Dopo la stagione 1999 in cui
mai i piloti hanno avuto problemi per il maltempo la prima gara del campionato regionale
cadetti è stata notevolmente influenzata dal tempo a dir poco autunnale. La pioggia ha
infatti incominciato a cadere al momento della partenza dei primi piloti quel tanto
sufficiente a rendere fangoso e viscido il terreno delle 8 zone, per lo più tracciate nel
sottobosco tranne le ultime due, una delle quali in stile indoor, ed il lunghissimo
trasferimento e causare notevoli problemi di aderenza. Al primo giro infatti la maggior
parte dei piloti era contrariata dal fatto che uscire da molte zone con meno di cinque o
tre penalità (con innumerevoli piedi pero...) era impresa per pochi. Il commento
che spesso si sentiva stando fermi in attesa di entrare in zona guardando i
"colleghi" impegnati a spingere o a scivolare sotto (o sopra) le loro moto
allinterno della zona era più o meno sempre quello : "se fosse stato
asciutto sarebbe stata una bella gara...". Anche il trasferimento, trialisticamente
bello e vario, già di per sé molto lungo (solitamente non raggiunge i tre o cinque Km
per giro qui erano tredici !) al primo giro ha contribuito probabilmente ad aumentare
il numero dei ritirati. In alcuni punti frenare o ruotare il manubrio erano operazioni che
sortivano solo effetti negativi ed in queste condizioni i dirupi e precipizi costeggiati
dai sentieri lungo i quali si snodava il percorso davano qualche preoccupazione e
richiedevano molta attenzione e prudenza.
Insomma avrete capito che il primo giro non è stato un grande divertimento.
Di certo ci si rendeva conto che nessuna colpa poteva essere attribuita agli organizzatori
o tracciatori : il terreno non avrebbe permesso, anche tracciando diversamente, di
ottenere risultati differenti.
Chi ha avuto il coraggio (e la forza...) di ripartire per il secondo giro ha però visto
premiata la propria forza di volontà. La pioggia ha cominciato a calare fino a smettere e
il terreno ha immediatamente drenato lacqua e, come di incanto, laderenza è
subito migliorata. Passaggi fino a poco prima insuperabili sono diventati anche troppo
facili. Insomma la gara ha cominciato a diventare divertente per tutte le categorie. Una
zona comunque per la categoria blu si è dimostrata impossibile ed è stata eliminata.
Alcuni passaggi per le categorie rosse erano molto spettacolari per lo più costituiti da
muri molto alti e da affrontare in volo (come se ne vedono poche volte) e probabilmente
tranne che per i big della situazione sono risultate un po fuori dai limiti.
Discorso a sé merita il trasferimento. Gli organizzatori hanno voluto probabilmente fare
una gara vecchio stile in cui il trial non è solo la zona ma anche tutto il resto :
come recita il regolamento "abilità e resistenza". |
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Così hanno tracciato un
trasferimento veramente lungo e divertente in minima parte su asfalto e per lo più su
sentieri e mulattiere di montagna tra torrenti e graziose villette ( a proposito con il
passaggio delle moto infangate a fine gara era difficile distinguere i tratti su terra da
quelli su asfalto e così anche in centro paese le strade sembravano un fiume di fango.
