conto che anche gli altri sono nelle nostre condizioni se non peggio guardando i tabelloni dei punteggi alla partenza ed inoltre visto che ormai siamo a due terzi di gara perché fermarsi proprio adesso ?...) e molti per aver forato un pneumatico (almeno 7 che io sappia...)

Premiazione dei primi tre di ogni categoria sotto la pioggia che nel frattempo ha ripreso a farsi notare e lotteria con distribuzione di premi tra tutti i piloti ancora presenti. Nubifragio (nel vero senso della parola) per salutare la partenza dei piloti tra il fuggi fuggi generale e grandinata successiva per completare l’opera.

Comunque a mio parere giudizio positivo su gara ed organizzazione. Però se la siccità fosse durata un solo giorno in più non avrebbe guastato...

Prossimo appuntamento domenica prossima con la seconda prova del campionato regionale promozionale a Berbenno (SO).

Ciao a tutti.

Luigi E-mail : teammillepiedi@iol.it

 

P.S. attendo critiche, commenti e quant’altro dai lettori per poter eventualmente modificare o migliorare l’impostazione dei resoconti delle gare. Grazie.

 

la zona 1 Anzani Sebastian alla zona 2
zona 3 il viscido salitone iniziale zona 3 altra immagine del salitone che ha fruttato moltissimi 5
zona 3 sasso viscido in uscita per i blu e i rossi difficoltà finale alla zona 3 per i senior e junior
pochi i promozionali passati alla 3 su questa viscidissima salita molto difficile il passaggio su questo masso alla zona 4 per i rossi
ha messo in difficoltà molti piloti questo passaggio alla 8 zona 8 passaggio per i rossi
Roberto Marelli e seguidores alla zona 8 la difficile entrata per i rossi alla zona 8
Mauro Olia alla zona 8 Giovanni Ceruti alla zona 1

i vincitori

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Commenti di Luigi Schiavi e-mail- arcturus@iol.it
Foto e impaginazione di- silvano.brambilla@libero.it

ricordiamo ai lettori che a fine stagione realizzeremo un CD-ROM contenente tutte le foto scattate durante la stagione formato 640 x 480,( quindi più grandi di quelle che trovate negli articoli )  non solo quelle pubblicate ma anche quelle che sono rimaste in archivio vi ricordo inoltre che potete prenotare già da ora il cd che verra ceduto a prezzo di realizzo con lo scopo di finanziare parte delle spese di mantenimento di Trial On The Web.

 

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