Fortunatamente a fine gara si è abbattuto sul paese un tale acquazzone che
probabilmente avrà lavato tutto, almeno speriamo...). Tale trasferimento univa tra loro i
due gruppi di zone che costituivano la gara. Tra la zona 4 e la 5 cera circa
mezzora di... viaggio. Credo che una gara così ogni tanto non possa che fare bene
al trial. Unico neo il fatto che come dicevo poco sopra le zone erano raggruppate
allincirca in due punti : se fossero state più diluite sul percorso la
lunghezza del trasferimento sarebbe stata affrontata con spirito differente ed inoltre non
sarebbe stato per molti una tentazione ad effettuare tagli di percorso (vietati dal
regolamento, è meglio ricordarlo).Alcuni infatti hanno proprio dato limpressione di
non aver... resistito. Forse qualcuno è stato anche colto in flagrante e squalificato ma
non ho in merito, purtroppo, dati ufficiali. In ogni caso da lodare il notevole impegno
degli organizzatori anche per tracciare il trasferimento : in molti punti erano stati
allestiti dei lunghi corridoi fettucciati per evitare il passaggio delle moto
allinterno di prati o delle proprietà private. A tal proposito lode anche ai piloti
che non sono mai usciti dai tracciati e dai sentieri. Se lavessero fatto sarebbero
rimasti i segni sul terreno e personalmente non ne ho notati. Credo che ormai il trialista
abbia sicuramente raggiunto un alto grado di maturità di cui gli va dato atto. Commento doveroso invece per gli spettatori che seguono in moto la
gara : chi indossa un pettorale ha sempre la precedenza nei confronti di chi non
lo indossa : ho dovuto più volte fermarmi ad aspettare che alcuni senza pettorale
riuscissero, dopo numerosi tentativi (e minuti), a superare alcuni passaggi impegnativi
senza che minimamente si preoccupassero di lasciar passare me ed altri concorrenti che mi
seguivano. Oppure capita spesso di dover percorrere lunghi tratti dietro ad alcuni che
procedono a velocità molto turistiche sui sentieri e che non si preoccupano mai di
fermarsi e lasciarti passare.Addirittura si è visto uno di loro che entrava nelle zone
per provarle (ma qui è anche colpa dei giudici che glielo permettevano) senza
preoccuparsi dei piloti che regolarmente attendevano il loro turno per entrare in
zona ! ! ! Inoltre in queste condizioni di terreno ogni pilota che entra in
zona contribuisce a modificare il fondo del tracciato per cui
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chi non è in gara e che
quindi nemmeno ha pagato la quota di iscrizione (che comunque NON deve entrare in zona
neppure a piedi figuriamoci in moto) dovrebbe a maggior ragione essere tenuto fuori dalle
no-stop ! Tali "piloti" inoltre spesso ripetono la zona anche più di una
volta (magari anche dieci o quindici volte) con tutto ciò che consegue. Già è
fastidioso, ma inevitabile, attendere che un pilota regolare esca dalla zona se si trova
in difficoltà magari bloccato in qualche punto difficoltoso ma intollerabile diventa
dover attendere luscita di uno nemmeno iscritto alla gara e che magari è pure
riuscito a cadere e ad incastrarsi in qualche punto ! ! !Tornando all gara
al terzo giro la condizione del terreno è rimasta uguale al secondo giro ma anche qui il
tempo ha causato notevoli problemi ma questa volta inteso come ore e minuti. Infatti le
sei ore e venti minuti di tempo massimo per molti non sono state sufficienti e così
numerosi sono stati gli squalificati per FTM (fuori tempo massimo). Anche i ritirati sono stati un buon numero. Molti per la fatica o il
freddo, molti perché delusi dopo il primo giro (regola generale : se proprio ci si
deve ritirare perché non si apprezza la gara, aspettare sempre di aver fatto almeno il
secondo giro. In genere al secondo giro le condizioni migliorano, ci si rende inoltre
conto che anche gli altri sono nelle nostre condizioni se non peggio guardando i tabelloni
dei punteggi alla partenza ed inoltre visto che ormai siamo a due terzi di gara perché
fermarsi proprio adesso ?...) e molti per aver forato un pneumatico (almeno 7 che io
sappia...)
Premiazione dei primi tre di ogni categoria sotto la pioggia che
nel frattempo ha ripreso a farsi notare e lotteria con distribuzione di premi tra tutti i
piloti ancora presenti. Nubifragio (nel vero senso della parola) per salutare la partenza
dei piloti tra il fuggi fuggi generale e grandinata successiva per completare
lopera.
Comunque a mio parere giudizio positivo su gara ed organizzazione.
Però se la siccità fosse durata un solo giorno in più non avrebbe guastato...
Prossimo appuntamento domenica prossima con la seconda prova del
campionato regionale promozionale a Berbenno (SO).
Ciao a tutti.
Luigi E-mail : teammillepiedi@iol.it
P.S. attendo critiche, commenti e
quantaltro dai lettori per poter eventualmente modificare o migliorare
limpostazione dei resoconti delle gare. Grazie.
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